Famiglia : Orchidaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Nuova Guinea dove cresce sugli alberi delle foreste umide fino a circa 800 m di altitudine.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “βολβός” (bolbos) = bulbo e “φύλλον” (phyllon) = foglia, con riferimento alle foglie che crescono all’apice degli pseudobulbi; il nome della specie è la combinazione del sostantivo latino “nummularius, i” = piccola moneta e del suffisso greco “-οειδής” (-oeidés), da “εἶδος“ (êidos) = forma, aspetto, con riferimento alla forma degli pseudobulbi.
Il Bulbophyllum nummularioides Schltr. (1913) è una specie epifita con rizomi pendenti, ramificati, lunghi fino a 40 cm, radici sottili e pseudobulbi ravvicinati, distici, ovati, lateralmente fortemente compressi e solcati longitudinalmente, di 3-5 mm di lunghezza e 2-5 mm di larghezza, provvisti all’apice di un’unica foglia, ovato-lanceolata con apice apiculato, di 0,8-1,5 cm di lunghezza e 0,4-0,9 cm di larghezza. Infiorescenza basale sessile o subsessile portante un unico fiore, di 6-8 mm di diametro, con sepali di colore rosa e petali e labello rosa scuro. Sepali ovato-lanceolati con apice acuminato, lunghi 4-4,5 mm, petali lineari con apice lungamente appuntito e margini minutamente cigliati, lunghi 3,5 mm, labello lanceolato con apice acuminato, lungo 2,5 mm.
Si riproduce per seme, in vitro, e a livello amatoriale per divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 4-5 pseudobulbi.Orchidea miniatura dai caratteristici minuscoli pseudobulbi disposti ai lati di un sottile rizoma pendente, raramente presente in coltivazione. Richiede una posizione semiombreggiata, temperature medio-alte, 18-30 °C, con valori minimi invernali notturni non inferiori a 15 °C, elevata umidità, 70-85%, e aria sempre in leggero movimento. Innaffiature e nebulizzazioni frequenti dalla primavera all’autunno, leggermente più diradate in inverno, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni mensili dalla primavera all’autunno utilizzando un prodotto specifico per orchidee oppure un bilanciato idrosolubile, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione. Per il portamento pendente viene solitamente montata su piccoli tronchi, pezzi di corteccia, zattere di sughero o di felci arborescenti, con dello sfagno alla base per mantenere l’umidità. Trapianti ed eventuali divisioni vanno effettuati, quando strettamente necessario, alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
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