Columnea sulfurea

Famiglia : Gesneriaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria del Belize, Guatemala e Messico (Chiapas, Puebla, Tabasco e Veracruz) dove cresce sugli alberi delle foreste umide dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine.

Il genere è dedicato al naturalista italiano Fabio Colonna (1567-1640); il nome specifico è l’aggettivo latino “sulfureus, a, um” = sulfureo, del colore dello zolfo, con riferimento ai fiori.

Nomi comuni: kak’i pim (q’eqchi’).

La Columnea sulfurea Donn.Sm. (1901) è una specie epifita con fusti irsuti bruno rossastri, di 35-50 cm di lunghezza e 3-5 mm di diametro, tendenzialmente pendenti, con internodi distanti tra loro 2-4 cm.

Columnea sulfurea, Gesneriaceae

La Columnea sulfurea è un’epifita poco nota in coltura originaria del Belize, Guatemala e Messico. Solitari o in coppia, i luminosi fiori sono giallo zolfo, come sottolinea il nome scientifico. Hanno una colonna tubolare di 6,5 cm ed un’ampia fauce, stile Lamiaceae, dal lobo posteriore allargato con 4 stami gialli ed uno stilo bianco rosato © Giuseppe Mazza

Le foglie, su un picciolo lungo 3-6 mm, sono semplici, opposte, diseguali, la più grande da ellittica a oblungo-ellittica con apice acuto, margine intero o lievemente dentato e nervature prominenti inferiormente, lunga 6-11 cm e larga 2,5-4 cm, di colore verde scuro superiormente, da porpora a rosso vinaccia inferiormente, pubescente; la più piccola simile, di 3-4,5 cm di lunghezza e 1,8-2,5 cm di larghezza.

Fiori ascellari, su un peduncolo lungo 1-1,5 cm, solitari o in coppia, calice a 5 lobi lineari con apice acuminato, lunghi 2,5 cm, di colore verde più o meno soffuso di rosso, pubescenti, corolla tubolare, di circa 6,5 cm di lunghezza, di colore giallo, pubescente, fauce con lobo posteriore lungo 3 cm e largo 1,5 cm, anteriore oblungo lineare con apice acuto, lungo 1,5 cm, lobi laterali, ad angolo retto, pressoché triangolari con apice ottuso, lunghi 1 cm, 4 stami gialli, lunghi 6 cm, stilo bianco rosato, lungo 6,5 cm, e ovario supero.

I frutti sono bacche globose, di circa 1 cm di diametro, carnose, di colore bianco rosato, contenenti numerosi semi. Si riproduce per seme, posto in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, e per talea in primavera-estate.

Columnea sulfurea, Gesneriaceae

I fusti irsuti bruno rossastri, tendenzialmente pendenti, possono raggiungere i 50 cm di lunghezza. La pagina inferiore delle foglie, usate nel Belize come astringente contro la diarrea, ha un insolito colore rosso vinaccia o porpora. Specie con indubbie caratteristiche ornamentali per i giardini dei tropici ma anche, in vaso, per le verande luminose © Giuseppe Mazza

Specie poco nota nonostante le indubbie caratteristiche ornamentali, coltivabile all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido in posizione molto luminosa, ma non al sole diretto, in terriccio particolarmente aerato e drenante, ricco di sostanza organica, mantenuto pressoché costantemente umido, ma senza ristagni.

Altrove va tenuta in vasi o canestri, preferibilmente sospesi, per potere essere riparata nei mesi più freddi in ambiente protetto particolarmente luminoso, ventilato, con elevata umidità atmosferica, 75-85 %, e temperature medio-alte, con minime invernali non inferiori a 15 °C. Innaffiature regolari e abbondanti durante il periodo vegetativo, ma lasciando asciugare lo strato superficiale del substrato prima di ridare acqua, più diradate in inverno, ma senza farlo asciugare completamente. Per le concimazioni, in primavera estate, può essere utilizzato un prodotto idrosolubile bilanciato con microelementi a dosi dimezzate, o meno, rispetto a quelle consigliate sulla confezione.

Nel Belize le foglie sono utilizzate nella medicina tradizionale come astringente contro la diarrea.

 

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