Famiglia : Pomacentridae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
La Castagnola (Chromis chromis Linnaeus, 1758) è un piccolo pesce marino afferente alla classe degli Actinopterygii, all’ordine dei Perciformes, alla famiglia dei Pomacentridae ed al genere Chromis.
La Castagnola è l’unico esponente europeo della famiglia. I membri di questa famiglia comprendono diverse specie tropicali, più la castagnola che vive nelle nostre acque. Questo pesce, come le altre specie, non vengono pescati poiché le loro carni sono spinose e di scarsa qualità gastronomica.
Zoogeografia
La Castagnola è diffusa, oltre che nel Mediterraneo anche nell’Atlantico orientale; una specie simile alla Chromis chromis, la Chromis cyanea, in cui anche gli adulti presentano una bella colorazione azzurra, è presente nell’Atlantico e manca nei nostri mari, mentre il Chromis viridis lo si ritrova nell’Oceano Indiano, Pacifico e nel Mar Rosso.
Ecologia-Habitat
I maschi, in vasti gruppi, popolano i fondali ricchi di pietre; ognuno s’impossessa di una zona molto ristretta, in cui si trova una pietra e la difende da eventuali intrusi dedicandole molta cura. La femmina sopraggiunge solo in un secondo momento.
Morfofisiologia
I Pomacentridi sono strettamente imparentati biologicamente coi Labridi cui sono accomunati dalla presenza di un dente faringeo e dalla pinna dorsale a raggi spinosi; se ne distinguono però per le dimensioni minori e le labbra normali, invece che grandi, sporgenti e carnose.
Il corpo della Castagnola, come per gli altri membri della famiglia, è alto e convesso, sia superiormente che inferiormente, ed è rivestito da squame cicloidi abbastanza grandi. È un pesce di piccole dimensioni che non supera i 12 cm di lunghezza. Si distingue, dalle altre specie dei mari italiani, per la livrea, che negli adulti è bruno-nerastra, mentre nei subadulti è uniformemente azzurrognola con pinne più lunghe e fluttuanti. Non c’è dimorfismo sessuale.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Durante l’epoca dell’accoppiamento, che avviene in luglio, la castagnole manifestano delle abitudini singolari: i maschi, molto territoriali, prendono possesso di una ristretta area nel fondale, dove c’è una pietra, e la femmina, che sopraggiunge successivamente, vi depone le uova, ancorate per mezzo di filamenti, e verranno quindi fecondate. Negli altri periodi dell’anno questi pesci vagano in banchi, sia vicino la costa che a largo, e frequentano i banchi di alghe, nutrendosi esclusivamente di plancton.
Attualmente la IUCN ne identifica uno status di “non vulnerabile”. L’indice di vulnerabilità alla pesca della specie è attualmente di 35 su una scala di 100.
Sinonimi :
Chromis castanea Cuvier, 1814; Chromis mediteranea Cloquet, 1817; Heliastes castanea Cuvier, 1814; Heliastes chromis Linnaeus, 1758; Sparus chromis Linnaeus, 1758.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.