Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria delle Fiji, Isole Salomone, Isole Santa Cruz, Nuova Caledonia, Nuova Guinea, Tonga e Vanuatu dove cresce sugli alberi delle foreste umide dal livello del mare a circa 1000 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo greco “πλατύς” (platys) = piatto e del sostantivo “γαστήρ” (gaster) = stomaco, con riferimento alla forma degli pseudobulbi.
Nomi comuni: broad-bellied dendrobium (inglese).
Il Dendrobium platygastrium Rchb.f. (1878) è una specie epifita con pseudobulbi inizialmente eretti che tendono a diventare pendenti col tempo, appiattiti lateralmente e assottigliati all’apice e alla base, lunghi 25-35 cm, larghi nella parte mediana 2-2,5 cm e spessi 0,5 cm, provvisti di 6-8 foglie caduche alterne, distiche, oblungo-lanceolate con apice appuntito, lunghe 8-10 cm e larghe 2-3 cm, rivolte lateralmente e complanari con lo pseudobulbo, di spessore sottile e colore verde chiaro. Infiorescenze corte pendenti dai nodi apicali portanti 3-12 fiori di circa 3 cm di diametro, con sepali e petali di colore bianco giallastro e labello bianco con macchia violacea sui lobi laterali e gialla al centro del lobo mediano. Ovario clavato lungo 1,3 cm, sepalo dorsale ellittico-lanceolato con apice appuntito, lungo 1,3 cm e largo 0,4-0,5 cm, sepali laterali della stessa lunghezza del dorsale uniti alla base a formare una sorta di sperone conico (mentum) lungo 1,5 cm, petali oblunghi con apice ottuso, di 0,8-1,2 cm di lunghezza e 0,4 cm di larghezza, labello da oblungo a subquadrato con margini ondulati, lungo 2-2,4 cm e largo 1-1,5 cm, percorso alla base da nervature parallele.
Orchidea miniatura dai caratteristici pseudobulbi e fiori di breve durata, 4-8 giorni, richiede una esposizione molto luminosa, con alcune ore di sole diretto al giorno, temperature medio-alte, 22-32 °C, elevata umidità, 70-85%, ed un costante movimento dell’aria. Innaffiature regolari ed abbondanti quando in vegetazione, più diradate durante la stasi vegetativa, ma senza fare raggrinzire eccessivamente gli pseudobulbi, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni mensili durante la crescita utilizzando un prodotto idrosolubile bilanciato, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione. Per il portamento tendenzialmente pendente viene solitamente montata su tronchi, corteccia, zattere di sughero o di radici di felci arborescenti. I trapianti, quando necessari, vanno effettuati alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).Sinonimi: Callista platygastria (Rchb.f.) Kuntze (1891); Dendrobium camptocentrum Schltr. (1906); Pedilonum camptocentrum (Schltr.) Rauschert (1983); Pedilonum platygastrium (Rchb.f.) Rauschert (1983); Eurycaulis camptocentrus (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Eurycaulis platygastrius (Rchb.f.) M.A.Clem. (2003).
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