Dendrobium cuthbertsonii

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Dendrobium cuthbertsonii cresce negli altopiani montuosi della Nuova Guinea sui rami di Nothofagus e tronchi di felci arboree, talora su spessi cuscini di muschio. Le foglie, sono persistenti, spesso verrucosi nella pagina superiore e i fiori sono grandi, con labello rivolto verso l’alto, generalmente rossi, ma anche di altri colori.

Dendrobium cuthbertsonii cresce negli altopiani montuosi della Nuova Guinea sui rami di Nothofagus e tronchi di felci arboree, talora su spessi cuscini di muschio. Le foglie, sono persistenti, spesso verrucose nella pagina superiore ed i fiori sono grandi, con labello rivolto verso l’alto, generalmente rossi, ma anche di altri colori © Ron Parsons

Dendrobium cuthbertsonii F.Muell. (1888) è una specie della famiglia Orchidaceae, sottofamiglia Epidendroideae, tribù Malaxideae, sottotribù Dendrobiinae, sezione Calyptrochilus.

Questa specie, in passato, è stata inclusa nella sezione Oxyglossum ma recenti studi di botanici dell’Orto botanico di Leida suggeriscono di includerla nella sezione Calyptrochilus per la sua somiglianza, ma con steli più corti, con le specie presenti in questa sezione.

Questa specie fu scoperta, durante una spedizione, nel 1887 in Nuova Guinea voluta da Sir Ferdinand Heinrich von Mueller (1825-1896), direttore dei Royal Botanic Gardens di Melbourne (Australia), e organizzata dalla Royal Geographical Society of Australasia.

I colori dei fiori del Dendrobium cuthbertsonii vanno dal rosso intenso al chiaro, dal viola intenso all’arancio fluorescente, dal giallo al bianco puro.

I colori dei fiori vanno dal rosso intenso al chiaro, dal viola intenso all’arancio fluorescente, dal giallo al bianco puro © Giuseppe Mazza

Alla spedizione, oltre al naturalista e raccoglitore WA Sayer, ha partecipato il collezionista Walter Robert Cuthbertson come responsabile ufficiale della spedizione.

Da luglio a ottobre del 1887 i due hanno visitato diverse località come l’Isola Thursday e la parte orientale dell’isola della Nuova Guinea (Papua Nuova Guinea) da Port Moresby e lungo la costa fino al monte Obree (2.325 m) sulle cui pendici sono stati raccolti esemplari di questa specie che Mueller descrisse in Transactions and Proceedings of the Royal Society of Victoria (Australia) 24: 175 (1888).

Dendrobium cuthbertsonii, presente nell’Arcipelago di Bismarck e in tutta l’isola Nuova Guinea, cresce sugli alberi, nelle foreste montane, più raramente sulle rocce, a un’altitudine di 750-3000 metri.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron), albero e “βίος” (bios), vita, per le numerose specie del genere che vivono sugli alberi traendo nutrimento dall’atmosfera umida, tipica delle foreste equatoriali.

L’epiteto specifico è in onore di Cuthbertson che la rinvenne assieme a Sayer.

Nome comune: Dendrobium di Cuthbertson, The pumpkin pie orchid (in lingua inglese).

Dendrobium cuthbertsonii è una specie epifita, occasionalmente terrestre o litofita, cresce su arbusti, felci arboree, bordi e crinali di foreste muschiate a Nothofagus, su rocce muschiose di ruscelli, pareti rocciose più o meno esposte alle brezze.

È alta 2-8 cm, solitamente a forma di pulvini, del diametro fino a 12 cm, talora con steli liberi più o meno ramificati, prostrati o ascendenti. Le radici sono di colore bianco, da rosato a violaceo quando bagnate, e hanno un diametro di 0,5-1,5 mm e si formano da un corto rizoma che è più allungato se cresce sul muschio e in ombra.

Gli pseudobulbi misurano 0,5-8(-14) x 0,1-0,7 cm, e hanno forma sferoidale, ovoidale o clavata, ma talora sono simili a steli e anche brevemente ramificati.  I fusti sono lunghi da 0,6 a 2,5 cm con 2-4 nodi, di più nelle forme a gambo lungo.

