Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Colombia ed Ecuador, dove cresce nelle foreste umide tra 1800 e 3500 m di altitudine.
Il nome del genere fa riferimento al Dipartimento di Cauca, in Colombia, dove la specie tipo è stata originariamente raccolta; il nome specifico è l’aggettivo latino “olivacea” = del colore dell’oliva, con riferimento al colore dei sepali e petali.
La Caucaea olivacea (Kunth) N.H.Williams & M.W.Chase (2001) è una specie epifita o terricola piuttosto variabile con pseudobulbi ravvicinati ovoidi, leggermente compressi, di 2-7 cm di lunghezza e 1-2,5 cm di spessore, ricoperti da numerose guaine fogliari imbricate, con all’apice 1-2 foglie coriacee oblungo-lanceolate lunghe 15-20 cm e larghe 1,5-3,5 cm.
Infiorescenze dalla base dello pseudobulbo lunghe fino a 60 cm, inizialmente erette, poi ricurve, portanti un numero variabile di fiori leggermente profumati e di lunga durata, di circa 3-3,5 cm di diametro, con sepali e petali concavi di colore marrone scuro bordato di verde oliva, a volte interamente verde oliva, e labello da bianco a rosa scuro punteggiato di rosso porpora.
Il sepalo dorsale è oblungo con apice acuminato, lungo 14 mm e largo 6 mm, i laterali, saldati insieme tranne all’apice bifido, sono lunghi 14 mm e larghi 8 mm, i petali sono oblunghi, circa della stessa lunghezza dei sepali e larghi 8 mm, il labello è trilobato, lungo 3 cm e largo 3,2 cm, con lobo mediano bilobato all’apice, una cresta gialla alla base e margini ondulati.
Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione al momento della ripresa vegetativa con ciascuna sezione provvista almeno di 3-4 pseudobulbi.
Specie molto ornamentale ma piuttosto difficile da coltivare non essendo facile riprodurre le condizioni del suo ambiente naturale, molto ventoso e caratterizzato da temperature fresche pressoché costanti, tra 12 e 20 °C, ed elevata e costante umidità, 60-90%.
Richiede un posizione leggermente ombreggiata e regolari innaffiature e nebulizzazioni durante il periodo di crescita, diradate nel momento di emissione delle infiorescenze per evitarne la perdita essendo sensibili al marciume.
Le innaffiature e nebulizzazioni vanno effettuate con acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata, e le concimazioni, durante il periodo vegetativo, con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione, distribuite e alternate in modo da evitare accumulo di sali alle radici.
Può essere montata su corteccia o zattera di sughero o coltivata in vaso con composto drenante e molto aerato, che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura e carbone; spostamenti, rinvasi e divisioni vanno effettuati quando la pianta dà segni di ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Oncidium olivaceum Kunth (1816); Oncidium cucullatum Lindl. (1838); Oncidium rhodostictum Kraenzl. (1922); Oncidium kennedyi Stacy (2001); Caucaea cucullata (Lindl.) N.H.Williams & M.W.Chase (2001); Caucaea kennedyi (Stacy) N.H.Williams & M.W.Chase (2001); Caucaea rhodosticta (Kraenzl.) N.H.Williams & M.W.Chase (2001).
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