Famiglia : Accipitridae
Testo © Dr. Gianfranco Colombo
Il Nibbio bianco, detto anche Nibbio dorsonero (Elanus caeruleus, Desfontaines, 1789) è un piccolo ed elegante rapace appartenente al ben noto ordine degli Accipitriformes ed alla famiglia degli Accipitridae.
Anche se collocato nel gruppo dei nibbi difficilmente si troverebbe a prima vista qualche relazione fra quest’ ultimi e questo piccolo ed elegante uccello.
Il volo, il portamento, l’eleganza ed il modo di cacciare è sicuramente ben distante dai cugini Nibbio nero (Milvus migrans) e il Nibbio reale (Milvus milvus) in aggiunta la colorazione si stacca in modo eclatante dal bruno compatto di questi ultimi evidenziando una livrea variegata e ben evidente.
Già dal nome volgare affibbiato dai diversi paesi che l’hanno classificato, evidenzia la sua colorazione alquanto diversa dall’usuale livrea sottotono dei rapaci.
Chi l’ha chiamato bianco, chi nero, chi azzurro, ma in effetti con pochissimi colori viene descritta con precisione la sua livrea. In inglese è detto Black-shouldered Kite, in francese Élanion blanc, in spagnolo Elanio azul ed in tedesco Gleitaar.
Per quanto concerne il nome scientifico, il genere Elanus deriva come al solito dal greco da “elanos” = nibbio e lo specifico caeruleus significa azzurro in latino.È un uccello difficilmente confondibile quando ben osservato, anche se diversi maschi di albanelle (Circus sp.) hanno una livrea molto simile, ma una attenta analisi del volo aiuta immediatamente a classificarne la specie.
Innanzitutto questo uccello ha una struttura compatta con una coda notevolmente più corta delle albanelle ed inoltre è uno degli uccelli, insieme al nostro gheppio, che pratica maggiormente lo “Spirito Santo” durante la caccia.
Oltretutto, al contrario delle albanelle che si posano sempre a terra e solo raramente su piccoli arbusti, il nibbio bianco predilige in modo ossessivo sostare su alti rami di alberi secchi o, dove disponibili, pali dell’energia elettrica da cui pratica la caccia d’attesa.
È un uccello che non passa inosservato per il suo colore biancastro, così pure per il continuo svolazzare in aree aperte e spesso lungo le vie di comunicazione.
Zoogeografia
Il Nibbio bianco ha un areale vastissimo che comprende tutta l’Africa subsahariana ed il nord-ovest mediterraneo, includendo la penisola iberica. Abita anche la valle del Nilo e tutta l’Asia indomalese fino a raggiungere il sud est asiatico ed arrivando in prossimità dell’Australia. Manca nell’area che va dalle coste asiatiche ad est del Mediterraneo sino al Pakistan.
Esistono alcune sottospecie da molti riconosciute a livello specie in particolare le popolazioni che abitano nelle aree più remote dell’areale.
In queste zone vivono il Nibbio bianco australiano (Elanus axillaris) e due sottospecie: l’Elanus caeruleus vocifer nella parte sudorientale del suo areale e l’Elanus caeruleus hypoleucus nell’estremo sud est asiatico, mentre l’Elanus caeruleus caeruleus è la sottospecie nominale presente in Europa ed in Africa.
Anche le Americhe hanno una specie molto simile al nostro nibbio, l’ Elanus leucurus per molto tempo considerato della medesima specie europea.Attualmente la popolazione di questo rapace gode di buona salute e mantiene una popolazione stabile ed addirittura si assiste anche ad un lento ma continuo allargamento dell’area europea.
Questa specie non è considerata migratoria anche se nelle aree tropicali si assiste a erratismi anche a lungo raggio ma si pensa siano effettuati da giovani o da intere popolazioni durante l’avvicendamento delle stagioni piovose e comunque sempre dovute alla ricerca di cibo.
Concentrazioni di molti esemplari si possono verificare durante la stagione invernale paleartica o secca nei tropici ma dovuta alla abitudine di questi uccelli a riunirsi in gran numero in luoghi dormitorio più che per la migrazione.
Infatti durante il periodo post nidificazione questi uccelli diventano estremamente sociali e formano gruppi alquanto consistenti.
Si calcola che la popolazione globale assommi a diversi milioni di esemplari.
Ecologia e habitat
Il nibbio bianco ha un habitat alquanto vasto anche se preferisce in assoluto aree semi desertiche con bassi cespugli e manti erbosi dove si nascondono le sue prede.