La mancanza di nettare di Dendrobium cuthbertsonii ha prodotto fiori dai colori diversi che imitano, ingannando i pronubi, quelli delle specie nettarifere che crescono accanto.

La mancanza di nettare ha prodotto fiori dai colori diversi che imitano, ingannando i pronubi, quelli delle specie nettarifere che crescono accanto © Ron Parsons

Le foglie, persistenti, sono in numero di 2-5, generalmente nella parte terminale, ma talvolta possono essere numerose lungo i fusti allungati. Misurano da 0,5 a 4,2 cm, la cui forma varia da lineare a largamente ellittica oppure ovata, con corto picciolo, spesso dilatato alla base, o assente. La pagina superiore, di colore verde, talora nerastra, può essere glabra o densamente verrucosa o papillosa con l’apice ottuso o acuto. La pagina inferiore è spesso violacea o venata di viola. Le guaine fogliari sono verde chiaro, talvolta verde scuro verso la base.

L’infiorescenza è uniflora, terminale, laterale su piante con fusti allungati, con brattee (1-) 2,5-9 mm lunghe, finemente verrucose oppure glabre.

In alcune forme, varietà o ibridi di Dendrobium cuthbertsonii si hanno fiori giallo crema chiaro che sfumano al bianco dopo alcune settimane. Qui hanno mantenuto una fascia rossa sul bordo del labello

In alcune forme, varietà o ibridi si hanno fiori giallo crema chiaro che sfumano al bianco dopo alcune settimane. Qui hanno mantenuto una fascia rossa sul bordo del labello © Ron Parsons

I fiori, non resupinati, sono lunghi 2,2-4 (-5) cm e larghi 3,3 cm con peduncolo flessibile che adagia il fiore in posizione orizzontale o lo rende pendulo con il labello rivolto verso l’alto. Il sepalo mediano misura 10-21 x 3-12(-15) mm, da oblungo a largamente ellittico, ottuso.

I sepali laterali misurano 18-30(-34) x 4-12(-18) mm, da oblunghi a largamente ellittici, talvolta largamente triangolari, con apice ottuso e raramente acuto e con la parte basale fusa 4,5-8(-11) mm, strettamente cilindrica; che forma un mento (mentum) di 9-18 mm a punta ottusa. I petali misurano 10-20 x (3,5-) 6-16 mm, da obovati a rotondi, ottusi. Il labello, quando appiattito, misura 12-30 x 5-15 mm, è obovato, adnato al piede della colonna, con margini molto ricurvi verso l’alto e con l’interno concavo talvolta ispessito e carnoso.

Sepali e petali di Dendrobium cuthbertsonii possono essere dello stesso colore o bicolori, con apice chiaro o di un colore contrastante col labello.

Sepali e petali possono essere dello stesso colore o bicolori, con apice chiaro o di un colore contrastante col labello © Ron Parsons

I fiori sono rossi (da scarlatto a cremisi), talora viola, rosa, arancio e meno comunemente gialli o bianchi.

I fiori rossi predominano in tutto l’areale ma in alcune località si possono trovare altre varianti di colore.

I sepali e petali sono dello stesso colore o bicolori, con le parti apicali più chiare o di colore contrastante con il labello, talvolta più chiaro, con screziature bruno-rossastre, più scure sul margine.

La colonna è lunga 5-7 mm e larga 5. Il piede è lungo 9-18 mm.

L’antera misura 3,5 mm, con pollinodi di 2 mm di lunghezza.

L’ovario ha 6 coste, densamente o scarsamente papilloso-irsuto, verrucoso o glabro.

Il pedicello e l’ovaio sono lunghi 10-32 mm.

Il frutto misura fino a 20 x 10 mm, ed è obliquamente ellissoidale con 6 costole longitudinali.

Quest’orchidea fiorisce con un fotoperiodo che varia, durante l’anno, da 12 h 21 m’ a 11 h 39 m’ e un singolo fiore potrà durare fino a circa 200 giorni (in coltivazione anche più).

