Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Africa tropicale: Angola, Camerun, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Isole del Golfo di Guinea, Nigeria e Zaïre, dove cresce in aree paludose e lungo le rive dei fiumi fino a circa 700 m di altitudine.
Il nome del genere è formato dal prefisso greco “εὖ” (eu) = bene e dal sostantivo “λόφος” (lophos) altura, con riferimento alle creste presenti sul labello.
Il nome specifico deriva da quello locale, boulia wongo, utilizzato nel Gabon.
L’ Eulophia bouliawongo (Rchb.f.) J.Raynal (1966) è una specie terricola con robusto rizoma e foglie lungamente picciolate oblungo-lanceolate con apice appuntito, lunghe 0,6-1,5 m e larghe 4-12 cm, plicate longitudinalmente, di colore verde intenso.
Scapo floreale eretto, lungo 1,2-2,5 m o più, terminante con un racemo, lungo 22-30 cm, provvisto di numerosi fiori, su un pedicello lungo 2-2,5 cm, di 5,5-6,5 cm di diametro.
Sepali oblungo lineari con apice ottuso retroflessi e concavi, lunghi circa 1,5 cm, di colore verdastro con una lieve sfumatura rosata, petali oblungo-ellittici, di 2,5-3,5 cm di lunghezza, di colore rosa o porpora chiaro, labello trilobato, dello stesso colore dei petali, lungo 3-3,8 cm, con lobi laterali eretti semiovati e lobo mediano oblungo-ellittico o obovato percorso alla base da tre creste gialle.
I frutti sono capsule oblunghe deiscenti; si riproduce per seme, in vitro, e per divisione.
Specie imponente, tra le più grandi della famiglia delle orchidee, richiede pieno sole o leggera ombreggiatura, temperature elevate durante tutto l’anno ed elevata umidità ambientale, pertanto è coltivabile in piena terra esclusivamente nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, e infine non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche pesante.
Durante il periodo vegetativo richiede abbondanti innaffiature, mantenendo il terreno anche costantemente umido, pressoché sospese durante la stasi vegetativa, potendo sopportare, a questo stadio, lunghi periodi di secco.Le concimazioni, durante la crescita, vanno effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati con microelementi.
Può essere coltivata in vaso, tenendo presente nella sua collocazione le dimensioni che può raggiungere, in terriccio drenante ricco di sostanza organica. Trapianti e rinvasi vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
I rizomi nel Gabon sono utilizzati per preparare una tisana contro le coliche.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Lissochilus macranthus Lindl. (1833); Galeandra bouliawongo Rchb.f. (1852); Lissochilus bouliawongo (Rchb.f.) Rchb.f. (1865); Lissochilus giganteus Welw. ex Rchb.f. (1865); Eulophia gigantea (Welw. ex Rchb.f.) N.E.Br. (1889); Lissochilus elatus Rolfe (1897); Eulophia oedoplectron Summerh. (1936).
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