Famiglia : Asparagaceae
Testo © Pietro Puccio
La Cordyline fruticosa (L.) A. Chev. (1919) è originaria dell’Australia (Queensland), Papuasia (Isole Bismarck, Isole Salomone, Papua Nuova Guinea) e del Pacifico occidentale (Isole Caroline, Isole Marshall, Isole Wallis-Futuna, Fiji, Marianne, Vanuatu).
Il nome generico deriva dal greco “kordyle” = mazza, clava con riferimento alla forma delle radici rizomatose; il termine specifico latino “fruticosa” = ricca di germogli, fa riferimento al portamento cespitoso.
Nomi comuni: “auti”, “karokaro”, “karo karo”, “ki”, “masawe”, “qai“,“qolo“, “qui”, “rauti“ , “ti”, “vasili“ (dialetti polinesiani); “ti”, “ti tree”, “good luck tree”, “palm lily”, “polynesian ti plant”, “tree of kings” (inglese); “keulenlilie” (tedesco); “árbol de la suerte“, “baston de San José”, “caña de indio”, “carey”, “chucho”, “croto”, “cuiza” (spagnolo); “coqueiro-de-vênus”, “cordiline” (portoghese).
Specie sempreverde arbustiva poco ramificata, alta fino a circa 4 m, con fusti eretti che presentano agli apici ciuffi di foglie lanceolate lunghe 40-60 cm e larghe 10-15 cm di colore verde intenso lucido; esistono anche numerose varietà variamente colorate. Infiorescenze terminali a pannocchia lunghe fino a 60 cm con piccoli fiori di circa 12 mm di diametro di colore dal bianco al rossastro, leggermente profumati. I frutti sono bacche globose di circa 8 mm di diametro, di colore rosso porpora, contenenti molti semi neri. Si propaga facilmente per talea o per seme, se disponibile.
Specie diffusissima nei giardini tropicali e subtropicali nelle varietà a foglie colorate; quella a foglie interamente verdi, leggermente più resistente alle basse temperature, può essere coltivata marginalmente nelle zone a clima temperato caldo.
Non particolarmente esigente riguardo al suolo, può essere coltivata in pieno sole, o leggera ombreggiatura, e può resistere da adulta a brevi periodi di siccità.
Le varietà a fogliame colorato sono piuttosto sensibili al freddo, non resistendo a temperature prossime a 0°C, vanno quindi coltivate in vaso, dove sono prevedibili tali temperature, e come tali sono utilizzate per la decorazione degli interni, in posizione molto luminosa, utilizzando un terriccio ben drenante.
È una pianta che ha rivestito in passato grandissima importanza per le popolazioni polinesiane, al centro di riti religiosi e magici ed ampiamente utilizzata come cibo e per ricavarne zucchero ed una bevanda alcolica (dalle radici rizomatose ricche di amido), mentre le foglie, ricche di fibre, sono state utilizzate per molteplici usi, dalla copertura delle capanne, al vestiario, al trasporto ed alla cottura dei cibi e, non ultimo, per ornamento.
Sinonimi: Convallaria fruticosa L. (1754); Asparagus terminalis L. (1762); Dracaena ferrea L. (1767); Dracaena terminalis L. (1767); Aletris chinensis Lam. (1783); Taetsia ferre a Medik. (1786); Cordyline terminalis (L.) Kunth (1844); Cordyline ferrea (L.) Endl. (1842), Cordyline jacquinii (L.) Kunth (1844); Calodracon jacquinii (Kunth) Planch. (1850); Cordyline terminalis var. ferrea (L.) Baker (1875); Terminalis fruticosa (L.) Kuntze (1891); Taetsia terminalis (L.) W. Wight ex Saff. (1905); Taetsia fruticosa (L.) Merr. (1917); Cordyline fruticosa var. ferrea (L.) R.R.Fernandez (1999).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ASPARAGACEAE cliccare qui.