Come molte altre specie di orchidee anche Dendrobium cuthbertsonii ha sviluppato la strategia della fotosintesi del Metabolismo Acido delle Crassulacee, detta CAM (Crassulacean Acid Metabolism).

Questo tipo di fotosintesi è un adattamento all’eccessiva perdita di acqua perché il processo di fotosintesi avviene a stomi chiusi che, invece, si aprono di notte per gli scambi gassosi (CO2, O2) con minimo dispendio di vapore acqueo.

Non si conoscono gli impollinatori ma è probabile che sia impollinata da uccelli che si cibano di nettare come ad esempio la Nettarinia nera (Leptocoma aspasia, Nectariniidae) attratta dai fiori ricchi di nettare.

Tuttavia i fiori di Dendrobium cuthbertsonii non producono nettare è, quindi, probabile che la pianta abbia prodotto fiori di forma campanulata in modo da imitare quelli che attirano questi uccelli.

Oltre le diverse colorazioni naturali dei fiori esistono molte cultivar ottenute per incroci dai coltivatori che hanno creato fiori più grandi e con nuovi colori.

Oltre le diverse colorazioni naturali dei fiori esistono molte cultivar ottenute per incroci dai coltivatori che hanno creato fiori più grandi e con nuovi colori © Ron Parsons

Infatti, diverse specie di Rododendro (Rhododendron sect. Vireya), presenti nello stesso habitat, hanno fiori ornitofili campanulati e diversamente colorati. In questo modo, forma e polimorfismo cromatico dei fiori di Dendrobium cuthbertsonii, senza spreco energetico per la pianta, ingannano gli uccelli che involontariamente compiono l’impollinazione.

Dendrobium cuthbertsonii è una specie protetta dal commercio e come tale è inserita nell’Appendice II della Convenzione di Washington (CITES) che ha lo scopo di tutelare le specie animali e vegetali a rischio di estinzione, impedendone la loro esportazione e detenzione.

Varietà bicolore con sepali e petali fuxia, bianchi alle estremità. Il labello si colora di arancio scuro all’estremità.

Varietà bicolore con sepali e petali fuxia, bianchi alle estremità. Il labello si colora di arancio scuro all’estremità © Ron Parsons

È una pianta di piccole dimensioni con fiori relativamente grandi e di diversi colori (dal bianco puro al giallo chiaro, all’arancione e al rosso fino al viola intenso e alle forme bicolori), questa caratteristica la rende una pianta desiderabile da tutti gli appassionati.

Si può affermare che, assieme a un’altra specie, anch’essa endemica della Nuova Guinea, Dendrobium lawesii F.Muell., con variazioni cromatiche simili, si è di fronte alle sole due specie di orchidee al mondo con il maggior numero di colori diversi dei loro fiori.

Oltre a piante con fiori di vario colore (red form, white form, green form, pink form) valenti coltivatori hanno creato fiori di grandi dimensioni e con nuovi colori.

Qui il fuxia sfuma al violaceo. Il labello, molto chiaro, è bordato di arancio scuro all’estremità.

Qui il fuxia sfuma al violaceo. Il labello, molto chiaro, è bordato di arancio scuro all’estremità © Ron Parsons

L’uso della colchicina, che è un antimitotico, sulle piante diploidi ha prodotto, nelle generazioni successive, seguite da altri incroci, fiori significativamente più grandi e foglie più robuste rispetto a quelle delle piante selvatiche. Le piante tetraploidi (4n) così ottenute hanno fiori di ottima qualità e lunga durata.

L’incrocio tra Dendrobium cuthbertsonii, pianta alta meno di 3 cm e Dendrobium pseudoglomeratum T.M.Reeve & J.J.Wood, pianta molto più grande, ha dato origine all’ibrido Dendrobium Mountain Magic, Mountain Orch. 1996 che misura circa 15 cm e che ha fiori lunghi 4 cm. Inoltre, quest’ibrido, oltre a fiorire più volte l’anno, è più tollerante alle temperature calde rispetto al genitore Dendrobium cuthbertsonii.

