Famiglia : Costaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Camerun, Congo e Gabon dove cresce nel sottobosco delle foreste umide dal livello del mare fino a circa 800 m di altitudine.
Il nome generico fu dato da Linneo in ossequio a Dioscoride che aveva descritto una pianta, ritenuta simile, col nome di “κόστος” (kóstos); la specie è dedicata all’esploratore e raccoglitore tedesco Ernst Tappenbeck.
Nomi comuni: Tappenbeck’s spiral-flag (inglese).
Il Costus tappenbeckianus J.Braun & K.Schum. (1889) è una specie erbacea rizomatosa perenne, sempreverde, con fusti cilindrici ricurvi a spirale, di 0,4-1,2 m di lunghezza e 0,5-1 cm di diametro.
Le foglie sono semplici, subsessili, ellittico-lanceolate con apice acuminato e margine intero, lievemente asimmetriche rispetto alla nervatura centrale, di colore verde scuro lucido superiormente, rossastre e provviste di una leggera e corta peluria inferiormente, lunghe 6-20 cm e larghe 3-10 cm.
Infiorescenze terminali emergenti direttamente dal rizoma, su un fusto privo di foglie lungo 1-9 cm, ovoidi, costituite da poche brattee imbricate disposte a spirale di colore marrone rossastro lucido, lunghe 1,5-3 cm, da cui emergono 1-2 fiori.
Calice tubolare, lungo 0,8-1,5 cm, con 3 piccoli lobi triangolari, corolla con tubo lungo 2-3 cm e 3 lobi lanceolati diseguali, lunghi fino a 5,5 cm, di colore biancastro, semitrasparenti.
Stame fertile petaloideo lanceolato, lungo 2,5-4 cm, e labello, la parte più appariscente del fiore, formato dagli stami sterili fusi insieme, imbutiforme con margine crenulato, obovato quando disteso, lungo 5-6,5 cm e largo 4-5,5 cm, di colore rosa più o meno intenso e percorso da una banda centrale gialla che funge da “guida” per gli insetti impollinatori.
I frutti sono capsule pressoché globose, di circa 7 mm di diametro, contenenti semi globosi, di circa 3 mm di diametro, di colore nero lucido con arillo bianco.
Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 2-3 giorni, in terriccio particolarmente drenante mantenuto costantemente umido, ma senza ristagni, alla temperatura di 24-26 °C, per divisione e tramite le giovani piante eventualmente prodotte alla fine della fioritura all’ascella delle brattee sterili alla base dell’infiorescenza, come avviene in altre Costaceae e Zingiberaceae.
Specie dal fogliame ornamentale e la particolare fioritura, utilizzabile nei giardini delle zone a clima tropicale e subtropicale umido come copri suolo e per bordure, se ne può tentare la coltivazione, in posizione riparata, in quelle temperato-calde più miti, dove temperature prossime a 0 °C sono eccezioni di breve durata.
Richiede una esposizione da leggermente ombreggiata a semiombreggiata e suoli drenanti ricchi di sostanza organica, da leggermente acidi a leggermente alcalini, mantenuti costantemente umidi, ma senza ristagni.
Altrove può essere coltivata in vaso per essere riparata nei mesi più freddi in ambiente protetto, luminoso, con valori minimi di temperatura non inferiori a 16 °C, utilizzando un terriccio ricco di sostanza organica con aggiunta di sabbia silicea o perlite per un 30% per migliorare il drenaggio.
Innaffiature regolari ed abbondanti durante il periodo vegetativo, diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il substrato, e concimazioni, in primavera estate, effettuate con prodotti bilanciati idrosolubili con microelementi a metà dose di quella consigliata sulla confezione.
Sinonimi: Costus pauciflorus K.Schum. (1892); Costus radicans Gagnep. (1903).
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