Famiglia : Ephippidae
Testo © Giuseppe Mazza
Chaetodipterus faber (Broussonet, 1782) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine degli Acanthuriformes ed alla famiglia degli Ephippidae come l’analogo Platax teira, ospite spesso dei grandi acquari pubblici, che vive nell’Indopacifico tropicale.
Chaetodipterus deriva dal genere Chaetodon, quello dei pesci farfalla, con l’aggiunta in greco di “di”, due, e “pterus”, pinna, per il fatto che la pinna dorsale rispetto ai pesci farfalla appare, specie nell’ultima fase giovanile, divisa in due.
Il termine specifico faber non è stato spiegato e non è evidente. In latino significa fabbro, falegname, artigiano, e quindi anche abile.
Zoogeografia
Chaetodipterus faber è presente nelle acque tropicali e subtropicali dell’Atlantico occidentale, dal Massachusetts meridionale e il Golfo del Messico ai Caraibi e poi tutto il Brasile fino a Rio Grande do Sul.
Ecologia-Habitat
È un pesce che nuota per lo più in acque basse, fra 3 e 35 m di profondità, spingendosi eccezionalmente fin verso i 90 m.
Si trova spesso lungo le coste, nelle lagune salmastre e nei porti, ma anche al largo in grandi banchi che possono contare 500 individui, e si lascia avvicinare senza timore dai subacquei.
I giovani crescono generalmente negli estuari e le formazioni di mangrovie dove grazie alla loro livrea scura, nuotando inclinati, i predatori li scambiano spesso per foglie morte.
Morfofisiologia
Chaetodipterus faber può superare eccezionalmente i 90 cm di lunghezza, ma la taglia corrente si aggira sul mezzo metro.
Il corpo, molto compresso, forma quasi un disco, col muso corto e smussato. La bocca è piccola con fasce di denti a spazzola assenti sul palato. Si nutre infatti di plancton e invertebrati di taglia modesta come anfipodi, molluschi, meduse, anellidi e cnidari.
La pinna dorsale ha 9 raggi spinosi bassi e 21-24 molli. La terza spina, più alta, segna uno stacco netto con quelli molli. L’anale reca come in tutti gli Ephippidae 3 spine, seguite da 17-19 raggi inermi.
La caudale è più o meno troncata. Le pelviche sono appuntite, e le pettorali, con 17-18 raggi molli, sono caratterizzate da una macchia scura alla base che forma una sorta di finto occhio ben visibile negli adulti anziani quando le 6 caratteristiche fasce nere verticali su fondo argenteo sono ormai scomparse.
La livrea dei subadulti e dei giovani adulti di Chaetodipterus faber presenta infatti una banda scura che attraversa l’occhio, seguita da un’altra più vistosa a livello dell’opercolo, una terza corta e di nuovo una grande che sembra spezzare in due il corpo. La quinta inizia a metà dei raggi molli dorsali e l’ultima è alla fine del peduncolo caudale.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Chaetodipterus faber vive circa 8 anni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a un anno d’età, verso i 13-14 cm di lunghezza, e i maschi anche prima.
La riproduzione avviene al largo fra maggio e ottobre, ed una sola femmina può rilasciare a più riprese anche un milione di uova a stagione. Vengono affidate alle correnti e schiudono dopo 24 ore.
Le larve, consumato in un paio di giorni il tuorlo, si nutrono di plancton.
Nei primi tempi i giovani, come già accennato, sono bruno nerastri. Poi, in una fase intermedia, appaiono le fasce ed è ben visibile la separazione fra raggi molli e spinosi della dorsale.
La carne affumicata o cotta alla griglia di Chaetodipterus faber è considerata ottima, anche se si segnalano rari casi di avvelenamento da ciguatera. Viene pescato alla lenza, con vongole attaccate ad ami circolari, ed è allevato per il consumo e il mercato degli acquari, anche se crescendo può essere ospitato solo nelle grandi vasche di quelli pubblici.
La resilienza della specie è mediocre, con un raddoppio possibile delle popolazioni in 1,4-4,4 anni e la vulnerabilità alla pesca, moderata, segna 49 su una scala di 100.
Anche se in qualche località le popolazioni sono in declino, Chaetodipterus faber non è globalmente a rischio e figura quindi come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Chaetodon faber Broussonet, 1782.