Qui trionfa il rosa. Molte sono le cultivar di questa specie che hanno ricevuto premi prestigiosi.

Qui trionfa il rosa. Molte sono le cultivar di questa specie che hanno ricevuto premi prestigiosi © Ron Parsons

Dendrobium glomeratum H.J.Veitch ex Rob. × Dendrobium cuthbertsonii è un ibrido primario molto interessante per le dimensioni medie delle sue piante, circa 25 cm, che sono relativamente facili da coltivare e producono fiori rifiorenti simili a quelli di Dendrobium cuthbertsonii.

Le selezioni più recenti hanno prodotto forme e dimensioni dei fiori ancora più grandi, più luminosi e bicolori. Questi ultimi si sono originati dall’incrocio fra Dendrobium cuthbertsonii ‘Lafayette’ con Dendrobium cuthbertsonii ‘Anna’, incrocio che ha dato origine a fiori eccezionali.

In questa forma bicolore di Dendrobium cuthbertsonii colpisce l’insolito disegno nell’accostamento del viola al bianco.

In questa forma bicolore colpisce l’insolito disegno nell’accostamento del viola al bianco © Ron Parsons

Ancor più numerose sono le cultivar di questa specie, molte delle quali hanno ricevuto diversi premi.

La Società Tedesca delle Orchidee (Deutsche Orchideen-Gesellschaft, DOG) ha recentemente premiato le seguenti cultivar: Dendrobium cuthbertsonii ‘Fasangarten’ (17 premi dal 2010 al 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Badefee’ (11 premi dal 2010 al 2013); Dendrobium cuthbertsonii ‘Gruppe’ (8 premi dal 2011 al 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Drachenblut’ (7 premi dal 2011 al 2016); Dendrobium cuthbertsonii ‘Alfons’ (7 premi dal 2011 al 2014); Dendrobium cuthbertsonii ‘Schneewittchen 1’ (5 premi dal  2017 al 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Goldesel’ (4 premi dal 2016 al 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Alexej’ (4 premi nel 2014); Dendrobium cuthbertsonii ‘Neonblitz’ (3 premi nel 2014); Dendrobium cuthbertsonii ‘Tina’ (3 premi dal 2011 al 2012); Dendrobium cuthbertsonii ‘Donau-Crocus’ (2 premi nel 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Isa’ (2 premi nel 2018); Dendrobium cuthbertsonii h.f. bicolor ‘Regina’ (2 premi nel 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Rotkäppchen 2’ (2 premi dal 2017 al 2018); Dendrobium cuthbertsonii ‘Weiß-Rosa’ (2 premi nel 2015); Dendrobium cuthbertsonii ‘Silbergrube’ (2 premi dal 2012 al 2014).

The American Orchid Society (AOS) ha premiato: Dendrobium cuthbertsonii ‘Christopher John’ (5 premi dal 1985 al 2010); Dendrobium cuthbertsonii ‘Red Parrot’ (3 premi dal 2001 al 2002).

The Australian Orchid Council Inc. (AOC) e The Orchid Societies Council of Victoria Inc. (OSCOV) hanno premiato: Maccraithea cuthbertsonii ‘Arcoona Park’ (3 premi nel 2002).

The Orchid Council of New Zealand Inc. (OCNZ) ha premiato: Dendrobium cuthbertsonii ‘Louise’ (2 premi nel 2015.)

Dendrobium cuthbertsonii cresce bene su zattere o su sassi, con uno strato di muschio (sfagno) vivo sotto le sue radici. Si può coltivare in vaso ma è bene utilizzare come substrato lo sfagno assieme alla perlite in rapporto 1:1. La corteccia è da evitare perché si correrebbe il rischio di lasciare le radici asciutte.

Solo un’altra specie della Nuova Guinea, Dendrobium lawesii, ha variazioni cromatiche simili. Sono le due orchidee col maggior numero di colori diversi.

