Famiglia : Chaetodontidae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce farfalla ornato (Chaetodon ornatissimus Cuvier, 1831) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Chaetodontidae che conta attualmente (2021) 12 generi e 132 specie.
Si tratta di animali bentopelagici dalle dimensioni modeste, noti come pesci farfalla per il corpo particolarmente piatto, ricco di colori, e quel loro continuo volteggiare, fin che c’è luce, sopra ai coralli. Vengono talora confusi con i pesci angelo, non meno variopinti e di forma analoga appartenenti alla famiglia dei Pomacanthidae. Ma questi, in genere sono molto più grandi, meno appiattiti, e soprattutto provvisti di una caratteristica spina difensiva alla base dell’opercolo.
Il nome del genere Chaetodon deriva dal greco “χαίτη” (khaite) = pelo e “ὀδούς” (odous) = dente, per l’aspetto di denti simili a setole, mentre il termine specifico ornatissimus, è il superlativo latino di “ornatus”, ornato, addobbato, con riferimento alla loro livrea, molto ornata dalle vistose fasce trasversali.
Zoogeografia
Chaetodon ornatissimus ha una diffusione vastissima nell’Indo-Pacifico tropicale. Partendo a titolo indicativo dalle Isole Maldive, lo troviamo verso Levante lungo le coste indiane e dello Sri Lanka. Poi alle Isole Andamane ed Isole Cocos ed Isola di Natale, Tailandia, Indonesia, Australia, Papua Nuova Guinea, Nuova Caledonia e Lord Howe. Più a Nord è presente nelle acque delle Filippine, Vietnam, Taiwan, Cina e sud del Giappone.
Ad Est, dopo la Micronesia, le Isole Marshall e Kiribati, raggiunge le Isole Fiji, Tonga, Samoa, Tahiti, le Hawaii, le Isole Marchesi e Pitcairn.
Ecologia-Habitat
Il Pesce farfalla ornato vive in acque limpide, relativamente basse, fra 1 e 36 m profondità: lagune, ma per lo più strapiombi sul lato esterno dei reef, dove prosperano le madrepore di cui si nutre. I giovani, solitari, crescono al riparo di quelle del genere Acropora che con le loro ramificazioni pungenti scoraggiano i predatori.
Morfofisiologia
Col suo dorso alto e il muso poco allungato, Chaetodon ornatissimus ha un profilo ovale. Misura in genere 13-18 cm con un massimo di 20 cm.
I denti, minuscoli, disposti a mo’ di spazzolini su entrambe le mascelle servono ad afferrare al volo i polipi e il muco delle madrepore.
Vi è una sola grande pinna dorsale con 12-13 raggi spinosi e 24-28 inermi. L’anale, non meno vistosa ma più corta, reca 3 raggi armati e 20-23 inermi. Le pettorali, molto importanti per volteggi, accelerate, brusche frenate e rapide retromarce, recano 15-18 raggi molli. La caudale è arrotondata e le pelviche sono appuntite.
L’elegante livrea non mostra dimorfismi sessuali.
Il colore del corpo è biancastro con sei fasce arancio oblique. La testa, la fronte e il ventre sono gialli, come le vistose pinne pelviche ed il luminoso bordo della pinna dorsale e dell’anale enfatizzato da un contorno nero.
Due grosse fasce nere verticali mascherano il capo. Una sopra il labbro e l’altra sull’occhio, come quasi sempre accade nei pesci farfalla.
Seguono parallele altre tre fasce nere mimetiche più sottili. La prima, lunghissima, prosegue lungo tutta la pinna dorsale, la seconda attraversa l’opercolo e l’ultima, appena accennata, è alla fine di quest’ultimo.
A cavallo fra gli occhi si nota una sella più o meno scura, talora bluastra. Le pinne pettorali sono trasparenti e la caudale, bianca col margine nero, reca al centro una vistosa banda nera.
La livrea non mostra alcun dimorfismo sessuale, ma di notte si fa più scura. Le luminose fasce arancio tendono al marrone, affiancate da un bordo nerastro.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il Pesce farfalla ornato si nutre esclusivamente dei polipi di una decina di specie madreporiche. Più che la carne, si accontenta spesso del muco che li ricopre con qualche tentacolo, e deve farlo in fretta, con guizzanti manovre acrobatiche, prima che questi si ritraggano.
I giovani nuotano solitari, ma a partire dai 2 anni, quando raggiungono la maturità sessuale mettono su casa scegliendosi una tana dove vivono in coppia per la vita.
Secondo le località la riproduzione è legata alla stagione delle piogge o al ciclo lunare, eventi che comunque favoriscono la dispersione delle uova. Nelle notti di luna piena, infatti, la marea è più alta e le correnti più forti. Numerose coppie salgono in superficie per liberare i loro gameti e non è raro, nella confusione, che qualche maschio irrori anche le uova d’altre femmine.
Dove gli areali si sovrappongono sono infatti possibili anche ibridi con Chaetodon meyeri, molto simile ma con le linee oblique nere, e Chaetodon reticulatus, dal corpo nerastro con una vistosa punteggiatura bianca.
Le uova, trascinate dalle onde, schiudono il giorno dopo e le larve pelagiche vanno alla deriva per un paio di mesi, caratterizzate da placche ossee che proteggono la testa e la parte anteriore del corpo.
Si nutrono di plancton e solo in uno stadio successivo, quando raggiungono i 12-15 mm, si avvicinano ai fondali in reef spesso molto lontani.
I giovani, con una livrea simile a quella degli adulti, hanno in proporzione una forma più tondeggiante.
Per la sua bellezza, Chaetodon ornatissimus è talora venduto senza scrupoli come pesce d’acquario, ben sapendo che è praticamente impossibile nutrirlo.
È vero che in teoria ha una resilienza buona, con il possibile raddoppio delle popolazioni inferiore ai 15 mesi ed un indice di vulnerabilità alla pesca bassissimo, di 10 su una scala di 100, ma riflettendo sulla massiccia morte dei coralli legata ai mutamenti climatici e alle attività umane, a un certo punto questi pesci non avranno più risorse alimentari e “asili nido” per i piccoli. Si è già notato che dove il reef sta morendo, questa specie è in netto declino.
Dal 2010 Chaetodon ornatissimus appare comunque come “LC, Least Concern”, cioè come “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Citharoedus ornatissimus (Cuvier, 1831); Chaetodon ornatus Gray, 1831; Chaetodon ornatissimus kaupi Ahl, 1923; Chaetodon lydiae Curtiss, 1938.