Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria di Sulawesi dove cresce sugli alberi delle foreste umide di bassa montagna.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; la specie è dedicata al botanico e raccoglitore Anton Rant (1875-1942).
Nomi comuni: Rant’s dendrobium (inglese).
Il Dendrobium rantii J.J. Sm. (1934) è una specie epifita decidua con fusti sottili ramificati, flessuosi, pendenti, provvisti di foglie alterne lineari con apice irregolarmente bilobato.
Infiorescenze racemose dai nodi superiori dei fusti privi di foglie, pendenti, portanti fino a 8 fiori, di 2-3 cm di diametro, di colore bianco con venature rosa porpora della durata di circa due settimane.
Sepali lineari-lanceolati con apice leggermente retroflesso, i due laterali disposti pressoché orizzontalmente e fusi alla base a formare un lungo sperone (mentum) con apice ottuso, petali lineari con margini ondulati e apice lungamente appuntito e retroflesso e labello pentalobato, una rarità nell’ambito del genere.
Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione.
Specie dai piccoli fiori, ma particolarmente eleganti, richiede elevata luminosità, temperature intermedie, 20-30 °C, umidità costante, 70-85 %, ed aria sempre in leggero movimento.
Innaffiature regolari e abbondanti dalla primavera all’autunno, leggermente più distanziate in inverno, ma senza mai fare asciugare completamente il substrato, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa.
Concimazioni mensili utilizzando un prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, diluito al 25-30 %.
Per il portamento ricadente viene solitamente coltivata in vasi sospesi, a meno di non predisporre opportuni sostegni, con composto a base di frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura, con aggiunta di inerti, come polistirolo espanso, per migliorare il drenaggio e favorire l’areazione delle radici, oppure montata su tronchetti, corteccia o zattere rivestiti di sfagno.
Rinvasi ed eventuali divisioni vanno effettuati alla ripresa vegetativa segnalata dall’emissione delle nuove radici.Sinonimi: Eurycaulis rantii (J.J.Sm.) M.A.Clem. (2003).
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