Famiglia : Malpighiaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’America Settentrionale (Messico: stati di Chiapas, Hidalgo, Jalisco, Nayarit, Oaxaca e Puebla), Centrale (El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua) e Meridionale (Brasile), dove cresce su pendii rocciosi aperti o nelle foreste decidue.
Il nome del genere è un anagramma di Malpighia.
Il nome della specie deriva dall’aggettivo latino “glaucus, a, um” = glauco, grigio azzurro, con riferimento al colore delle foglie.
Nomi comuni: golden shower, rain-of-gold, slender goldshower, spray of gold, thryallis (inglese); galfimia (italiano); gerbe d’or (francese); trialis (portoghese); botón de oro, calderona amarilla, festividad, nochebuena (spagnolo).
La Galphimia glauca Cav. (1799) è un arbusto sempreverde compatto alto 1,5- 2,5 m, anche se in coltivazione viene mantenuto più basso, con sottili rami fragili, rossicci nella fase giovanile. Le foglie sono semplici, opposte, coriacee, oblunghe, di colore verde e ricoperte da una patina cerosa bluastra superiormente, glauche inferiormente, lunghe 2-7 cm e larghe 1-3 cm, con 1-2 ghiandole alla base. Le infiorescenze sono racemi terminali eretti, piramidali, lunghi 7-15 cm, portanti numerosi fiori, di colore giallo luminoso, con 5 petali ovati, lunghi circa 1 cm, e dieci stami fertili. I frutti sono capsule globose, leggermente trilobate, di 6 mm di diametro contenenti 3 semi.
Si riproduce per seme, in substrato sabbioso alla temperatura di 20-22 °C, e per talea semilegnosa in estate.
Specie robusta ben nota per le sue virtù medicinali e nel contempo apprezzata dal punto di vista ornamentale per il portamento compatto, il fitto fogliame e la brillante e copiosa fioritura, tale da nascondere a volte il fogliame sottostante, di lunga durata.
Adatta ad essere coltivata, in pieno sole ed in terreni fertili ben drenati, nelle zone a clima tropicale, subtropicale e temperato caldo, le foglie sono danneggiate a temperature intorno a -2 °C, temperature inferiori, fino a circa -6 °C, distruggono tutta la parte aerea, ma la pianta ricresce dalla base in primavera.
È una specie che necessita di poche cure e sopporta abbastanza bene le potature, da effettuare dopo la fioritura, può quindi essere utilizzata sia come esemplare isolato, che per siepi, bordure o barriere fitte informali.
Le piante ben radicate sono in grado di resistere a periodi di siccità, possono essere pertanto impiegate anche in giardini desertici.
Si adatta alla coltivazione in vaso, utilizzando un substrato sabbioso ricco di sostanza organica, per la decorazione di serre e verande luminose, le innaffiature devono essere regolari in estate, ma lasciando asciugare i primi strati di terriccio prima di ridare acqua, distanziate in inverno. Estratti di foglie e fiori sono utilizzati nella medicina tradizionale ed ampiamente in omeopatia e fitoterapia nelle manifestazioni allergiche in generale e come ansiolitico.
Sinonimi: Malpighia glauca (Cav.) Pers. (1805); Thryallis glauca (Cav.) Kuntze (1891).
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