Famiglia : Orchidaceae
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Testo © Pietro Puccio
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Il Dendrobium sylvanum è un'epifita con pseudobulbi eretti lunghi anche 120 cm, di casa, a basse altitudini, nelle umide foreste dell’Arcipelago di Bismarck, Isole Salomone, Nuova Caledonia e Nuova Guinea © Giuseppe Mazza
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; il nome specifico è l’aggettivo latino “sylvanus, a, um” = silvano, dei boschi, con ovvio riferimento.
Il Dendrobium sylvanum Rchb.f. (1876) è una specie epifita con pseudobulbi eretti cilindrici, leggermente assottigliati all’apice e alla base, fino a circa 1,2 m di lunghezza e 1-1,5 cm di diametro, provvisti nella metà superiore di foglie alterne, distiche, oblungo-ovate con apice bilobato, lunghe fino a 12 cm e larghe nella parte mediana 4 cm, coriacee, di colore verde intenso lucido.
Infiorescenze racemose dai nodi superiori, erette, lunghe fino a 50 cm, portanti numerosi fiori giallo verdastri con striature bruno porpora più o meno intense, di 5-6 cm di diametro, sepali oblungo-lineari dal margine leggermente ondulato, di 2,4 cm di lunghezza, con apici retroflessi, i sepali laterali, fusi insieme alla base della colonna, formano una sorta di sperone (mentum) lungo circa 0,7 cm.
Petali obovato-spatolati, di circa 3 cm di lunghezza e 0,7 cm di larghezza, labello trilobato, lungo 2,4 cm e largo 1 cm, con lobi laterali eretti oblunghi dal bordo dentato e lobo mediano oblungo con apice appuntito e margini ondulati, percorso alla base da tre lamelle parallele bianche; i fiori sono di lunga durata, 6-9 settimane. Si riproduce per seme, in vitro, e divisione, da effettuare alla ripresa vegetativa, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.
Specie relativamente diffusa nei luoghi di origine, ma piuttosto rara in coltivazione, richiede elevata luminosità, anche qualche ora di luce solare diretta, temperature medio-alte, 20-32 °C, elevata umidità, 70-85%, e costante movimento dell’aria.
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I fiori, larghi 5-6 cm, riuniti in infiorescenze racemose erette che sfiorano i 50 cm, durano 6-9 settimane © Giuseppe Mazza
Coltivabile in vasi o canestri con composto particolarmente drenante e aerato che può essere costituito da una miscela di corteccia (bark) di media pezzatura, fibra di cocco e frammenti di carbone, con eventuale aggiunta di inerti per migliorare il drenaggio, oppure montata su corteccia, tronchi, zattere di sughero o di radici di felci arborescenti.
Trapianti e rinvasi vanno effettuati quando strettamente necessari alla ripresa vegetativa, segnalata dall’ apparire delle nuove vegetazioni.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Dendrobium prionochilum F.Muell. & Kraenzl. (1894); Dendrobium robustum Rolfe (1895); Dendrobium validum Schltr. (1905); Dendrobium warianum Schltr. (1912); Dendrobium kennedyi Schltr. (1921); Grastidium sylvanum (Rchb.f.) Rauschert (1983); Durabaculum kennedyi (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Durabaculum prionochilum (F.Muell. & Kraenzl.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Durabaculum sylvanum (Rchb.f.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Durabaculum validum (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Durabaculum warianum (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002).
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