Dendrobium antennatum

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Originario dell’Arcipelago di Bismarck, Queensland, Isole Salomone, Molucche e Nuova Guinea, il Dendrobium antennatum è un'epifita con infiorescenze di 15-40 cm © Mazza

La specie è originaria dell’Arcipelago di Bismarck, Australia (Queensland), Isole Salomone, Molucche e Nuova Guinea dove cresce epifita sui rami alti degli alberi delle foreste pluviali, prevalentemente lungo i corsi d’acqua, dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; il nome specifico è l’aggettivo latino “antennatus, a, um” = dotato di antenne, con riferimento ai caratteristici petali.

Nomi comuni: antelope orchid, the green antelope orchid (inglese); orchidée-antilope (francese).

Il Dendrobium antennatum Lindl. (1843) è una specie epifita con pseudobulbi cilindrici, rigonfi alla base, eretti, fino a 2,5 cm di diametro e 15-60 cm di lunghezza in coltivazione, anche oltre un metro negli esemplari in natura. Le foglie, da oblungo-lanceolate a ovato-ellittiche, sono lunghe 4-12 cm e larghe 3-4 cm, persistenti, alterne, distiche, coriacee, di colore verde chiaro.

Infiorescenze racemose dai nodi superiori, erette o ricurve, lunghe 15-40 cm, portanti fino a 15 fiori distanziati, lunghi fino a circa 7,5 cm e larghi 2,5 cm, con sepali pressoché triangolari con apice appuntito, retroflessi, di colore bianco, petali lineari con apice appuntito, lunghi fino a 5 cm e larghi 0,3 cm, eretti, ritorti, verde pallido, e labello trilobato, lungo circa 2,5 cm e largo 1,2 cm, bianco percorso da venature violacee, con lobi laterali eretti e lobo mediano ovato con apice appuntito.

Si riproduce per seme, in vitro, micropropagazione e divisione, da effettuare alla ripresa vegetativa, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.

Specie di grande valore ornamentale per i fiori dalla forma caratteristica e di lunga durata, fino a 2 mesi, leggermente profumati, prodotti più volte nell’arco dell’anno nelle migliori condizioni di coltivazione.

Richiede una luminosità particolarmente elevata, anche sole diretto al mattino, alte temperature, 25-32 °C in estate, leggermente più fresche in inverno, con minime notturne non inferiori a 16-18 °C, ed elevata umidità atmosferica, 60-80%, con una buona costante ventilazione. Le innaffiature devono essere abbondanti durante il periodo vegetativo, ma lasciando leggermente asciugare le radici prima di ridare acqua, non necessita di un preciso periodo di riposo, ma è bene diradare le innaffiature in inverno fino alla ripresa vegetativa. Per le innaffiature e nebulizzazioni utilizzare acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata; le concimazioni, opportunamente distribuite e alternate, in modo da evitare accumulo di sali alle radici, vanno fatte durante il periodo vegetativo preferibilmente con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a ½ – ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione.

Può essere montata su corteccia, tronchi, zattere di sughero o di radici di felci arborescenti, oppure coltivata in vasi poco profondi o canestri con composto molto drenante e aerato, che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura con eventuale aggiunta di inerti per migliorare il drenaggio; i rinvasi vanno effettuati, quando necessari, alla ripresa vegetativa.

La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Dendrobium dalbertisii Rchb.f. (1878); Callista antennata (Lindl.) Kuntze (1891); Ceratobium antennatum (Lindl.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002); Ceratobium dalbertisii (Rchb.f.) M.A.Clem. & D.L.Jones (2002).

 

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