Famiglia : Arecaceae
Testo © Alessandro Marini
Copernicia roigii Leon (1931) è endemica di Cuba, nella provincia centrale di Matanzas e in quelle orientali di Las Tunas e Santiago. È distribuita nelle foreste o nelle macchie sempreverdi, su terreni costituiti da sabbie alcaline o da sabbia mista ad argilla.
Il nome del genere Copernicia è dedicato all’astronomo Niccolò Copérnico (1473-1543) mentre il nome della specie roigii è dedicato al botanico cubano Juan Tomas Roig y Mesa (1877-1971) che ha studiato, classificato e collezionato le piante di Cuba. Nomi comuni: yarey de sabana (spagnolo).
Copernicia roigii è una specie monoica con fusto solitario cilindrico alto fino a 10 m, del diametro massimo di 18 cm, ricoperto dalle vecchie foglie pendenti che permangono a lungo e cadendo lasciano la superficie liscia e di colore grigio chiaro.
La corona fogliare presenta una circonferenza di circa 3,5 m ed appare espansa a causa dei lunghi piccioli sprovvisti di guaina che arrivano a misurare anche 80 cm.
I piccioli sono più larghi alla base, dove raggiungono i 9 cm, piuttosto che verso l’apice, dove misurano circa 3 cm. Su entrambi i margini sono dotati di una fila di spine scure di grandezza diversa tra loro.
Nel punto di intersezione tra picciolo e lamina è presente superiormente una linguetta rigida verticale di forma ovale con margine ondulato, alta 1-2 cm, mentre inferiormente il picciolo prosegue nella lamina per pochi cm, conferendo alla lamina la forma costapalmata.
Nella forma giovanile le foglie hanno profilo a cuneo ma quando la pianta raggiunge la maturità diventano orbicolari.
La lamina è rigida e coriacea ed è divisa per più della metà in segmenti, in numero massimo di 76, con i margini inermi e apice appuntito a volte bifido. Il segmento centrale può arrivare anche a 1 m di lunghezza. Il colore della lamina varia da verde glauco a verde biancastro a seconda della quantità di cera che ne ricopre la superfice.
La maggior parte degli esemplari ha le foglie abbondantemente coperte da cera.
Le infiorescenze sono interfogliari, ricurve, e si protraggono al di là delle foglie. Sono molto ramificate e tomentose, lunghe oltre 2 m e pendenti sul fusto. Presentano brattee tubolari che portano fiori ermafroditi color crema lunghi da 3 a 3,5 cm, solitari o a gruppi di due, distanti fra loro 1 mm, con la corolla densamente coperta da peluria.
I frutti sono prodotti in grande abbondanza e sono tondeggianti, lunghi 14 mm e larghi 13 mm, gialli/nerastri a maturità. Contengono un solo seme ovoidale lungo circa 10 mm.
Si riproduce per seme tenuto in acqua per due-tre giorni, in terriccio sabbioso mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione di 1-3 mesi.
Copernicia roigii è una palma molto poco nota in coltivazione al di fuori dell’isola di Cuba e se ne possono ammirare solo esemplari giovani in pochi orti botanici e collezioni private. Meriterebbe una maggiore diffusione per il suo aspetto elegante, il colore argentato delle foglie e le dimensioni abbastanza contenute rispetto alle altre specie del genere Copernicia, caratteristica che la renderebbero coltivabile in giardini di medie dimensioni.
Palma di lenta crescita, può essere coltivata in una ampia varietà di zone climatiche, da quella tropicale a quella temperata calda, dove da adulta potrebbe sopportare anche temperature intorno a 0 °C per brevi periodi. Predilige le esposizioni in pieno sole, in terreni principalmente sabbiosi e molto ben drenanti, essendo particolarmente sensibile ai ristagni di acqua alle radici, soprattutto se associati a temperature relativamente basse. Da adulta può resistere a lunghi periodi di siccità.
Presenta molte similitudini con la congenere Copernicia yarey, di cui si ipotizza che possa rappresentare una varietà, ma gli studi condotti finora non hanno ancora portato all’unificazione delle due specie.
Le popolazioni delle province di origine utilizzano i fusti delle palme come supporti per la costruzione delle case e come paletti per le recinzioni dei terreni.
Copernicia roigii è una specie in pericolo per la distribuzione frammentata in territori isolati dall’espansione delle colture agricole e l’uso tradizionale dei fusti di palma nelle tecniche di costruzione.
Non sono riconosciuti sinonimi per questa specie.