Famiglia : Myrtaceae

Testo © Pietro Puccio

L’Eugenia stipitata è un sempreverde molto ramificato di 3-12 m © Giuseppe Mazza
Il genere fu dedicato alla memoria del generale, diplomatico e mecenate Eugenio di Savoia (1663-1736); il nome specifico è l’aggettivo latino “stipitatus, a, um” = provvisto di stipite, con riferimento al corto peduncolo delle infiorescenze.
Nomi comuni: araza (inglese); araçá, araçá-boi (Brasile); arazá, arazá-buey (Perù).
L’ Eugenia stipitata McVaugh (1956) è un arbusto o piccolo albero sempreverde, alto 3-12 m, molto ramificato, con corteccia bruno rossiccia che tende a sfaldarsi; i rami giovani sono coperti da una peluria brunastra.
Le foglie, su un corto picciolo, sono semplici, opposte, ovato-ellittiche con margine intero ed apice appuntito, lunghe 8-16 cm e larghe 3-8 cm, di colore verde intenso e leggermente pubescenti superiormente, verde chiaro, pubescenti e con sparsi peli rigidi lunghi 0,5 mm inferiormente.
Le foglie giovani sono inizialmente di colore rossiccio.
Fiori ascellari solitari o riuniti in infiorescenze racemose, su un corto peduncolo, con ramificazioni dicotome lunghe 0,5-1 cm, portanti 2-5 coppie di fiori bisessuali, su un pedicello lungo 1-2 cm.
Calice con 4 sepali liberi ovati, lunghi 0,4-0,5 cm, di colore verde giallastro e retroflessi dopo l’apertura, 4 petali obovati di colore bianco, di 0,8-1 cm di lunghezza e circa 0,5 cm di larghezza, ovario quadriloculare, stilo lungo circa 1,1 cm e 80-130 stami lunghi circa 0,6 cm.
La forma longistile del fiore, pur non impedendo completamente l’autoimpollinazione, favorisce la fecondazione incrociata.
Il frutto è una bacca pressoché sferica di 5-10 cm di diametro, di colore inizialmente verde, poi giallo a maturità, con epicarpo (la “buccia”) sottile e pubescente e polpa succosa e aromatica, anche quella che circonda i semi, di colore giallo chiaro. I semi, in numero di 5-15, sono di forma oblunga leggermente compressa, di 0,5-2 cm di lunghezza e 0,5-1,5 cm di larghezza.
Si riproduce per seme, che deve essere messo a dimora in tempi brevi dopo l’estrazione dalla polpa avendo una durata limitata di germinabilità, in terriccio drenante, acido, mantenuto umido a temperatura di 24-28 °C. Tempi di germinazione da 2 a 8 mesi, che possono essere accorciati mediante scarificazione, e prima fruttificazione, nelle migliori condizioni di coltivazione, dopo circa 2 anni. Per conservare particolari caratteristiche si ricorre all’innesto.

Nativo d'umide foreste della Bolivia, Brasile settentrionale, Colombia, Ecuador e Perù, ha fiori bisessuali con uno stilo molto lungo che favorisce la fecondazione incrociata © Giuseppe Mazza

Il frutto, giallo a maturità, è una bacca quasi sferica di 5-10 cm di diametro. Non si presta, per l’acidità della polpa, al consumo fresco ma è un ottimo aromatizzante, ricco di vitamina A, B1 e C, di proteine e carboidrati, per non parlare dalla presenza di calcio, ferro, magnesio, potassio e zinco. La fruttificazione è continua, quasi senza sosta © Giuseppe Mazza
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