Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
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Il Grammatophyllum speciosum è un'epifita tropicale, raramente litofita, del Sud Est asiatico © Giuseppe Mazza
La specie è originaria dell’Arcipelago di Bismarck, Borneo, Filippine, Giava, Isole Salomone, Laos, Malaysia Peninsulare, Molucche, Myanmar, Nuova Guinea, Singapore, Thailandia e Vietnam, dove cresce solitamente nelle foreste pluviali sui tronchi o sulle biforcazioni di grandi alberi, spesso lungo le rive di corsi d’acqua, a basse e medie altitudini.
Il nome del genere è la combinazione dei termini greci “gramma” = lettera e “phyllon” = foglia con riferimento alle minuscole e fitte macchie scure su petali e sepali; il nome specifico è l’aggettivo latino “speciosus, a, um” = bello, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: giant orchid, queen of the orchids, sugar cane orchid, tiger orchid (inglese); anggrek tebu (indonesiano).
Grammatophyllum speciosum Blume (1825) è una specie epifita, raramente litofita, con robusti pseudobulbi cilindrici ravvicinati, fino a circa 3 m di lunghezza e 5 cm di diametro, inizialmente eretti poi ricadenti, che col tempo assumono un colore giallastro, con internodi lunghi 2-4 cm.
Le foglie sono alterne, distiche, ovate con estremità ricurva, di 50-60 cm di lunghezza e circa 3 cm di larghezza, con le basi fogliari giallo verdastre che avvolgono gli pseudobulbi.
Presenta radici rivolte sia verso il basso che verso l’alto, queste ultime, robuste, rigide e ramificate, formano una zona di accumulo di detriti vegetali che contribuiscono al nutrimento della pianta.
Le infiorescenze, dalla base degli pseudobulbi, sono racemi eretti lunghi fino a circa 2 m, su un peduncolo di circa 2 cm di diametro, portanti numerosi fiori di 10-12 cm di diametro, su un pedicello lungo circa 8 cm, leggermente e gradevolmente profumati, che si aprono in successione.
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Pseudobulbi cilindrici, lunghi anche 3 m e larghi 5 cm, con spettacolari infiorescenze di 2 m © Giuseppe Mazza
I petali e i sepali sono oblungo-ellittici con apice arrotondato, lunghi 5-6 cm e larghi 2,5-3 cm, di colore bianco crema, giallo verdastro o giallo punteggiato di bruno o marrone, il labello è trilobato, lungo circa 2,5 cm e largo 2,5-3 cm, giallo, con lobo centrale percorso da linee rosse e lobi laterali eretti striati di marrone, la colonna, leggermente ricurva, è lunga circa 2 cm, verdastra superiormente, bianca punteggiata di porpora inferiormente.
I frutti sono capsule oblunghe, fino a circa 12 cm di lunghezza e 5 cm di larghezza.
Si riproduce per seme, in vitro, micropropagazione e per divisione, con ciascuna sezione provvista almeno di 3-4 pseudobulbi.
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Durano anche due mesi con fiori di 10-12 cm di diametro © Giuseppe Mazza
Richiede un’alta umidità atmosferica, anche se è meno esigente da questo punto di vista rispetto ad altre orchidee, temperature di 22-28 °C di giorno, anche se può sopportare valori maggiori, e 16-18 °C di notte con valori minimi non inferiori a 12 °C, regolari ed abbondanti innaffiature, ma senza ristagni, durante il periodo di crescita, leggermente distanziate, lasciando asciugare il composto, durante la stasi vegetativa; fondamentale una buona e costante ventilazione.
Per le innaffiature ed eventuali nebulizzazioni va utilizzata acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata.
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Alla base dell'infiorescenza si notano fiori isolati anormali, spesso con due sepali e privi di labello o colonna ©Mazza
Dove il clima consente la coltivazione all’aperto si può fare crescere come epifita su alberi capaci di sostenere il suo peso, che può raggiungere diverse centinaia di chili, o in contenitori su opportuni supporti, altrove in vasi o canestri, eventualmente sospesi, in serre spaziose e particolarmente luminose con substrato composto da frammenti di coccio o altro materiale drenante posto alla base, carbone e foglie decomposte o frammenti di corteccia di media pezzatura.
Non gradisce essere disturbata, pertanto trapianti e divisioni vanno effettuati, quando strettamente necessari, alla ripresa vegetativa, segnalata dall’apparire delle nuove radici.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Grammatophyllum cominsii Rolfe (1891); Pattonia macrantha Wight (1851); Grammatophyllum fastuosum Lindl. (1852); Grammatophyllum macranthum (Wight) Rchb.f. (1862); Grammatophyllum giganteum Blume ex Rchb.f. (1876); Grammatophyllum wallisii Rchb.f. (1876); Grammatophyllum pantherinum Rchb.f. (1878); Grammatophyllum sanderianum auct. (1893); Grammatophyllum papuanum J.J.Sm. (1911).
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