Famiglia : Enoplosidae
Testo © Giuseppe Mazza
Enoplosus armatus (White, 1790) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Enoplosidae, creata per lui con solo questa specie e qualche fossile.
All’inizio, per il corpo piatto ed il muso un po’ allungato, era stato assegnato ai Chaetodontidae, la famiglia dei pesci farfalla, col nome di Chaetodon armatus White, 1790, genere cambiato pochi anni dopo da Lacépède in Enoplosus armatus per evidenziarne la differenza.
Nel 1836, dopo il ritrovamento nel famoso giacimento di Monte Bolca, in Italia, di un fossile praticamente identico, vecchio di circa 50 milioni d’anni e battezzato Enoplosus pygopterus, si è deciso di creare per questi pesci una famiglia a parte, quella appunto degli Enoplosidae.
Il nome del genere Enoplosus nasce dal greco “ένοπλος” (enoplos) = armato, con riferimento alle lunghe spine delle pinne.
Il termine specifico armatus, in latino armato, ribadisce questa sua non trascurabile arma difensiva.
Zoogeografia
Enoplosus armatus è endemico dell’Australia. Lo troviamo lungo le coste dell’Australia Occidentale, eccetto il Nord, nell’Australia Meridionale, e sul lato orientale del continente da Melbourne a Brisbane.
Ecologia-Habitat
È una specie che accetta l’acqua salmastra, frequentando vari ambienti secondo l’età. I giovani crescono generalmente in branco negli estuari, mentre gli adulti, talora solitari o in coppia, tendono a spostarsi al largo, scendendo fino a 90 m di profondità lungo le scogliere ed il lato esterno dei reef. Si trovano spesso anche nelle praterie sommerse.
Morfofisiologia
Enoplosus armatus può raggiungere i 50 cm di lunghezza. Il corpo è piatto con la fronte concava ed il muso allungato. Gli occhi sono grandi, per una buona visione anche in acque profonde, e osservandolo di profilo, con quelle sue linee verticali nere che attraversano parallele il corpo e le pinne, può dare la curiosa impressione di due pesci in parte sovrapposti.
Vi sono infatti due vistose pinne dorsali, con corrispondenti ventrali, che partono una dopo l’altra da due leggere gibbosità del profilo. Sono entrambe armate di lunghi raggi spinosi, in tutto 9 più 14-15 molli, e la seconda, più grande, ha un aspetto falciforme. È diffusa la convinzione che queste spine siano velenose anche se non si notano ghiandole o solchi veleniferi, ma possono comunque provocare ferite molto dolorose.
La pinna anale è simile alla seconda dorsale, ma più corta, con 3 raggi spinosi e 14-15 molli. Le pinne pelviche, in genere piccole nel mondo dei pesci, qui sono smisurate, con un raggio spinoso e 5 inermi, mentre le pettorali, con 12-14 raggi molli, sono in proporzione modeste. Non potevano infine mancare a questa specie, senza dubbio armata, anche due protuberanze spinose nella parte inferiore del pre-opercolo.
La livrea è argentea, con fasce nere o marrone scuro verticali. La prima maschera l’occhio, come spesso accade nei Pesci farfalla, e l’ultima continua sul bordo superiore e inferiore della pinna caudale. Ce n’è poi un’altra che attraversa verticalmente il muso, continuando sul mento e il dorso. Un disegno mimetico zebrato, insomma, visibile anche nel citato fossile che dall’Eocene ha protetto con evidente successo la specie.
Quando è stressato, questo pesce emette un insolito suono digrignando i denti, un rumore stridente che sorprende gli importuni e gli ha valso il nome volgare inglese, poco rispettoso per le signore ma ripreso in varie lingue, di “Old wife”, cioè Vecchia moglie. Altri, per il disegno sdoppiato, lo chiamano invece Doppio Scalare, con riferimento a questo popolare pesce d’acquario dalle strisce verticali bianche e nere.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Enoplosus armatus è un pesce carnivoro che si nutre in un primo tempo di zooplancton e poi principalmente di vermi e crostacei bentonici. Per riprodursi le coppie si separano dal branco. Le uova sono galleggianti e vengono affidate alle correnti.
Si sa poco sulla resilienza della specie, ma l’indice di vulnerabilità alla pesca è moderato, segnando 40 su una scala di 100, e figura quindi dal 2020 come “LC, Least concern“, cioè “preoccupazione minore”, dalla Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Chaetodon armatus White, 1790.