Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria delle Filippine, dove vive nelle foreste umide tra 500 e 1500 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei termini greci “déndron” = albero e “cheilos” = labbro, con riferimento alla sua natura epifita e al labello prominente; la specie è dedicata al raccoglitore di orchidee Rafael Wenzel.
Nomi comuni: red chain orchid, Wenzel’s chain orchid (inglese).
Il Dendrochilum wenzelii Ames (1915) è una specie sempreverde con pseudobulbi fusiformi, ravvicinati, di 1,2-3 cm di lunghezza e diametro fino a 0,5 cm, provvisti di un’unica foglia lineare, coriacea, con apice appuntito, lunga 15-40 cm e larga 0,2-0,5 cm.
Le infiorescenze, che si sviluppano contem- poraneamente al nuovo pseudobulbo ed alla nuova foglia, sono ricurve, lunghe 4-9 cm, su un peduncolo lungo 8-30 cm, con fino a 30 minuscoli fiori alterni, ravvicinati, disposti regolarmente su due file, di colore general- mente rosso brillante, meno frequentemente giallo verdastro.
I sepali sono lunghi 4-5 mm, quello dorsale è largo circa 1 mm mentre i laterali 2 mm, i petali, ovati, sono lunghi 2-3 mm e larghi 1-2 mm, il labello è trilobato, lungo circa 1 mm e largo 2-3 mm.
I fiori, in primavera, sono di relativamente lunga durata, circa tre settimane. Si riproduce per seme, in vitro e per divisione.
Specie di coltivazione relativamente facile, vigorosa e fiorifera che indisturbata può formare grossi cespi, richiede una posi- zione parzialmente ombreggiata, tempera- ture medio-alte durante il periodo vegetativo, più fresche in inverno con minime intorno a 14-16 °C, anche se può sopportare sporadici abbassamenti di qualche grado per breve periodo, e umidità pressoché costante, 60-80%, con una buona circolazione d’aria.
Innaffiature regolari in estate, leggermen- te diradate in inverno, ma senza mai fare asciugare il composto; utilizzare per le innaffiature e nebulizzazioni acqua piova- na, da osmosi inversa o demineralizzata e le concimazioni, opportunamente distri- buite in modo da evitare accumulo di sali, vanno fatte preferibilmente con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione.
Può essere coltivata in vaso o canestro con composto drenante che può essere costituito da frammenti di corteccia di fine pezzatura, carbone e sfagno. Non ama essere disturbata, quindi rinvasi e divisioni vanno effettuati solo quando strettamente necessari, nel momento della ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Acoridium wenzelii (Ames) Ames (1922).
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