Famiglia : Capparaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Cambo- gia, Cina (Guangdong, Guangxi, Hainan e Yunnan), Filippine, India (Isole Andamane e Nicobare), Indonesia (Giava, Kalimantan, Molucche, Piccole Isole della Sonda, Sulawesi e Sumatra), Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Taiwan, Thailandia e Vietnam dove vive nelle boscaglie e ai margini delle foreste, dal livello del mare fino a circa 2000 m di altitudine.
Il nome del genere deriva dal greco “κάππαρις” (kápparis) = cappero, già citato da Ippocrate nel V secolo a.C. e da Teofrasto (IV secolo a. C.), a sua volta derivato probabilmente dall’arabo “kabbar”; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo greco “μικρός” (mikros) = piccolo e del sostantivo “ἄκανθα” (akantha) = spina, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: caper-thorn (inglese); ketket kayu joh (balinese); xiao ci shan gan (cinese); balung, kledung (giavanese); kanchoen bai dach (khmer); say sou (laotiano); melada (malay); salimbagat (tagalog); chingchee, nuat maeo daeng (thailandese); cáp gai nhỏ, bùng chè, mắm gai (vietnamita).
La Capparis micracantha DC. (1824) è un arbusto sarmentoso o piccolo albero sempreverde, alto 2-5 m, dalla corteccia grigiastra con rami ricadenti provvisti ai nodi di stipole spinose dritte o leggermente ricurve, lunghe 1-4 mm. Le foglie, su un picciolo lungo 1-1,5 cm, sono semplici, alterne, da oblungo-ellittiche a oblungo-lanceolate, lunghe 10-25 cm e larghe 5-10 cm, con apice ottuso o appuntito, coriacee, di colore verde chiaro, lucide.
Fiori bisessuali, in gruppi di 2-7, posti in fila alle ascelle superiori anche prive delle foglie, di 3-4,5 cm di diametro, con 4 sepali concavi oblungo-ovati, lunghi 0,6-1 cm e larghi 0,4 cm, di colore verde pallido, 4 petali bianchi con una striscia inizialmente gialla che tende successivamente al porpora scuro, pubescenti, oblungo-lanceolati con apice arrotondato, lunghi 1-2 cm e larghi 0,4-0,7 cm, e 16-40 stami bianchi lunghi 1,8-2,5 cm.
Il frutto è una bacca da globosa a ellissoide, di 3-7 cm di lunghezza e 3-4 cm di diametro, con 4 suture verticali, di colore inizialmente verde, rosso scuro a maturità, contenente numerosi semi reniformi, di 0,7 cm di lunghezza, 0,5 cm di larghezza e 0,3 cm di spessore, di colore rosso scuro, immersi in una polpa biancastra semitrasparente.
Si riproduce per seme in terriccio sabbioso mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C.
Specie diffusa in una vasta area del sudest asiatico dove è tenuta in alta considerazione dalle popolazioni locali per le virtù medicinali che le vengono attribuite. Le parti della pianta, le modalità di impiego e le patologie per cui viene impiegata nella medicina popolare variano alquanto da luogo a luogo, l’uso più generale è come analgesico, antibatterico, antinfiammatorio, antipiretico, diuretico e per la cura dell’asma e della ipertensione; i suoi costituenti bioattivi sono oggetto di ricerche per un eventuale uso nella medicina ufficiale.
Viene a volte coltivata nei giardini tropicali e subtropicali per i suoi fiori ornamentali, in pieno sole o al più leggermente ombreggiata; non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché ben drenante, ma cresce al meglio in quelli ricchi di sostanza organica, con innaffiature moderate, non sopportando l’umidità stagnante.
Sinonimi: Capparis billardieri DC. (1824); Capparis callosa Blume (1825); Capparis conspicua Wall. (1832); Capparis odorata Blanco (1837); Capparis forsteniana Miq. (1870); Capparis roydsiifolia Kurz (1870); Capparis hainanensis Oliv. (1887); Capparis myrioneura Hallier f. (1906); Capparis bariensis Pierre ex Gagnep. (1908); Capparis donnaiensis Pierre ex Gagnep. (1908); Capparis venosa Merr. (1915); Capparis liangii Merr. & Chun (1934); Capparis petelotii Merr. (1942).
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