Famiglia : Chaetodontidae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce farfalla eclisse (Chaetodon bennetti Cuvier, 1831) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia dei Chaetodontidae.
Il nome del genere Chaetodon viene dal greco “χαίτη” (khaite) = pelo e “ὀδούς” (odous) = dente, per i denti a forma di setole. Il nome specifico bennetti onora la memoria del medico e zoologo britannico Edward Turner Bennett (1797-1836) che mostrò questa specie a Cuvier al British Museum di Londra.
Zoogeografia
Ha una distribuzione vastissima, ma con pochi effettivi, nelle acque tropicali dell’Indo-Pacifico. Lo troviamo dal Sud Africa ed il Madagascar fino all’India, lo Sri Lanka e l’Australia, e poi in Indonesia, Nuova Guinea, Micronesia, la Nuova Caledonia, Filippine e Taiwan fino al sud del Giappone. Ad est raggiunge le isole Fiji e le Tonga, a sud l’Isola di Lord Howe e l’Isola di Pasqua.
Ecologia-Habitat
Questo chetodonte vive nelle formazioni madreporiche, fra 1-30 m di profondità.
Morfofisiologia
Il corpo è piatto come tutti i pesci farfalla, più o meno ovale col muso relativamente corto, e può raggiungere i 20 cm di lunghezza. La pinna dorsale, reca 13-14 raggi spinosi e 15-17 molli; l’anale ha 3 raggi spinosi e 14-16 molli. Le ventrali e le pettorali sono inermi. La caudale è più o meno troncata.
Si riconosce subito dalla splendida livrea gialla, su cui spicca in alto, nella seconda metà del corpo, una macchia nera circolare orlata d’azzurro, che ricorda un eclisse solare, come suggerisce il nome italiano.
Sui fianchi si notano anche due tratti azzurri: uno che si piega sotto le pettorali in direzione della pinna anale e l’altro obliquo in posizione più arretrata.
L’occhio è mimetizzato, come di consueto, da una banda verticale, in questo caso marrone col bordo azzurro.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il pesce farfalla eclisse si nutre quasi esclusivamente di polipi di corallo e quando capita di piccoli invertebrati. Per alcuni consumerebbe anche delle alghe, ma non è sicuro, perché è una specie relativamente rara e quindi poco studiata.
Gli adulti vivono generalmente in coppia e si riproducono con uova pelagiche. I giovani sono abbastanza simili ai genitori, ma i disegni azzurri sono all’inizio bianchi.
Dato che il Chaetodon bennetti non riveste alcun interesse alimentare e non è richiesto dagli acquariofili perché in cattività non trova il cibo adatto, si potrebbe concludere che, nonostante il riscaldamento climatico e distruzione dei reef, non è una specie a rischio, perché gli effettivi da nutrire sono in fondo pochi con un’enorme distribuzione.
Le popolazioni possono raddoppiare in meno di 15 mesi e l’indice di vulnerabilità alla pesca è bassissimo, segnando appena 10 su una scala di 100, ma come dicono gli esperti della Red List “Data deficient”, non si hanno cioè abbastanza elementi per valutare se è una specie a rischio.
Sinonimi
Chaetodon vinctus Lay & Bennett, 1839.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.