Famiglia : Cannaceae

Testo © Pietro Puccio
La Canna indica L. (1753) è originaria dell’America tropicale e subtropicale: U.S.A. (Louisiana, Sud Carolina e Texas), Messico, Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Giamaica, Porto Rico, Piccole Antille, Trinidad, Guyana Francese, Guyana, Suriname, Bolivia, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Brasile, Paraguay, Uruguay ed Argentina.
Il nome generico deriva dal latino “canna” = canna, giunco; il nome specifico “indica” = dell’India, con riferimento al luogo d’origine della specie (il continente americano era noto come le “Indie Occidentali”).
Nomi comuni: “indian-shot”, “canna”, “wild canna lily” (inglese); “chupa flor”, “achira”, “bandera de uriba”, “caña comestible”, “caña de la india”, “caña coro”, “café cimarrón”, “capacho”, “chisgua”, “chumbima”, “cucuyús”, “lengua de dragón”, “maraca”, “papantia”, “platanillo”, “yuquilla”, “sagú” (spagnolo); “conflore”,“balisier à chapelets”; “balisier des indes”, “balisier rouge, “canna”, “canna florifére”, “canne d´inde”, “toloman”, “tous-les-mois”, “faux sucrier”, “balisier comestible” (francese); “albará”, “araruta bastarda”, “araruta de porco”, “bananeirinha-da-índia”, “bananeirinha-de-flor”, “beri”, “birù manso”, “caeté-dos-jardns”, “cana-da-índia”, “erva-de-conteira” (portoghese); “westindisches blumenrohr” (tedesco).
Erbacea perenne rizomatosa con fusto alto fino a 1,5-2 m, guaina fogliare avvolgente il fusto di colore verde o porpora, foglie disposte a spirale ovato-oblunghe, su corto picciolo, lunghe fino a 60 cm circa e larghe fino a 20 cm, di colore verde superiormente, verde o porpora inferiormente. L’infiorescenza è eretta, racemosa, con brattee porpora chiaro e numerosi fiori dalla corolla formata da 3 petali eretti, lanceolati, generalmente di colore dal rosso al giallo arancio, lunghi 4-5 cm, uniti alla base a 2-3 staminoidi (cioè stami modificati a forma di petalo) eretti, lunghi circa 6-7 cm, di colore dal rosso al giallo arancio, e ad uno ricurvo (labello) giallo rossastro punteggiato di rosso. I frutti sono capsule ovoidi trivalve lunghe 14-20 mm, contenenti semi globosi di 5-7 mm di diametro di colore nero o bruno scuro. Si riproduce facilmente per divisione, ma anche per seme, che deve però essere preventivamente scarificato e lasciato in acqua per qualche giorno, data la durezza del suo tegumento, per facilitarne la germinazione.
Specie introdotta in Europa nella seconda metà del 1500 e diffusasi velocemente anche in Africa ed Asia. Oltre ad essere coltivata come pianta ornamentale, anche se ormai a tal fine la specie botanica è stata sostituita dai suoi numerosissimi ibridi e varietà dalle grandi infiorescenze vistose di svariati colori, i suoi rizomi hanno avuto in tempi remoti grande importanza nell’alimentazione umana ed animale ed ancora oggi in alcune zone tropicali e subtropicali i rizomi, ricchi di amido ad alta digeribilità, vengono consumati cotti al forno o alla griglia, mentre la fecola viene impiegata in pasticceria. I rizomi sono anche variamente utilizzati nella medicina tradizionale, mentre con i durissimi semi si realizzano collane e rosari.

Canna indica con frutti in crescita. Erbacea perenne, originaria dell’America tropicale e subtropicale, può superare i 2 m d'altezza con foglie disposte a spirale lunghe anche 60 cm e larghe 20 cm. Poco appariscente, è oggi quasi totalmente rimpiazzata in coltura dai suoi numerosi ibridi. Rizomi commestibili con virtù medicinali © Giuseppe Mazza
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle CANNACEAE cliccare qui.