Famiglia : Columbidae
Testo © Dr. Gianfranco Colombo
Il Colombo imperiale bianconero (Ducula bicolor Scopoli, 1786) appartiene all’ordine dei Columbiformes ed alla famiglia dei Columbidae e fino ad alcuni anni fa era considerato il ceppo capostipite di alcune sottospecie rivalutate successivamente a livello di specie.
Ancor oggi il dibattito su queste nuove classificazioni crea pareri alquanto discordanti fra loro, vista la notevole somiglianza fra le specie, le dimensioni, i colori ed in alcuni casi la sovrapposizione delle aree abitate, tuttavia preferiamo seguire questa nuova linea e ritenere la Ducula luctuosa, la Ducula spilorrhoa e la Ducula subflavescens come tre nuove specie, staccandole dalla Ducula bicolor.
In conseguenza di questa nuova suddivisione il suo areale è stato parzialmente ridotto a beneficio delle nuove specie pur mantenendo una posizione primaria nella presenza e nell’entità delle sue popolazioni.
Questo piccione è alquanto comune e presente nel suo territorio naturale ma nel corso dei decenni è anche divenuto uno degli uccelli più allevati e detenuti nei giardini zoologici del mondo per la sua eleganza e bellezza nonché per la facilità di detenzione.
È inoltre un piccione ricercato per il suo particolare aplomb che lo rende altezzoso ed al tempo stesso raffinato e che gli ha fatto meritare quel nome regale tanto importante che gli hanno scientificamente assegnato.
Il nome scientifico Ducula ha origine latina e deriva da “dux-ducis” = capo, da cui duce, duca, duke, ducula che ha portato poi al nome comune di imperiale dato sia in italiano che nel mondo anglosassone.
Il genere bicolor viene sempre dal latino per ricordarci che la sua livrea è composta solo da due colori, il bianco ed il nero.
Altri nomi volgari sono: in inglese Pied Imperial-Pigeon, in tedesco Zweifarben-Fruchttaube, in spagnolo Dúcula Bicolor, in francese Carpophage blanc ed in portoghese Pombo-imperial-bicolor.
Zoogeografia
L’area originale di questo piccione prettamente asiatico, include le isole del Golfo del Bengala, Andamane e Nicobare, attraverso l’Indonesia e la penisola Indocinese, fino alle Filippine e la Nuova Guinea. Oltre alle tre sopracitate, in queste aree sono state classificate altre sottospecie legate a qualche isola delle Molucche ma la materia rimane ancora in discussione e si ritiene probabile che altre possano nel futuro essere a loro volta riclassificate.
Le popolazioni delle isole Bismarck, delle isole Aru, parte della Nuova Guinea e l’area meridionale dell’arcipelago indonesiano incluse le coste nord dell’Australia prima di competenza della Ducula bicolor, sono ormai considerate territori assegnati ad altre specie. Il piccione imperiale è considerato specie stanziale e non è soggetto a migrazione fatto salvo i movimenti intraterritoriali legati e condizionati dai diversi periodi di maturazione dei frutti di cui si nutre.
Ecologia Habitat
Questo piccione abita dense foreste costiere sempreverdi, boschi di mangrovie, disseminate di alti alberi su cui spesso si rifugia per poi scendere in quelli frugiferi sottostanti alla necessità. Ama rimanere fra le fronde dove passa facilmente inosservato sebbene il bianco vivido del suo mantello e solo il suo curioso e rapido movimento del collo nello sbirciare chi passa sotto di lui, può a volte evidenziare la sua presenza. Non è un uccello timido ma ama la riservatezza come tipica dei columbidi che vivono nelle foreste.
Frequenta spesso anche coltivazioni di alberi di cocco, di palme da olio e di diverse essenze di spezie fra le quali noci moscate selvatiche e bacche profumate di cui è particolarmente ghiotto.
Nelle città e nei parchi lo si vede spesso appeso ai cespi di datteri selvatici o semi di altre palme mentre cerca minuziosamente le bacche mature. Come avviene per tutti gli uccelli frugivori il suo tipo di alimentazione è sicuramente un mezzo per la disseminazione dei semi delle piante di cui si nutre.
Morfofisiologia
Come dice il nome scientifico ed alcuni nomi volgari, i colori della livrea di questo colombo sono principalmente il bianco ed il nero. Il corpo è totalmente bianco latteo con remiganti e parte finale della coda di un bel nero intenso. In volo questo contrasto è ben visibile anche da lontano ma difficile da distinguere dai suoi precedenti conspecifici. In particolar modo per il fatto che le altre ducule nominate, mostrano solo una striatura nera sotto la coda che è visibile solo da vicino. Il nostro piccione misura 40 cm di lunghezza, può arrivare a 500 g di peso ed un’apertura alare di oltre 45 cm. Il becco è nero grigiastro a differenza dal Piccione dello stretto di Torres (Ducula spilorrhoa) che l’ha invece giallo. I giovani hanno una livrea molto meno contrastante e colori molto più attenuati.
Etologia-Biologia riproduttiva
Il colombo imperiale bianconero nidifica abitualmente nei mesi di fine d’anno anche se spesso si assiste a nidificazioni sporadiche in altri periodi. Il nido è una leggera e debole piattaforma di ramaglie posta su fronde ad altezze non elevate dove vengono deposte una o due uova bianche. Il nido è talmente debole che spesso si può intravvedere dal di sotto il contenuto del nido. Tuttavia risulta sufficientemente resistente da superare egregiamente il compito per cui è preposto. Non nidifica in colonie ma spesso diverse coppie si trovano a nidificare in zone molto vicine.
Al contrario spesso si ritrova in gruppi numerosi durante la ricerca del cibo in particolare quando si riuniscono sugli stessi alberi durante la maturazione dei frutti. I genitori sono molto premurosi e raramente i partner lasciano il nido incustodito sia che contenga uova che nidiacei. La cova dura 17/19 giorni e viene effettuata da entrambi i sessi. I piccoli che nascono implumi, restano nel nido per altre 5 settimane, seguiti da entrambi i sessi, alimentati inizialmente con il tipico latte di piccione, una poltiglia predigerita molto nutriente, per poi passare dopo breve tempo direttamente a semi e frutta.
Non ha particolari nemici se non i soliti falchi ed alcune aquile ma anche l’uomo in certe aree rurali lo cacciano per la sua ottima carne. Non è una specie in pericolo e non si sono rilevate grosse riduzioni nelle popolazioni in quanto il territorio che sta perdendo nelle foreste lo sta gradualmente guadagnando avvicinandosi a centri abitati.
Sinonimo
Columba bicolor Scopoli, 1786.
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