Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Borneo, Malaysia Peninsulare, Singapore, Sumatra e Thailandia dove cresce sugli alberi delle foreste umide dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “βολβός” (bolbos) = bulbo e “φύλλον” (phyllon) = foglia, con riferimento alle foglie che crescono all’apice degli pseudobulbi; il nome della specie è l’aggettivo latino”pileatus, a, un” = provvisto di pileo, berretto di feltro portato dai Romani nelle feste, con riferimento alla forma dell’antera.
Il Bulbophyllum pileatum Lindl. (1844) è una specie epifita con rizoma strisciante radicante ai nodi, di circa 3 mm di diametro, e pseudobulbi sottili, distanziati di 4-8 cm, di 1,5-2,5 cm di lunghezza e 0,7-0,8 cm di diametro, provvisti all’apice di un’unica foglia oblungo-ellittica con apice acuto, lunga circa 15 cm e larga 5 cm.
Infiorescenza basale, su un peduncolo lungo 6 cm, portante un unico fiore, di circa 5 cm di diametro, di colore giallo con due creste porpora convergenti alla base del labello al cui interno viene secreta una sostanza vischiosa; i fiori emanano un leggero profumo e durano circa una settimana. Sepali oblunghi con apice acuminato, di 2,2-2,5 cm di lunghezza e 0,7 cm di larghezza, i laterali convergenti, petali oblunghi con apice acuto, di 1,5-1,7 cm di lunghezza e circa 0,4-0,5 cm di larghezza, labello mobile linguiforme con apice ottuso, delle stesse dimensioni dei petali, e colonna cilindrica lunga 0,5 cm.Si riproduce per seme, in vitro, e a livello amatoriale per divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.
Orchidea di facile coltivazione, richiede una parziale ombreggiatura, temperature medio-alte, 22-36 °C in estate, 16-26 °C in inverno, elevata umidità, 70-90%, ed aria in leggero costante movimento.
Innaffiature frequenti durante il periodo vegetativo, più distanziate in inverno, ma senza mai fare asciugare completamente il substrato, utilizzando acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata. Concimazioni, opportunamente distribuite in funzione dello stato vegetativo della pianta, con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a ¼ di dose di quella riportata sulla confezione.Può essere montata su tronchetti o zattere rivestiti di sfagno, sufficientemente lunghi per permettere al rizoma di allungarsi liberamente, o posizionata in vasi o canestri con substrato aerato e drenante che può essere costituito da corteccia (bark) di medie dimensioni con aggiunta di agriperlite, frammenti di carbone e sfagno. Non ama essere disturbata, pertanto rinvasi ed eventuali divisioni vanno effettuati quando strettamente necessario alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Sarcopodium pileatum (Lindl.) Lindl. (1853); Phyllorchis pileata (Lindl.) Kuntze (1891); Phyllorkis pileata (Lindl.) Kuntze (1891); Bulbophyllum fibrosum J.J.Sm. (1920).
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