Solo un’altra specie della Nuova Guinea, Dendrobium lawesii, ha variazioni cromatiche simili. Sono le due orchidee col maggior numero di colori diversi © Ron Parsons

Il drenaggio è essenziale, anche se questa pianta richiede molta umidità, ma è bene favorire un flusso d’aria per eventuali ristagni.

Poiché le radici sono molto delicate, bisogna evitare il rinvaso, che va fatto solo se necessario, come quando il substrato è “invecchiato” oppure se la pianta presenta marcescenze.

Poiché questa specie cresce in habitat di montagna, non tollera le alte temperature tipiche delle piante tropicali di pianura, va tenuta, quindi, in condizioni fresche (temperature da 10 °C di notte a 29 °C di giorno) con elevata umidità.

La cultivar 'Bicolor Flare' presenta fiori bicolori rosso e arancio che possono durare anche 6 mesi. Per una buona crescita l’ambiente dev’essere fresco con temperature medie variabili.

La cultivar ‘Bicolor Flare’ presenta fiori bicolori rosso e arancio che possono durare anche 6 mesi. Per una buona crescita di Dendrobium cuthbertsonii l’ambiente dev’essere fresco con temperature medie variabili © Eric Hunt

Si deve, pertanto, irrigare spesso al fine di evitare che il substrato si asciughi completamente.

Se coltivata a radice nuda, bisogna bagnarla quotidianamente. L’irrigazione è necessaria tutto l’anno.

Le concimazioni, con 1/4 della dose indicata sul flacone del fertilizzante liquido per le orchidee, vanno eseguite ogni 7-15 giorni.

Durante i mesi invernali, le concimazioni vanno ridotte, una ogni tre-quattro settimane se le temperature sono miti.

Prima di concimare la pianta, è importante bagnare le sue radici per evitare l’effetto nocivo del concime sulle radici asciutte.

Si possono fare anche vaporizzazioni sulle foglie utilizzando acqua piovana, deionizzata o ottenuta per osmosi inversa, mai va usata quella del rubinetto, spesso ricca anche di calcare.

Se le temperature notturne sono sopra i 10°C e quelle diurne non superano i 24°C, si può tenere all’aperto, in un posto protetto dai raggi diretti del sole (da 8.000 – 10.000 lux) e dai venti.

In queste condizioni si potrà avere l’abbassamento notturno di temperature necessario per la crescita e la fioritura.

Se le temperature minime sono più alte (massimo ammissibile 16°C) l’orchidea crescerà più lentamente e le fioriture saranno meno abbondanti.

La tendenza in natura delle popolazioni di Dendrobium cuthbertsonii non è nota e figura nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo come “Least Concern“, cioè “Preoccupazione Minore”.

Sinonimi: Dendrobium agathodaemonis J.J.Sm.; Dendrobium asperifolium J.J.Sm. Dendrobium atromarginatum J.J.Sm.; Dendrobium carstensziense J.J.Sm. nom. illeg.; Dendrobium coccinellum Ridl.; Pedilonum cuthbertsonii (F.Muell.) Brieger; Dendrobium euphues Ridl.; Dendrobium fulgidum Ridl. nom. illeg.; Dendrobium fulgidum var. purpureum Ridl.; Dendrobium laetum Schltr.; Dendrobium lichenicola J.J.Sm.; Dendrobium sophronites Schltr.; Dendrobium trachyphyllum Schltr.; Maccraithea agathodaemonis (J.J.Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea asperifolia (J.J.Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea atromarginata (J.J.Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea coccinella (Ridl.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea cuthbertsonii (F.Muell.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea euphues (Ridl.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea lichenicola (J.J.Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea sophronites (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Maccraithea trachyphylla (Schltr.) M.A.Clem. & D.L.Jones; Pedilonum asperifolium (J.J.Sm.) Brieger; Pedilonum coccinellum (Ridl.) Rauschert; Pedilonum euphues (Ridl.) Rauschert; Pedilonum sophronites (Schltr.) Rauschert; Pedilonum trachyphyllum (Schltr.) Brieger.

 

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