Famiglia : Annonaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Asia tropicale (Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Papua Nuova Guinea, Thailandia e Vietnam), dove cresce nelle foreste umide dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine nelle zone equatoriali.
Il nome generico deriva da quello indonesiano, “kananga”; il nome specifico è l’aggettivo latino “odoratus, a, um” = profumato, odoroso, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: Macassar oiltree, perfumetree, ylang-ylang tree (inglese); canang odorant, ilang-ilang (francese); kananga, kenanga (indonesiano); ylang-ylang (italiano); cananga, ilanga (portoghese); cadmia, cananga, ilang-ilang (spagnolo); ylang-ylangbaum (tedesco).
La Cananga odorata (Lam.) Hook.f. & Thomson (1855) è un albero sempreverde alto 10-30 m, anche se in coltivazione viene mantenuto ad una altezza inferiore per facilitare la raccolta dei fiori, dal tronco cilindrico, fino a circa 50 cm di diametro, con corteccia liscia e grigiastra e lunghi rami generalmente ricadenti. Le foglie, su un picciolo lungo 1-2 cm, sono alterne, semplici, solitamente distiche, oblungo-ellittiche con apice appuntito e margini ondulati, lunghe 8-22 cm e larghe 4-12 cm, di colore verde intenso, glabre o leggermente pubescenti. Le infiorescenze, su corti germogli ascellari privi di foglie, sono racemi pendenti, su un peduncolo lungo 0,3-0,5 cm, portanti 4-12 fiori bisessuali pendenti su un pedicello lungo 1-5 cm. I fiori presentano tre sepali ovati di 0,6 cm di lunghezza, sei petali da lineari a lineari-lanceolati, solitamente ondulati o ricurvi, lunghi fino a circa 8 cm e larghi 0.5-1,5 cm, inizialmente di colore giallo verdastro, poi a maturità giallo intenso con una macchia bruno porpora alla base interna, numerosi stami e gineceo formato da 7-15 carpelli liberi; i fiori emanano il loro intenso profumo quando maturi, dopo 15-20 giorni dall’apertura. Il frutto è un grappolo costituito da diversi monocarpi ovoidi separati, di 1,5-2,5 cm di lunghezza e 1,5 cm di diametro, di colore verde scuro tendente al nero a maturità, contenenti 2-12 semi ovoidi compressi lateralmente, di circa 0,8 cm di lunghezza, 0,6 cm di larghezza e 0,3 cm di spessore, immersi in una polpa oleosa giallastra.
Si riproduce solitamente per seme, preventivamente tenuto in acqua per un giorno, spesso direttamente a dimora per non rovinare il lungo fittone nei trapianti, posto a una profondità di 2-3 cm, con tempi di germinazione di 2-3 mesi; nelle zone equatoriali ed a livello del mare la prima fioritura si ha intorno al secondo anno di età, i tempi si allungano notevolmente (6-10 anni) nei climi più freschi. La propagazione per talea dà generalmente percentuali di successo molto basse, mentre sono elevate per innesto se si usano come portainnesto piante da seme intorno a 7 mesi di età.
Albero di veloce crescita, ma che in coltivazione viene mantenuto con opportune potature ad una altezza non superiore a 3 m, che riveste una notevole importanza negli usi e costumi di molti paesi tropicali, per i fiori dall’intenso profumo, oltre che economica, per l’olio essenziale che da questi si estrae, la cui raccolta ai tropici avviene pressoché tutto l’anno. Coltivabile in pieno sole nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido con temperature medie annuali di 20-28 °C, non sopporta temperature inferiori a +5 °C, e piovosità ben distribuita nell’arco dell’anno non tollerando lunghi periodi di secco; non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche se preferisce quelli sabbiosi e vulcanici, acidi o neutri.Viene spesso piantato nei giardini familiari, in particolare nel sudest asiatico e nelle isole del Pacifico, dove i fiori vengono usati per ghirlande, ornamento, profumare gli ambienti e in varie cerimonie religiose e civili.
I fiori contengono 1-2% di olio essenziale che viene estratto per distillazione in corrente di vapore dai fiori freschi raccolti all’alba, quando il contenuto di olio è massimo, i cui principali componenti che danno il caratteristico profumo sono eugenolo, isoeugenolo e para-cresolo. L’olio ha un ampio uso nell’industria dei profumi, dei saponi e dei cosmetici, anche se presenta qualche rischio di reazioni allergiche, viene utilizzato anche per aromatizzare prodotti da forno, caramelle, gelatine e bevande; unito all’olio di cocco prende il nome di olio di Macassar, usato da lungo tempo nel sudest asiatico per il trattamento dei capelli. Il legno, poco durevole, è utilizzato localmente per piccole imbarcazioni, mobili, oggettistica varia e come combustibile. Corteccia e fiori sono utilizzati nella medicina tradizionale per varie patologie e l’olio in aromaterapia.
Nei giardini tropicali è spesso coltivata la Cananga odorata var. fruticosa (Craib) J. Sinclair (1951), che si presenta come un arbusto alto 1-1,5 m, dalla copiosa e pressoché continua fioritura.
Sinonimi: Fitzgeraldia mitrastigma F.Muell. (1867); Unona odorata (Lam.) Baill. (1868); Cananga scortechinii King (1892); Canangium odoratum (Lam.) King (1892); Canangium scortechinii King (1892); Cananga odorata var. velutina (Blume) Koord. & Valeton (1903); Cananga mitrastigma (F.Muell.) Domin (1925); Canangium mitrastigma (F.Muell.) Domin (1925).