Famiglia : Combretaceae

Testo © Pietro Puccio

Il Combretum coccineum è un rampicante sempreverde spettacolare per i tropici © Giuseppe Mazza
Il nome assegnato al genere riprende quello che fu usato da Plinio Il Vecchio per designare una specie che non si è riusciti ad identificare a causa della descrizione incompleta; il nome specifico è l’aggettivo latino “coccineus, a, um” = di colore scarlatto, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: flame vine, red combretum, scarlet comb (inglese); aigrette de Madagascar, chigomier ecarlate (francese); manikibonga (malgascio).
Il Combretum coccineum (Sonn.) Lam. (1785) è un arbusto legnoso inerme, sempreverde, con portamento arbustivo negli spazi aperti, sarmentoso rampicante, alto fino a circa 6 m, in prossimità di grandi alberi su cui i suoi flessibili rami possono appoggiarsi.
Le foglie, su un picciolo lungo 1-3 cm, sono opposte, oblungo-lanceolate a margine intero ed apice appuntito, lunghe 8-12 cm e larghe 3-4 cm, coriacee, inizialmente di colore bronzato poi verde intenso lucido. Le infiorescenze sono terminali, a pannocchia, lunghe 5-15 cm, portanti fiori di 1,2-1,5 cm di diametro di colore scarlatto con calice tubolare lungo circa 0,5 cm, 5 petali lunghi 0,5 cm e 10 stami prominenti, lunghi 1,2-1,5 cm.
I frutti sono samare lunghe 1,5-2 cm con 5 sottili ali membranacee, che ne favoriscono la dispersione tramite il vento, contenenti un solo seme. Si riproduce per seme, ma più frequentemente per talea e margotta.
Specie vigorosa e di veloce crescita, apprezzata per il fogliame ornamentale e la vistosa fioritura, coltivabile nelle zone tropicali e subtropicali, se ne può tentare la coltivazione in quelle a clima temperato caldo più miti e dove le temperature prossime a 0 ° C sono una eccezione di breve durata.
Preferisce una esposizione in pieno sole, ma si adatta ad una leggera ombreggiatura, e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, ma con preferenza per quelli sabbiosi; esemplari giovani vanno regolarmente irrigati nelle zone caratterizzate da lunghe estati calde e poco o nulla piovose.
Può essere utilizzato, con opportune potature, come esemplare isolato in parchi e giardini o come rampicante per creare barriere e coprire recinzioni e pergolati.
Parti della pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale dalle popolazioni indigene.
Sinonimi: Cristaria coccinea Sonn. (1782); Combretum purpureum Vahl (1794); Poivrea rufipes Tul. (1856); Grislea coccinea (Sonn.) Britton (1925).
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