Famiglia : Caesionidae
Testo © Giuseppe Mazza
Caesio teres Seale, 1906, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Caesionidae, quella riservata ai “Pesci fucilieri”, così detti per il corpo allungato e tornito a forma di un proiettile, con 4 generi e circa 23 specie, talora presenti anche in acque salmastre.
Sono animali pelagici che vivono in branco, strettamente imparentati con i Lutjanidae ma con una bocca molto più piccola, dato che si nutrono esclusivamente di plancton.
Il nome generico Caesio nasce dal termine latino “caesius”, grigio-azzurro, l’aggettivo usato dai Romani per il luminoso colore degli occhi e dell’argento, mentre il termine specifico teres deriva, sempre in latino, da “tero”, strofinare, con riferimento alla scintillante livrea di questi pesci che si direbbero quasi tirati a lucido.
Zoogeografia
Caesio teres è frequente nell’Oceano Indiano e nel Pacifico occidentale. Assente nel Mar Rosso e nel Golfo Persico, lo troviamo, a titolo indicativo, lungo la costa africana dalla Somalia al Sud Africa, nel Madagascar ed isole adiacenti, Riunione, Mauritius, Seychelles, Isole Chagos, Maldive, Sri Lanka, India, Bangladesh, Myanmar, Tailandia, Cambogia, Malesia, Indonesia, Australia e Papua Nuova Guinea. Verso Nord, dopo le Filippine ed il Vietnam, raggiunge Taiwan, la Cina ed il Giappone; verso Sud, dopo il Mar dei Coralli e la Nuova Caledonia, ha infine colonizzato a Levante le Isole Fiji, Tonga, Samoa e Kiribati.
Ecologia-Habitat
È una specie pelagica legata ai reef che nuota in branchi numerosi a mezz’acqua, fra 5 e 50 m di profondità.
Frequente nelle lagune, si trova spesso lungo i canali d’entrata e uscita delle maree, dove la corrente trascina fiumi di zooplancton: organismi di varia natura come copepodi, cladoceri, e innumerevoli uova di pesci, echinodermi, spugne, celenterati, briozoi, molluschi, anellidi e di altri animali bentonici, che costituiscono, larve incluse, il loro regime alimentare.
Morfofisiologia
Il corpo, fusiforme, può raggiungere i 40 cm di lunghezza, ma generalmente il pescato si aggira sui 26 cm.
La bocca, piccola e sporgente, con denti conici e minuti presenti sulle mascelle e il palato, è obliqua e protrusibile, può cioè proiettarsi in avanti per afferrare rapidamente il cibo.
Vi è una sola lunga pinna dorsale con 10 raggi spinosi e 14-16 inermi, mentre l’anale, più corta, ha 3 raggi appuntiti e 12-13 molli. Sono entrambe ricoperte da squame.
Le pinne pelviche hanno un raggio spinoso e 5 inermi; le pettorali 18-23 raggi molli, e la caudale è biforcuta, come si riscontra in genere nei pesci che nuotano senza sosta.
La scintillante livrea, specie nei giovani, appare come divisa in due da una linea obliqua.
La parte sopra è gialla, dall’inizio della pinna dorsale alla fine dell’anale, e quella sotto azzurra, in un elegante contrasto.
È l’aspetto tipico della specie, anche se poi, con la crescita, l’area gialla si riduce spesso al peduncolo ed alla pinna caudale.
Questo dettaglio distingue a prima vista Caesio teres dall’analogo Caesio xanthonota dove la zona gialla, invariata con l’età, occupa tutta la parte superiore del corpo, dalla testa alla coda, pinne incluse. Per contro Caesio cuning, talora frammisto ai branchi di Caesio teres, ha, fin da giovane, solo la coda gialla.
Come spesso accade nel mondo dei pesci, il ventre di tutte queste specie è chiaro, per confondersi con la superficie increspata del mare quando un predone guarda il branco dal basso verso l’alto.
Per finire, nelle popolazioni di Caesio teres del Pacifico occidentale il giallo è meno esteso verso il capo, e si nota una caratteristica macchietta nera alla base delle pinne pettorali.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Caesio teres nuota spesso in branchi misti con altri Caesionidae che, convergendo negli stessi luoghi ricchi di zooplancton, presi dalla generale frenesia del pasto, perdono il loro gruppo. Gli accoppiamenti, collettivi, avvengono generalmente poco dopo il tramonto con la luna piena e la bassa marea, nei canali dove l’acqua defluisce dalle barriere coralline e le uova fecondate, galleggianti grazie ad una gocciolina d’olio, vengono portate al largo dalle correnti.
Vista la spiccata mobilità, Caesio teres non è certo un pesce d’acquario, a meno di disporre, oltre che di un’alimentazione adeguata, delle grandi vasche cilindriche di alcuni acquari pubblici, dove questi pesci nuotano senza sosta in tondo.
Localmente importante per l’alimentazione umana, è anche usato come esca per la pesca al tonno.
Ma resilienza della specie è buona con un raddoppio possibile della popolazione in meno di 15 mesi e l’indice di vulnerabilità alla pesca, basso, segna 30 su una scala di 100.
Caesio teres figura quindi dal 2015 come “LC, Least Concern”, cioè come “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Caesio pulcherrima Smith & Smith, 1963.