Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Arcipelago di Bismarck, Australia (Qeensland), Isole Salomone, Molucche, Nuova Guinea e Sulawesi dove cresce epifita nelle foreste costiere e nelle mangrovie o litofita su affioramenti rocciosi a basse altitudini.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; la specie è l’aggettivo latino “mirbelianus, a, um” = di Mirbel, in omaggio al botanico francese Charles François Brisseau de Mirbel (1776-1854).
Nomi comuni: mangrove orchid, Mirbel’s dendrobium (inglese).
Il Dendrobium mirbelianum Gaudich. (1829) è una specie epifita, meno frequentemente litofita, piuttosto variabile, con pseudobulbi cilindrici eretti, di 0,3-1,5 m di altezza e 1,5-2,5 cm di diametro, provvisti nella maggior parte della lunghezza di foglie alterne, distiche, ovate con apice ottuso bilobato, lunghe 10-14 cm e larghe 3,5-6,5 cm.
Infiorescenze racemose dai nodi superiori su lungo peduncolo, erette o arcuate, lunghe 0,3-1 m, portanti 15-40 fiori di colore giallo verdastro con venature e sfumature marrone chiaro.
Sepalo dorsale oblungo con apice appuntito, di 2-2,6 cm di lunghezza e 0,7 cm di larghezza, sepali laterali simili, fusi alla base della colonna a formare una sorta di sperone (mentum) conico lungo 0,7 cm.
Petali da spatolati a oblanceolati con apice appuntito, di 2,5-3,5 cm di lunghezza e 0,7 cm di larghezza, labello trilobato, lungo 2,5-3 cm e largo 1,5-2 cm, con lobi laterali oblunghi eretti ai lati della colonna, lobo mediano oblungo ellittico con margine ondulato percorso alla base da cinque creste parallele.
Riguardo la fioritura vi sono due tipologie, una autoincompatibile, con fiori che durano fino a 2 mesi, l’altra autoimpollinante, con fiori che durano al più 2-3 giorni o non si aprono affatto (cleistogamia).
Si riproduce per seme, in vitro, e divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.
Specie robusta, ampiamente diffusa in particolare lungo le coste della Nuova Guinea, richiede elevata luminosità, anche qualche ora di luce solare diretta, temperature medio-alte in estate, 24-32 °C, leggermente più fresche in inverno, con minime notturne preferibilmente non inferiori a 16 °C, elevata umidità, 70-85%, ed una costante ventilazione.
Innaffiature regolari e abbondanti durante il periodo vegetativo, ma lasciando leggermente asciugare le radici prima di ridare acqua, più diradate in inverno fino alla ripresa vegetativa, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa.
Per le concimazioni, durante la crescita degli pseudobulbi, può essere utilizzato un prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a ¼ di dose di quella riportata sulla confezione.
Coltivabile in vasi o canestri con composto molto drenante e aerato, che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura o di fibra di cocco con eventuale aggiunta di inerti per migliorare il drenaggio, oppure montata su corteccia, tronchi, zattere di sughero o di radici di felci arborescenti; trapianti e rinvasi vanno effettuati, quando strettamente necessari, alla ripresa vegetativa.
Sinonimi: Dendrobium rosenbergii Teijsm. & Binn. (1862); Dendrobium polycarpum Rchb.f. (1883); Callista mirbelliana (Gaudich.) Kuntze (1891); Dendrobium giulianettii F.M.Bailey (1899); Dendrobium aruanum Kraenzl. (1910); Dendrobium buluense Schltr. (1912); Dendrobium wilkianum Rupp (1941); Durabaculum mirbelianum (Gaudich.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002).
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