Famiglia : Rubiaceae
Testo © Pietro Puccio
La Coffea arabica L. (1753) è originaria degli altopiani del Sudan, Kenia ed Etiopia.
Il nome generico deriva dall’italiano caffè, a sua volta derivato dal turco kahvé, corruzione del termine arabo qahwa, che originariamente indicava una bevanda fermentata di colore rosso scuro e successivamente la bevanda ottenuta dai semi tostati della pianta; il termine specifico latino “arabica” = dell’arabia, si riferisce a quello che si supponeva essere il suo luogo di origine.
Nomi comuni: “caffè”, “pianta del caffè” (italiano); “quahwah”, “qahwa”, “elive” (arabo); “kahvé ” (turco); “arabian coffee”, “arabica coffee”, “coffee”, “coffeetree” (inglese); “caféier d’Arabie “, “café arabica”, “caféier commun” (francese); “arabicakoffie”, “koffie”, “koffiestruik” (olandese); “arabicakaffee”, “arabischer kaffeebaum”, “arabischer kaffeestrauch”, “bergkaffee kaffeestrauch” (tedesco); “caféeiro”, “café”, “cafeiro” (portoghese); “cafeto arábico”, “cafeto de Arabia”, “árbol del café”, “cafeto” (spagnolo).
Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto intorno a 5-7 m, presenta foglie opposte di forma pressoché ellittica, di colore verde intenso lucido, lunghe fino a 15 cm e larghe 7; i fiori, in gruppi ascellari, sono larghi intorno a 20 mm, di colore bianco brillante e lievemente profumati. I frutti, contenenti generalmente due semi, sono drupe ovoidi, lunghe circa 15 mm, di colore verde, virante – durante la maturazione che dura circa 9 mesi – prima al giallo, quindi al rosso ed infine al nero. Si riproduce generalmente per seme, da cui si ottengono piante in grado di fruttificare già al terzo, quarto anno di età.
L’importanza di questa pianta nell’economia mondiale è ben nota, la specie arabica da sola copre il 70% della produzione mondiale di caffè, come pure sono ben noti gli effetti della bevanda che si trae dai suoi semi tostati e le controindicazioni ad un uso eccessivo.
Dal punto di vista botanico è interessante osservare che l’ arabica possiede una caratteristica che spontaneamente si verifica molto raramente in natura, è una specie allotetraploide, l’unica nel genere Coffea che conta un centinaio di specie, possiede cioè il corredo cromosomico di due specie diploidi differenti (una specie diploide possiede ciascun cromosoma in doppia copia) per un totale di 44 cromosomi, inoltre contrariamente a quasi tutte le altre specie del genere, è autofertile. Gli studi genetici hanno portato alla conclusione che la Coffea arabica discende da un incrocio tra due specie diploidi dello stesso genere, specie che sono state individuate nella canephora (progenitore maschile) e nella eugenioides (progenitore femminile), ambedue autosterili.
La coltivazione intensiva per la produzione del caffè ha fatto passare in secondo piano per molto tempo le indubbie caratteristiche ornamentali della specie, solo in tempi relativamente recenti se ne è iniziata la commercializzazione, in particolare in Europa, come pianta da vaso per la decorazione di interni. La pianta infatti, al di fuori delle zone a clima tropicale, subtropicale e temperato-caldo (in posizione riparata), è coltivabile solo in ambiente protetto, non sopportando, se non per brevissimo periodo, temperature appena sotto 0°C.
Sinonimi: Coffea arabica f. abyssinica A.Chev. (1942); Coffea arabica var. mauritiana (Lam.) Willd. (1797); Coffea arabica var. polysperma Burck, (1890); Coffea arabica var. amarella A.Froehner, (1898); Coffea arabica var. intermedia A.Froehner (1898); Coffea arabica var. stuhlmannii A.Froehner (1898); Coffea arabica var. rachiformis (Baill.) A.Froehner (1898). Coffea arabica var. maragogype A.Froehner (1898); Coffea arabica var. angustifolia (Roxb.) Miq. ex A.Froehner (1898); Coffea arabica var. humblotiana (Baill.) A.Froehner (1898); Coffea arabica var. straminea Miq. ex A.Froehner (1898); Coffea arabica var. angustifolia Cramer (1907); Coffea arabica var. rotundifolia Ottol. ex Cramer (1907); Coffea arabica var. murta Lalière (1909); Coffea arabica var. pendula Cramer (1913); Coffea arabica var. purpurascens Cramer (1913); Coffea arabica var. bullata Cramer (1913); Coffea arabica var. mokka Cramer (1913); Coffea arabica var. typica Cramer (1913); Coffea arabica var. columnaris Ottol. ex Cramer (1913); Coffea arabica var. erecta Ottol. ex Cramer (1913); Coffea arabica var. monosperma Ottol. & Cramer (1913); Coffea arabica var. variegata Ottol. ex Cramer (1913); Coffea arabica var. pubescens Cif. (1937); Coffea arabica var. longistipulata Cif. (1937); Coffea arabica var. brevistipulata Cif. (1937); Coffea arabica var. culta A.Chev. (1942); Coffea arabica var. cultoides A.Chev. (1942); Coffea arabica var. latifolia A.Chev. (1942); Coffea arabica var. myrtifolia A.Chev. (1942); Coffea arabica var. sundana (Miq.) A.Chev. (1947).
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