Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Nuova Guinea orientale dove cresce sugli alberi delle foreste umide tra 1500 e 2100 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; il nome della specie è l’aggettivo latino “limpidus, a, um” = brillante, chiaro, con riferimento al colore e alla “chiara”, evidente, differenza tra questo e il Dendrobium dichaeoides Schltr. (1912) con cui viene frequentemente confuso, come specificato dagli autori.
Il Dendrobium limpidum Schuit. & de Vogel (2003) è una specie epifita decidua con fusti a volte ramificati, ravvicinati, pendenti, ingrossati verso l’apice, di 8-35 cm di lunghezza, 0,7 cm di diametro massimo e internodi di circa 0,5 cm, provvisti di foglie per tutta la loro lunghezza con guaine fogliari avvolgenti il fusto inizialmente di colore rossastro.
Foglie alterne, distiche, rivolte tutte dalla stessa parte, da ovate a ovato-lanceolate con apice acuto e margini irregolarmente papillosi, di 1,3-1,6 cm di lunghezza e 0,3-1 cm di larghezza, di colore verde scuro, coriacee.
Infiorescenze compatte dai nodi superiori, sia dei nuovi pseudobulbi che di quelli più vecchi privi di foglie, portanti fino a 10 fiori di colore malva più o meno intenso, luminoso, lunghi 1-1,5 cm, con pedicello e ovario lungo 1,6-1,9 cm.
Sepalo dorsale ovato-ellittico con apice apiculato, lungo 0,5 cm e largo 0,2 cm, sepali laterali ovato-ellittici con apice ottuso, lunghi 1,4 cm e larghi 0,3 cm, uniti alla base a formare una sorta di sperone (mentum) conico lungo 0,9 cm. Petali ellittici con apice ottuso e margini finemente erosi, di circa 4,5 mm di lunghezza e 1,5 mm di larghezza.
Labello spatolato con apice ottuso e margini finemente erosi nella seconda metà, lungo circa 1,2 cm e largo 0,4 cm, e colonna lunga 2 mm.
Le differenze più evidenti con il Dendrobium dichaeoides Schltr. (1912) con cui, come detto, viene spesso confuso, sono le foglie decidue, il portamento ricadente, i fusti radicanti solo alla base e i margini dei petali e del labello finemente erosi.
Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi, alla ripresa vegetativa.
Di facile coltivazione, fiorifera con fiori di lunga durata, alcune settimane, richiede una posizione luminosa e ventilata, temperature intermedie, 18-30 °C, con valori minimi notturni invernali non inferiori a 15 °C, ed elevata umidità atmosferica, 75-90 %.
Innaffiature e nebulizzazioni regolari e abbondanti durante la fase di crescita, leggermente più diradate durante la stasi vegetativa, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa, e concimazioni mensili con un prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a 1/4 della dose riportata sulla confezione.
Per il portamento ricadente viene solitamente montata su tronchetti o zattere rivestiti di sfagno per mantenere l’umidità.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
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