Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Brasile (Espirito Santo, Minas Gerais, Paraná, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Santa Catarina, São Paulo, e Trinidade) dove vive sugli alberi delle foreste umide costiere tra 400 e 800 m di altitudine.
Il genere è dedicato al medico e botanico portoghese Bernardino António Gomes (1768-1823); il nome specifico è il participio presente del verbo latino “radico” = radicare.
La Gomesa radicans (Rchb.f.) M.W.Chase & N.H.Williams (2009) è una specie epifita con rizomi striscianti radicanti ai nodi e pseudobulbi, distanziati di 0,6-1,3 cm, oblunghi, compressi lateralmente, di 2-4 cm di lunghezza, sottesi da 2-4 guaine fogliari distiche, con all’apice due foglie lineari, sottili, acute, lunghe 10-18 cm e larghe 0,2-0,4 cm.
Infiorescenze racemose dalla base degli pseudobulbi maturi, erette, lunghe 7-15 cm, portanti fino a 12 minuscoli fiori con sepali e petali, più o meno retroflessi, di colore giallo verdastro o bianco verdastro e labello bianco, che emanano una leggera fragranza.
Sepalo dorsale oblungo-spatolato con apice acuto, di circa 4 mm di lunghezza e 1 mm di larghezza, sepali laterali oblunghi con apice acuto, di circa 5 mm di lunghezza e 2 mm di larghezza.
Petali oblungo-spatolati con apice ottuso, di circa 5 mm di lunghezza e 2 mm di larghezza, labello trilobato membranaceo con margini leggermente ondulati, di circa 4 mm di lunghezza e 6 mm di larghezza, con lobi laterali sottili, acuminati, e lobo mediano semicircolare, emarginato, con 2-6 creste callose alla base di colore giallo.
Colonna eretta, sottile, di colore viola porpora, di circa 3 mm di lunghezza, che vista di profilo ricorda un uccello.
Si riproduce per seme, in vitro, ma solitamente e facilmente per divisione con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.
Orchidea miniatura di facile coltivazione che forma in breve tempo densi cespi, richiede una posizione semiombreggiata, temperature intermedie con minime notturne invernali non inferiori a 14 °C, umidità 70-80 % e continua ventilazione.
Ideale per terrari dove è possibile regolare opportunamente tutti i parametri ambientali. Solitamente viene montata su pezzi di corteccia o zattere di sughero o di felci arborescenti rivestiti di sfagno, in alternativa si possono usare vasi bassi o canestri, anche sospesi, con composto molto drenante e aerato che può essere costituito da corteccia di media pezzatura e carbone vegetale con aggiunta di sfagno.
Innaffiature regolari e abbondanti durante la crescita degli pseudobulbi, anche giornaliere per le piante montate, evitando ristagni, distanziate in inverno fino alla ripresa vegetativa, in modo da dare un breve periodo di riposo, ma senza farli raggrinzire, utilizzando acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata.
Concimazioni mensili durante il periodo vegetativo con un prodotto specifico per orchidee a ¼ della dose riportata sulla confezione.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Sigmatostalix radicans Rchb.f. (1864); Ornithophora quadricolor Barb.Rodr. (1882); Ornithophora radicans (Rchb.f.) Garay & Pabst (1951); Ornithophora radicans f. alba Xim.Bols. (2016).