Famiglia : Bovidae
Testo © Dr. Gianni Olivo
L’ormai rara Gazzella di Cuvier o Gazzella dell’Atlante (Gazella cuvieri Ogilby, 1841, famiglia Bovidae), che prende il nome scientifico dal suo scopritore, il Barone G.L Cuvier (1769-1832), ha un areale di distribuzione limitato alla catena montuosa dell’Atlante e dell’Anti-Atlante, oltre che sulle colline di Bani, nell’estremo settentrionale ed occidentale del continente africano. Parliamo quindi di Marocco, Tunisia ed Algeria, dove si può trovare anche ad alta quota ed in zone dove può nevicare. Il nome locale “Edmi” o “Idmi” è, fatto curioso, utilizzato anche in Arabia e nel Medio oriente (Israele, ecc) per designare un’altra gazzella di montagna, la Gazella gazella.
A questo proposito qualcuno classificò questa specie come una sottospecie di Gazella gazella, altri zoologi proposero di collocarla come sottospecie della Gazzella dalla fronte rossa (Eudorcas rufifrons), ed altri ancora come sottospecie della Gazzella di Thomson (Eudorcas thomsonii), ma oggi si preferisce considerarla una specie.
Gazella cuvieri è un piccolo artiodattilo (Artiodactyla) dalle forme eleganti, alto alla spalla da 65 a 70 cm, con pesi che vanno dai 20 ai 30 Kg.
Il mantello è di colore rossiccio o fulvo, ma spesso tendente al grigio, abbastanza scuro e con pelo folto, ruvido e relativamente lungo. È presente una stria nera o scura sul fianco, dall’attaccatura della zampa anteriore a quella dell’arto posteriore, stria che va allargandosi posteriormente e che separa il colore scuro del mantello che ricopre fianchi e dorso dal bianco della zona ventrale.
Sul muso è evidente una piccola macchia scura o francamente nera, ed una stria nera va dall’ angolo anteriore dell’occhio in direzione dell’apice del muso, inoltre anche l’estremità della coda è nera e spicca sul colore candido dello specchio anale (evidente utilizzo come segnale “follow-me” a beneficio del piccolo o del compagno/a).
A livello delle articolazioni delle zampe vi sono spesso degli evidenti ciuffi di pelo più lungo
Entrambi i sessi portano corna, molto spesse alla base e fortemente anellate, che si elevano dritte e quasi parallele, ma descrivendo, specialmente in prossimità della porzione terminale, una lieve curva in avanti ed in fuori.
La lunghezza delle corna è mediamente intorno ai 25 centimetri, ma, animali di sesso maschile, in buona salute e con una certa età (l’aspettativa di vita è intorno ai 12 anni), possono raggiungere misure ben maggiori. Il record di lunghezza, ufficialmente registrato, è di 37,7 cm. Le femmine portano corna più modeste, più sottili e pressoché diritte.
Si tratta di un’antilope che generalmente vive in coppie o in gruppetti famigliari. Le nascite hanno luogo in aprile-maggio, dopo una gestazione abbastanza lunga (sei mesi) e solitamente viene partorito un solo piccolo, ma parti gemellari non sono una rarità.
L’alimentazione è mista e questa gazzella può passare tranquillamente dal “grazing”, brucando le erbe delle praterie montane, al “browsing”, strappando foglie, bacche, germogli dai rami di piante ed arbusti.
Quando appena è possibile, si reca volentieri, per abbeverarsi, a sorgenti, ruscelli o semplici pozzanghere. Ma può fare a meno d’acqua, ricavando i liquidi necessari dalla rugiada e dai vegetali di cui si nutre. Estremamente agile, si trova a suo agio anche su terreni impervi, tanto che potremmo consi- derarla, come il Klipspringer (Oreotragus oreotragus), una sorta di “camoscio” del NordAfrica.
Sebbene la si possa trovare sulle cime, al di sopra dei 2000 metri di quota, l’habitat preferito è costituito da zone di vegetazione abbastanza fitta o addirittura di foresta, soprattutto nei valloni tra creste contigue
Nomi comuni
Inglese: Atlas mountain gazelle, Atlas gazelle; Francese: Gazelle de Cuvier, Edmì; Tedesco: Edmi gazelle, Echtgazelle; Spagnolo: Gacela de Cuvier; Algeria: Admi; Arabo: Edmi; Tunisia: Edem.
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