Frequenta anche aree coltivate venendo spesso a contatto con gli esseri umani dei quali non teme la presenza.
Arriva a lambire i margini di foreste ma non si addentra mai all’interno di aree fortemente alberate preferendo appunto aree aperte con ampia visuale e con alberi radi dove praticare la caccia. La sua livrea evidente e la visione aperta delle aree frequentate, rende immediatamente possibile rilevare la sua presenza.
Anche se frequentatore di savane, non disdegna salire in altitudine raggiungendo anche i 3000 m sia sugli altipiani africani che di quelli asiatici.Si nutre di roditori, rettili, insetti ed anche di piccoli uccelli terrestri.
La innata capacità a rimanere sospeso in volo a mezz’aria, anche da trenta metri dal suolo, facilita fortemente la scansione dettagliata del suo territorio, ma ama anche moltissimo rimanere appollaiato sui fili elettrici, sui pali o su qualsiasi supporto che dia spazio alla sua visuale attenta e precisa, per piombare, ad ali socchiuse direttamente sulla preda agganciandola con i suoi forti artigli.
In alcune aree rurali soffre dell’uso indiscriminato di pesticidi disseminati per limitare il numero dei roditori che danneggiano i raccolti.
Come per l’aquila dal ciuffo (Lophaetus occipitalis) anche questo rapace sembra sia spesso colpito dalle zecche che spesso gli deturpano il volto fino a portarli alla cecità.
Morfofisiologia
Nella fase adulta, ha il bianco come colore base della sua livrea. Un bianco azzurrognolo diffuso su tutto il groppone che diventa ancora più bianco sul petto, sulla coda e nel sottala. Come contrasto evidente le spalle e le remiganti sono di un nero molto accentuato che ne evidenzia da lontano la livrea.
La testa è anch’essa bianca con l’arcata sopraccigliare nera e con occhi di un rosso carminio brillante in forte contrasto col nero della pupilla.
Gli occhi sono molto grandi per le sue dimensioni e sono collocati frontalmente come nei rapaci notturni, ciò per facilitare la visione binoculare tanto necessaria per la sua caccia. In effetti questo uccello trae vantaggio da questa caratteristica anche per cacciare nelle ore di penombra del tramonto o di primo mattino.
Il nibbio bianco ha una apertura alare di circa 90 cm, un peso attorno ai 200 g ed una lunghezza totale di 30 cm. Vi è un lieve dimorfismo sessuale fra gli adulti dove il maschio risulta leggermente più chiaro.
I giovani sono leggermente più scuri ed il bianco è sostituito da un soffuso grigio tendente sul petto ad un tenue color ocra. Le zampe sono di colore giallo vivo con artigli neri.
La coda, contrariamente ai nibbi da noi conosciuti, non è biforcuta ma squadrata e non eccessivamente lunga. Infatti le ali alquanto lunghe ed affusolate, quando a riposo, sporgono dalla coda di alcuni centimetri.
Biologia riproduttiva
Vista la immensa vastità dell’area di diffusione, il Elanus caeruleus può praticamente nidificare durante tutto l’anno. In alcune aree soggette alle piogge stagionali segue l’andamento del periodo piovoso in altre, in particolare nel paleartico, la scelta ricade nella nostra stagione estiva.
Il nido è costruito su alti alberi possibilmente sui rami più elevati ed è una struttura alquanto ridotta, costituita da rametti secchi foderata da materiale più soffice all’interno. Pone il nido abitualmente fra i 3-4 m agli oltre 20.
È molto abitudinario ed il nuovo nido regolarmente rifatto, viene spesso ricollocato sul medesimo albero dove ha nidificato in precedenza o su altri sempre molto prossimi. Uccello silenzioso durante tutto l’anno, solo nella stagione riproduttiva emette dei sibili durante il corteggiamento e la difesa del territorio di nidificazione.Depongono da tre a quattro uova, di color crema macchiettate di bruno che vengono covate per poco meno di un mese, da entrambi i sessi ma con prevalenza della femmina. Alla nascita e nei primi tempi, la femmina rimane costantemente sul nido ed il cibo viene fornito dal maschio. I piccoli rimangono nel nido per circa 5-6 settimane anche se per un breve periodo dopo l’involo vengono ancora assistiti dai genitori. Si è accertato che durante particolari stagioni ricche di prede, questo nibbio può nidificare a ciclo continuo anche nel corso della stessa stagione.
Sinonimi
Falco caeruleus Desfontaines, 1789.
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