Famiglia : Syngnathidae
Testo © Giuseppe Mazza
Dunckerocampus dactyliophorus ( Bleeker, 1853 ), comunemente noto come Pesce ago zebrato, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, ed alla famiglia dei Syngnathidae, la stessa dei cavallucci marini, che conta 58 generi e 307 specie.
È inserita nel fantasioso e multiforme ordine dei Syngnathiformes che raggruppa 5 famiglie di pesci col muso allungato a forma di tubo, ad eccezione degli adulti del genere Bulbonaricus che lo perdono, come Bulbonaricus brauni, durante il passaggio dallo stadio larvale pelagico a quello adulto demersale.
Si tratta, per dare un’idea, d’animali come il Pesce trombetta cinese (Aulostomus chinensis) appartenente alla famiglia Aulostomidae, il Pesce rasoio striato (Aeoliscus strigatus) dei Centriscidae, il Pesce fantasma ornato (Solenostomus paradoxus) dei Solenostomidae o i pesci flauto inseriti nei Fistulariidae.
Il genere Dunckerocampus onora la memoria dell’ittiologo Georg Duncker (1870-1953) del Museo Zoologico di Amburgo, unito a “κάμπος” (kámpos), mostro marino in greco antico, con riferimento a Campe, mitologica custode del Tartaro. Il termine specifico dactyliophorus nasce sempre in greco da “δακτύλιος” (daktylios), anello e “φέρω” (phero), portare, per i numerosi anelli scuri che questo pesce reca sul corpo.
Zoogeografia
Dunckerocampus dactyliophorus è presente nel Pacifico occidentale, dall’Australia alla Polinesia francese, raggiungendo verso Nord le coste giapponesi e a Sud la Nuova Caledonia.
Vi sono varie specie morfologicamente simili. Oggi, nel 2022, si parla per esempio di un Dunckerocampus naia, con areale in parte sovrapposto ma con la pinna caudale rossa bordata di bianco e una piccola macchia bianca alla base.
Vi è poi Dunckerocampus chapmani presente solo in Nuova Caledonia con la caudale arancione, gialla al centro, con bordo prima nero e poi bianco; Dunckerocampus pessuliferus, presente nelle Filippine e Indonesia, dalla caudale rossa con una macchia arancio al centro e la parte superiore bianca; Dunckerocampus multiannulatus presente nel Mar Rosso e Oceano Indiano con pinna caudale analoga alla precedente specie ma, come indica il nome specifico, con anelli molto più numerosi e sottili.
Per alcuni Dunckerocampus dactyliophorus circolerebbe anche nel Mar Rosso, mente altri sostengono che gli esemplari avvistati appartengono a Dunckerocampus boylei, specie frequente anche in varie località dell’Oceano Indiano. La differenza morfologica verterebbe principalmente sulla mancanza della macchia bianca al centro della pinna caudale.
Ecologia-Habitat
Dunckerocampus dactyliophorus vive fra 5 e 56 m di profondità nelle acque tranquille delle lagune ma anche sul lato esterno dei reef se vi sono anfratti accoglienti o piccole grotte che divide spesso con le murene. Insieme a minuscoli gamberetti, le ripuliscono infatti dai parassiti della pelle, ottenendo in cambio un’efficace protezione contro i predatori.
I giovani crescono per lo più nelle praterie sommerse, ma anche in pozze di scogliera.
Morfofisiologia
Il Pesce ago zebrato raggiunge i 19 cm di lunghezza. Il corpo, a sezione rettangolare, è ricoperto da grandi placche che rimpiazzano le squame. Sul corpo bianco crema si contano 20-32 anelli scuri, spesso rossastri, che mascherano il grande occhio e continuano sul lungo muso. Ogni anello reca delle escrescenze spinose che finiscono così per formare, una dopo l’altra, delle piccole creste longitudinali.
Non vi è dimorfismo sessuale. La bocca è minuscola con la mascella superiore bianca e l’inferiore rossa.
La pinna dorsale, posta in posizione molto arretrata, conta 20-26 raggi molli, mentre l’adiacente anale ne ha 4. Sono entrambe trasparenti come le pinne ventrali che recano 18-22 raggi. Mancano le pinne pelviche e la pinna caudale è a forma di goccia con 10 raggi. Rossa col margine bianco, reca al centro un grappolo di macchie chiare, generalmente tre, che si fondono al centro per formare il caratteristico cerchio bianco.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Dunckerocampus dactyliophorus vive per lo più in coppia, ma in luoghi protetti, ricchi di plancton, non è raro trovarlo in piccoli gruppi.
Si nutre principalmente di copepodi ed è stato riprodotto in cattività, dove viene generalmente alimentato con larve di Artemia salina.
Le uova, rossastre, sono custodite fino alla schiusa in una lunga fascia ventrale del maschio sotto la coda. Può contenerne anche 200, parzialmente inserite nella pelle, ricca di capillari sanguigni che ossigenano le larve. Dopo la schiusa i piccoli, quasi trasparenti, conducono vita pelagica, e solo quando raggiungono i 3 cm di lunghezza e si dirigono verso i fondali, appare la pigmentazione mimetica.
Teoricamente il Pesce ago zebrato può essere tenuto in cattività anche in vasche di taglia modesta, provviste di grottini per ripararsi come in natura quando ne sentono il bisogno; in pratica un acquario per invertebrati con pochi pesci compatibili.
Occorre però tener presente che i parametri dell’acqua vanno continuamente osservati e che l’alimentazione con prede vive non è certo delle più semplici.
La resilienza della specie è buona, con un raddoppio possibile delle popolazioni inferiore ai 15 mesi, e l’indice di vulnerabilità, decisamente basso, segna oggi solo 15 su una scala di 100.
Sinonimi
Syngnathus dactyliophorus Bleeker, 1853; Doryrhamphus dactyliophorus (Bleeker, 1853); Dunckerocampus dactyliophorus dactyliophorus (Bleeker, 1853); Acanthognathus caulleryi Chabanaud, 1929.