Famiglia : Pomacentridae
Testo © Giuseppe Mazza
Dascyllus abudafur (Forsskål, 1775) noto in Italia come Damigella zebrata, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Pomacentridae che conta 30 generi ed oltre 400 specie, fra cui i ben noti pesci pagliaccio. Il nome del genere Dascyllus, viene dal greco “δάσκιλλος” (daskillos), un pesce di cui parlò Aristotele, mentre il termine specifico abudafur è semplicemente il nome arabo del pesce.
Zoogeografia
Dascyllus abudafur è presente nel Mar Rosso e nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Indiano, fino alla Tailandia, alla Malesia, Sumatra e il Mar di Giava.
Ecologia-Habitat
La Damigella zebrata nuota anche in mezzo metro d’acqua non scendendo in genere sotto i 12 m.
Si trova quasi sempre in prossimità di madrepore ricche di ramificazioni e nascondigli, come la Pocillopora damicornis, presente in quasi tutto il suo areale, o specie del genere Acropora con spuntoni taglienti che scoraggiano i predatori.
Morfofisiologia
Dascyllus abudafur è un piccolo pesce che non supera i 10 cm dall’aspetto tozzo col dorso alto e arcuato ed il ventre sporgente.
Il colore di fondo è il bianco con tre larghe bande nere verticali mimetiche che si fondono in alto sulla pinna dorsale, dentellata nei primi 3-5 raggi.
La prima banda maschera l’occhio e il muso, salvo una grossa macchia circolare fra gli occhi; la seconda è a livello delle pinne pelviche, ugualmente nere con un bordino anteriore blu elettrico; la terza parte dalla pinna anale, anche lei con un sottile bordino blu elettrico, e coprendo la prima parte del peduncolo caudale raggiunge la zona a raggi molli della dorsale.
La prima parte della pinna caudale e quella adiacente del peduncolo caudale, subito dopo la fascia bianca, sono grigi nerastri e questo distingue la specie dal Dascyllus aruanus del Pacifico, che ha la caudale completamente traslucida.
Va tuttavia notato che non è un dettaglio del tutto affidabile perché anche qualche Dascyllus aruanus può avere la caudale con leggere tonalità grigiastre. Ciò che oggi conta è l’analisi molecolare che ha separato le due specie.
Come molti pesci, Dascyllus abudafur possiede infine una livrea mimetica notturna dove la macchia bianca frontale scompare diventando nera e le parti bianche assumono in parte tonalità bruno violacee.
Etologia-Biologia Riproduttiva
La Damigella zebrata è una specie diurna che si nutre di plancton, piccoli invertebrati ed alghe, senza tralasciare, quando capita, le uova degli altri pesci, comprese larve e avannotti. Vive generalmente in gruppi fino ad 8 individui che controllano un piccolo territorio.
Questo è difeso da un maschio dominante con un harem gerarchicamente organizzato secondo la taglia, ma si trovano anche raggruppamenti più consistenti con 30-40 individui e più maschi che vigilano sui confini, talora aiutati anche dalle femmine più grandi. Del resto Dascyllus abudafur è una specie ermafrodita proteroginica, con femmine che crescendo possono trasformarsi in maschi.
Per la riproduzione, che può aver luogo tutto l’anno, il maschio dominante sceglie con cura sul fondale un luogo adatto per il nido e attira l’attenzione delle femmine danzando su e giù nella colonna d’acqua sovrastante con rapidi movimenti. È il segnale atteso dalle femmine pronte a deporre.
Si accoppia allora prima con la dominante e poi con le altre, montando così la guardia a un nido traboccante d’uova che difende fino alla schiusa dagli intrusi.
La vita larvale dura poco più di 20 giorni e le post larve sono prevalentemente nere. Poi crescendo appaiono, con tonalità azzurre, le fasce caratteristiche ed i giovani, che si muovono insieme per ridurre il rischio di predazione, colonizzano una madrepora protettiva, senza ospiti, conspecifici inclusi, che potrebbero attaccarli. La loro livrea assume un po’ alla volta l’aspetto degli adulti, ma la pinna dorsale è diversa: triangolare e più alta nei raggi spinosi e con raggi molli nettamente più alti dell’ultimo raggio spinoso.
Poco costoso, robusto e facile d’alimentare, Dascyllus abudafur è un ospite frequente degli acquari domestici e non è una specie in pericolo. Le popolazioni decimate dagli eventi possono raddoppiare i loro effettivi in meno di 15 mesi e l’indice di vulnerabilità alla pesca segna appena 10 su una scala di 100.
Sinonimi
Chaetodon abudafur Forsskål, 1775.