Famiglia : Sparidae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
La famiglia degli Sparidi (Sparidae), diffusa in tutti i mari del mondo, comprende circa 127 specie e più di pesci ossei, spesso molto sfolgoranti nei colori.
Tra questi pesci, afferenti all’ordine dei Perciformi (Perciformes), ci sono anche le varie specie di dentici tra cui il Dentice comune (Dentex dentex), oggetto di questa scheda.
C’è da dire, che i membri di questa famiglia, danno un contributo notevole all’industria della pesca per il sostentamento umano.
Zoogeografia
Nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale vive il Dentice comune (Dentex dentex), l’Occhione (Dentex macrophtalmus) e il Dentice filoso (Dentex filosus), tutti comuni nelle acque Italiane, compreso il Dentice coronato (Dentex coronatus), presente nel Mar di Sicilia. Lungo le coste del Marocco, vive il Dentice Marocco (Dentex maroccanus).
Hábitat-Ecología
Sono tutti pesci molto veloci e abili nuotatori. Sono animali gregari, vivendo e costituendo banchi numerosi. Nello specifico il Dentex dentex si sposta veloce in mare aperto, in banchi enormi, alla ricerca di prede, per lo più altri pesci, che afferra coi robusti denti e divora voracemente. La pesca del Dentex dentex e delle altre specie del genere Dentex, avviene in estate, quando si avvicinano alle coste per deporre le uova. Questo purtroppo ha indotto decrementi notevoli nella densità di popolazione, a tal punto che l’ente che controlla la pesca, e la FAO, hanno imposto delle regole. Durante questo periodo, la pesca deve avvenire ad anni alterni, o non superare certe quote numeriche, salvando comunque gli avannotti con l’uso di reti a maglia larga.
Morfofisiologia
Il corpo del Dentex dentex si presenta compresso ai lati e del tutto ricoperto di grandi squame cicloidi, con riflessi azzurro-argentei. Il colore della livrea è simile nelle varie specie: il dorso appare azzurro scuro, talvolta con chiazze iridescenti, il ventre ed i fianchi sono argentei, mentre una macchia nero-azzurra spicca nella zona sottostante le pinne pettorali. Le dimensioni variano da un metro di lunghezza per il Dentex dentex, fino a 50 cm per l’Occhione (Dentex macrophtalmus).
Il capo porta sulla sommità un rilievo ben visibile, dovuto a una cresta sopraoccipitale notevolmente sviluppata. Gli occhi, grandi e un po’ sporgenti, sono situati in posizione laterale. La bocca, disposta orizzontalmente, non è molto grande. Sulla mascella sono inseriti robusti denti di forma varia; quelli situati in posizione anteriore, terminano a uncino, gli altri sono aguzzi.
La funzione essenziale è quella di trattenere la preda, più che di masticarla. I denti anteriori, a bocca chiusa, sporgono dal labbro. Sui lati del corpo, è bene visibile l’organo della linea laterale. La pinna dorsale, è impari e in posizione molto posteriore. Vi si distinguono due regioni: quella anteriore, sorretta da 10-13 raggi spinosi e quella posteriore molle. Le pinne pettorali, sono piuttosto lunghe, mentre le ventrali sono scarsamente sviluppate. Anche la pinna anale, sorretta da tre raggi spinosi, è piuttosto breve. Sono caratterizzati da una coda difiocerca (bipartita).
Etología-Biología Reproductiva
Il Dentex dentex, come molti altri congeneri, possiede una “gonade ermafrodita”. Tuttavia solo una porzione di questa, detta dai biologi “territorio riproduttivo”, è funzionante, mentre l’altra è abortita o atrofizzata.
Ciò nonostante può accadere che qualche esemplare femmina di Dentex dentex, come per le femmine di altri congeneri, presentino qualche spermatocito nello ovaio, mentre i maschi qualche ovocellula nei condotti seminiferi, curiosità di un ermafroditismo imperfetto ! Il funzionamento delle gonadi, è regolato in maniera molto raffinata, da un complicato meccanismo ormonale. Se si rompe l’equilibrio tra i vari ormoni coinvolti, si verifica il fenomeno “dell’inversione sessuale” (vedi anche la scheda del Pagrus pagrus ).
L’accoppiamento avviene in estate e durante questo periodo gli esemplari di Dentex dentex (e lo stesso vale per altre specie) accumulano una notevole riserva di grasso, visibile all’esterno per la presenza di protuberanze. Le uova vengono deposte in vicinanza delle coste rocciose, dove la vegetazione marina è particolarmente ricca, e vi aderiscono. Dall’uovo fecondato, fuoriesce una larva che completa il suo sviluppo in mare aperto.
L’indice di vulnerabilità della specie è attualmente di 66 su una scala di 100.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.