Famiglia : Orchidaceae
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Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Borneo dove vive nelle foreste umide tra 800 e 2200 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “χεῖλος” (cheilos) = labbro, con riferimento alla sua natura epifita e al labello prominente; la specie è dedicata alla botanica e raccoglitrice inglese Lilian Suzette Gibbs (1870-1925) che trascorse la sua vita professionale nel guidare spedizioni botaniche in aree inesplorate della terra.
Nomi comuni: Gibbs’s dendrochilum (inglese).
Il Dendrochilum gibbsiae Rolfe (1914) è una specie epifita piuttosto variabile con rizoma strisciante e pseudobulbi ravvicinati oblunghi, di 1,5-4 cm di lunghezza e 0,5-1 cm di diametro, provvisti all’apice un’unica foglia, su un picciolo lungo 1,5-3 cm, lineare-lanceolata con apice acuto o ottuso, di 10-30 cm di lunghezza e 1-2 cm di larghezza, di colore verde chiaro, coriacea. Infiorescenze, su un peduncolo eretto, lungo 8-12 cm, racemose, arcuate, lunghe 10-20 cm, con numerosi minuscoli fiori di colore crema con macchia sul labello generalmente di colore brunastro, più o meno fragranti.
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Orchidea miniatura, poco nota in coltura, il Dendrochilum gibbsiae del Borneo è un’epifita con infiorescenze di 10-20 cm e numerosi minuscoli fiori © Giuseppe Mazza
Orchidea miniatura, poco nota in coltivazione, richiede una leggera ombreggiatura, temperature intermedie, 22-32 °C, in estate, leggermente più fresche in inverno, con minime notturne non inferiori a 15 °C, elevata umidità, 70-85 %, e una buona ventilazione.
Innaffiature frequenti dalla primavera all’autunno, più diradate in inverno lasciando asciugare parzialmente il substrato prima di ridare acqua, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa.
Concimazioni mensili con un prodotto idrosolubile bilanciato, con microelementi, a ¼ di dose di quella riportata sulla confezione. Può essere montata su tronchetti, pezzi di corteccia o zattere di sughero rivestiti di sfagno, oppure coltivata in vasi o canestri con composto a base di frammenti di corteccia di media pezzatura.
I rinvasi vanno effettuati, quando necessario, dopo la fioritura all’apparire delle nuove radici.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Dendrochilum kinabuluense Rolfe (1914); Dendrochilum quinquelobum Ames (1920).
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