Famiglia : Carangidae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Carangide dorato (Gnathanodon speciosus Forsskål, 1775) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Carangidae, che conta circa 30 generi e 140 specie.
Il nome del genere viene dal greco “gnathos” = mascella “a”= privativo, senza e “odus” = dente, dunque con mascelle senza denti, per le labbra gommose e carnose.
Il nome della specie “speciosus” vuol dire bello in latino, attributo senza dubbio meritato in una famiglia parca di colori come quella dei carangidi.
Zoogeografia
Ha un’ampia diffusione nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Pacifico. Lo troviamo, a titolo indicativo, lungo tutta la costa africana, dal Sud Africa e il Madagascar al Mar Rosso e il Mare Arabico, alle isole Seychelles, Mauritius, Riunione, Maldive, in India, Sri Lanka, Isola di Natale, Tailandia, Malesia, Australia, Indonesia, Micronesia, Nuova Guinea, Nuova Caledonia, Filippine, Taiwan e la Cina fino al sud del Giappone. Verso Est raggiunge la California, il Messico e l’Ecuador.
Ecologia-Habitat
Anche se cerca nella sabbia piccole prede, è una specie sostanzialmente pelagica che si muove sul lato esterno dei reef scendendo ad un massimo di 50 m di profondità. I giovani, insensibili al veleno, trovano spesso protezione fra i tentacoli delle meduse o affiancano, come i Pesci pilota (Naucrates ductor Linneo, 1758) che del resto appartengono alla stessa famiglia, gli squali, ripulendoli dai parassiti e dagli avanzi di cibo. Un sicuro deterrente per i predatori in entrambi i casi.
MorfofisiologiaIl carangide dorato può raggiungere i 120 cm ed i 15 kg di peso. Il corpo è compresso lateralmente, fusiforme, con la pinna dorsale in posizione arretrata che mostra 8 raggi spinosi e 18-20 molli. L’anale, più corta e simmetrica ha 3 raggi spinosi e 15-17 inermi; le pettorali sono falciformi e possenti, le ventrali sono modeste e la caudale forcuta è bilobata nei giovani. Questi hanno una livrea gialla solcata da 6 grandi strisce nere verticali, la prima a livello dell’occhio, intervallate da altre più sottili con evidente funzione mimetica. Negli adulti i toni si fanno più argentei, ma i riflessi dorati spesso perdurano.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Vive in piccoli branchi nutrendosi di molluschi, crostacei e pesci di taglia modesta che risucchia con la bocca protrattile. Caccia spesso in gruppo, accerchiando i branchi di giovani aringhe e sgombri.
La riproduzione avviene di notte, collettivamente, con uova abbandonate alle correnti.
In Asia è spesso pescato ai fini alimentari e c’è chi l’alleva per la carne, come da noi le orate e i branzini. I giovani, grazie alla brillante librea e il basso costo, alimentano il mercato acquariologico.
Anche se è una specie con una dieta diversificata, che sottoposta a stress può raddoppiare i suoi effettivi in 1,4-4,4 anni, a causa della pesca ha oggi un indice di vulnerabilità moderato, di 38 su 100, che potrebbe aumentare.
Sinonimi
Caranx cives De Vis, 1884; Caranx edentulus Alleyne & Macleay, 1877; Caranx panamensis Gill, 1863; Caranx speciosus Forsskål, 1775; Scomber speciosus Forsskål, 1775.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.