Famiglia : Costaceae

Testo © Pietro Puccio

Fusti di 3 m, simili a canne, foglie vistose e infiorescenze spettacolari di lunga durata © Giuseppe Mazza
Il nome generico deriva dalla combinazione del termine greco “cheilos” = labbro e “costus”, genere in cui la specie era precedentemente inserita col nome di Costus speciosus, ancora ampiamente utilizzato; il nome specifico è il termine latino “speciosus” = bello, appariscente.
I nomi comuni più utilizzati sono: “kustha”, “kashmira”, “kemuka”, “shura”, “pushkarmu- la” (sanscrito); “keukand”, “keu”, “kust” (hindi); “cane-reed”, “crepe-ginger”, “malay ginger”, “wild ginger” (inglese); “gingembre crêpe” (francese); “Kreppingwer” (tedesco); “Caña de la India” (spagnolo).
Pianta erbacea perenne, rizomatosa, presenta fusti sottili simili a canne, alti fino a 3 m in natura; le foglie lunghe circa 30 cm e larghe 7 cm disposte a spirale sul fusto sono di colore verde scuro lucido superiormente, pubescente inferiormente. Le infiorescenze terminali, coniche, di lunga durata, sono spighe dense alte fino a 15 cm con numerose brattee di colore rosso scuro al cui interno nascono appariscenti fiori con corolla bianca e labello bianco imbutiforme, lungo 7 cm e largo 8-10 cm, dal bordo increspato. I frutti sono bacche globose rosse, 15 mm di diametro, contenenti piccoli (3 mm circa) semi di colore nero. Si riproduce solitamente per divisione e per talea di fusto.
La specie è frequentemente coltivata ai tropici e subtropici per le appariscenti infiorescenze e la vegetazione lussureggiante; in alcune aree di origine i rizomi sono anche utilizzati nella medicina tradizionale. Necessita di un clima caldo umido, parziale ombreggiatura e suoli ricchi, drenanti, mantenuti umidi durante il periodo vegetativo. Può essere coltivata anche al di fuori delle zone a clima tropicale e subtropicale, dove però presenta una taglia più ridotta, potendo sopportare, a livello di rizoma, temperature fino a -12°C; in tal caso perde ogni inverno la parte aerea, ma rivegeta in primavera.

I frutti sono bacche globose rosse di 15 mm di diametro che contengono piccoli semi neri di 3 mm circa © Giuseppe Mazza
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