Famiglia : Lamiaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Cambogia, Laos e Thailandia dove cresce nelle foreste di Dipterocarpaceae, sia sempreverdi che decidue, dal livello del mare fino a circa 500 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei termini greci “κλῆρος” (cleros) = sorte e “δένδρον” (dendron) = albero, nome dato da Johannes Burman (1707-1780), ripreso da Linneo, ad una pianta che in cingalese era chiamata “pinnacola” = sfortunata; la specie è dedicata al naturalista danese Ernst Johannes Schmidt (1877-1933) che ne raccolse i campioni nell’isola thailandese Ko Chang.
Nomi comuni: chains of glory, lightbulbs (inglese); taai bai, thao yaai mom paa, put raa chaa (thailandese).
Il Clerodendrum schmidtii C. B. Clarke (1905) è un arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a circa 3 m, molto ramificato con rami cilindrici tendenzialmente pendenti, pubescenti.
Le foglie, su un picciolo lungo 5-8 cm coperto da una corta e densa peluria, sono opposte, semplici, oblunghe con apice acuminato, base da cordata a auricolata e margine intero leggermente ondulato, ruvide al tatto, di 12-18 cm di lunghezza e 5-8 cm di larghezza, di colore verde intenso.
Infiorescenze, su un peduncolo lungo circa 5 cm, terminali a pannocchia, di colore rosso scuro, pubescenti, pendenti, lunghe 20-45 cm, con numerosi fiori con calice, lungo 0,6 cm, a 5 lobi lanceolati profondamente incisi, persistente in frutto, di colore rosso intenso.
Corolla ipocrateriforme (con lobi distesi perpendicolari a un lungo tubo sottile) di colore bianco, tubo corollino, lungo 1 cm, con 5 lobi obovati, lunghi circa 1,5 cm, e 4 stami prominenti. I frutti sono drupe globose, di circa 1 cm di diametro, di colore nero a maturità.
Si propaga per seme, preventivamente scarificato e tenuto in acqua per un giorno, in terriccio drenante mantenuto costantemente umido, ma senza ristagni, alla temperatura di 24-26 °C, e per talea semilegnosa in primavera-estate.
Uno dei Clerodendrum più caratteristici per le lunghe infiorescenze pendenti dai fiori bianco luminoso, che in boccio somigliano a minuscole lampadine, da cui uno dei nomi comuni, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido, se ne può tentare la coltivazione in quelle temperato-calde più miti dove temperature prossime a 0 °C sono eccezioni di breve durata.
Richiede pieno sole o una leggera ombreggiatura e suoli drenanti, fertili, regolarmente irrigati nei periodi di secco. Nei climi meno favorevoli va coltivata in vaso, anche sospeso, in terriccio ricco di sostanza organica con aggiunta di 30 % di sabbia silicea grossolana o agriperlite per migliorare il drenaggio, alla massima luminosità possibile e con temperature minime invernali non inferiori a 14 °C. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti durante la crescita, ma senza ristagni, essendo molto sensibile ai marciumi, diradate in inverno, ma senza mai fare asciugare completamente il substrato.
Sinonimi: Clerodendrum hastato-oblongum C.B.Clarke (1905); Clerodendrum schmidtii var. macrophyllum Moldenke (1972); Clerodendrum schmidtii var. glanduliferum Moldenke (1979).
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