Famiglia : Arecaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’America Centrale e Meridionale tropicale (Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guyana Francese, Honduras, Nicaragua, Panama, Perù e Suriname), dove cresce in aree aperte a basse altitudini, preferibilmente su suoli sabbiosi lungo le rive dei fiumi o in zone paludose.
Il nome generico deriva dal greco “élaion” = olio; il nome specifico è la combinazione dei termini latini “olea” = oliva e “fero” = portare, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: american oil palm (inglese); palmier à huile americain (francese); caiauà, caiaué, caraué, cayaué, dendé do Parà, dendezeiro do Parà (portoghese - Brasile); carocito, colorada, corocito colorado, corozo colorado, nolé, noli, palmiche (spagnolo); amerikanische Ölpalme (tedesco).
L’ Elaeis oleifera (Kunth) Cortés (1897) è una specie monoica di lenta crescita a fusto singolo, procombente o eretto, di 1-6 m di lunghezza e 30-50 cm di diametro, radicante nella parte a contatto col suolo, fittamente ricoperto nella parte più giovane dai residui dei piccioli fogliari e peduncoli delle infiorescenze.
Foglie pennate di colore verde scuro leggermente ricurve e ruotate verso l’apice, lunghe 2-4 m, su un picciolo lungo 1-2 m dai margini provvisti di corte e spesse spine, con pinnule regolarmente distribuite, lunghe 60-120 cm e larghe 4-8 cm, appuntite , inizialmente rigide, poi pendenti verso l’apice, giacenti pressoché su un piano. Infiorescenze tra le foglie generalmente unisessuali, ma sulla stessa pianta, spesso prodotte alternativamente, quelle femminili lunghe 30-40 cm su un peduncolo lungo circa 40 cm, compatte, ramificate, quelle maschili lunghe fino a circa 60 cm, portanti fiori bianchi.
Infruttescenze compatte, ampie e tondeggianti al centro e tendenzialmente coniche all’apice, molto caratteristiche, frutti ovoidi o romboidi, lunghi 2-3 cm, di colore rosso arancio intenso a maturità, contenenti 1-3 semi, del peso di 3-10 g, con mesocarpo fibroso ed oleoso spesso 2-4 mm che costituisce il 30-40% dell’intero frutto; spesso sono presenti frutti partenocarpici privi di seme, costituiti per circa il 90% dal mesocarpo.
Si riproduce per seme, che germina in 3-6 mesi; la fruttificazione inizia dal quarto-quinto anno di età.
Specie coltivabile solo nelle zone tropicali e subtropicali umide, non sopportando temperature prossime a 0 °C, caratterizzate da elevata piovosità distribuita lungo l’arco dell’anno, in pieno sole, cresce anche in posizione semiombreggiata, ma con scarsa produzione di frutti; non è particolarmente esigente in fatto di suolo, anche povero, con preferenza per quelli sabbiosi leggermente acidi, sopporta ristagni idrici.
Palma raramente coltivata a scopo commerciale perché poco produttiva, rispetto all’ Elaeis guineensis, anche se l’olio ricavato è considerato di migliore qualità. I frutti sono utilizzati nella naturale area di distribuzione per ricavare olio per cucinare, fabbricare saponi, come alimento per i maiali e per ottenere una bevanda con aggiunta di acqua e zucchero; l’olio ricavato dall’endosperma è utilizzato per i capelli. Il frutto contiene dal 30 al 50% di olio, composto dal 56-67% di acido oleico, 14-24% di acido palmitico, 6-22% di acido linoleico, 0,6-2% di acido stearico e 0,1-0,3% di acido miristico, abbastanza simile nella composizione all’olio di oliva.
Vi è un crescente interesse negli ibridi con l’ Elaeis guineensis, nel tentativo di conferire a questa la maggiore resistenza alle malattie della oleifera, la lentezza di crescita e il portamento più basso, che facilita la raccolta, e l’elevato contenuto in acidi grassi insaturi nei frutti.
Sinonimi: Alfonsia oleifera Kunth (1816); Elaeis melanococca Mart. (1824); Elaeis melanococca auct., non Gaertn.; Elaeis oleifera (Kunth) Cortés ex Prain (1915); Corozo oleifera (Kunth) L.H.Bailey (1933); Elaeis oleifera (Kunth) Cortés ex Wess. Boer (1965).
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