Famiglia : Arecaceae

Testo © Pietro Puccio

L'Elaeis guineensis è molto coltivata ai tropici per la produzione d'olio © G. Mazza
Il nome generico deriva dal greco “élaion” = olio, quello specifico fa riferimento ad uno dei paesi di origine (Guinea).
I nomi comuni più diffusi sono: “palma da olio” (italiano); “african oil palm”, “macaw fat”, “oil palm”, “palm kernel oil” (inglese); “palmier à huile”, “palmier à huile d’Afrique” (francese); “Afrikanische Ölpalme”, “Ölpalme” (tedesco); “corojo de Guinea”, “palmera de aceite” (spagnolo); “caiaué”, “dendezeiro”, “palmeira dendém”, “palmeira andim” (portoghese); “mchikichi”, “miwesi”, “mjen- ga” (swahili).
Presenta un fusto solitario alto sino a 20 m e diametro intorno a 40 cm, con le basi fogliari persistenti a lungo nella parte più giovane. La chioma, folta ed imponente, è costituita da foglie pennate, arcuate nella parte terminale, di 4 m di lunghezza, persistenti per lungo tempo; le pinnule di colore verde lucido sono lunghe 70 cm circa ed inserite a vari angoli sul rachide; il picciolo, densamente fibroso alla base, è dotato di corte spine triangolari ai margini.
Specie monoica, sviluppa tra le foglie infiorescenze maschili e femminili separate, ma sulla stessa pianta, compatte e lunghe circa 30 cm,. La fruttificazione è abbondante e continua durante il corso dell’anno; i frutti sono ovoidi, intorno a 4 cm di lunghezza, solitamente di colore nerastro e rosso arancio alla base. Si riproduce per seme che germina in 6-8 mesi, se opportunamente pretrattato e con calore di fondo.
La coltivazione di questa palma, per la produzione di olio, ha avuto negli ultimissimi anni un notevole incremento, tale da superare, qualsiasi altra fonte vegetale. Ciò è dovuto alla fruttificazione abbondante e continua ed alla elevata percentuale di olio presente nella polpa (fino al 65%) e nell’endosperma (fino al 50%).
L’olio di palma raffinato e i suoi derivati sono largamente utilizzati non solo nel campo alimentare e della produzione di prodotti per l’igiene personale (saponi, detergenti ecc.), ma anche di innumerevoli e svariati prodotti industriali. Infine è già utilizzato, e se ne prevede un ulteriore incremento, come combustibile (biodiesel).
La specie ha anche un moderato uso come ornamentale, limitatamente alle zone a clima tropicale e subtropicale caldo-umido, non sopportando temperature già intorno a 0 °C.
Sinonimi: Elaeis guineensis subsp. nigrescens A.Chev. (1910); Elaeis nigrescens (A.Chev.) Prain, (1913); Palma oleosa Mill. (1768); Elaeis melanococca Gaertn. (1788); Elaeis melanococca var. semicircularis Oerst. (1859); Elaeis dybowskii Hua (1895); Elaeis guineensis f. androgyna A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. ceredia A.Chev. (1910); Elaeis guineensis f. dioica A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. gracilinux A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. idolatrica A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. intermedia A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. macrocarpa A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. macrophylla A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. pisifera A.Chev. (1910); Elaeis guineensis f. ramosa A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. repanda A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. sempernigra A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. spectabilis A.Chev. (1910); Elaeis guineensis subsp. virescens A.Chev. (1910); Elaeis guineensis var. madagascariensis Jum. & H.Perrier (1911); Elaeis virescens (A.Chev.) Prain (1913); Elaeis guineensis var. albescens Becc. (1914); Elaeis guineensis var. angulosa Becc. (1914); Elaeis guineensis f. caryolitica Becc. (1914); Elaeis guineensis var. compressa Becc. (1914); Elaeis guineensis f. dura Becc. (1914); Elaeis guineensis f. fatua Becc. (1914); Elaeis guineensis var. leucocarpa Becc. (1914); Elaeis guineensis var. macrocarya Becc. (1914); Elaeis guineensis var. rostrata Becc. (1914); Elaeis guineensis f. semidura Becc. (1914); Elaeis guineensis f. tenera Becc. (1914); Elaeis madagascariensis (Jum. & H.Perrier) Becc. (1914); Elaeis macrophylla A.Chev. (1920).
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