Famiglia : Orchidaceae
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Testo © Pietro Puccio

Originario delle Molucche e Nuova Guinea il Bulbophyllum alkmaarense è una piccola specie epifita delle foreste umide a medie altitudini. Numerosi pseudobulbi ovoidi, lunghi circa 0,4-0,7 cm, ciascuno con una sola foglia oblungo-ellittica di 1,1-2,5 cm. Spuntano dai lunghi ed intricati rizomi stricianti che sviluppano sottili radici ai nodi © Giuseppe Mazza
La specie è originaria delle Molucche e Nuova Guinea dove cresce sugli alberi delle foreste umide a medie altitudini.
Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “βολβός” (bolbos) = bulbo e “φύλλον” (phyllon) = foglia, con riferimento alle foglie che crescono all’apice degli pseudobulbi; il nome specifico è l’aggettivo latino “alkmaarensis” = di Alkmaar, con riferimento al nome dato al campo della spedizione scientifica Lorentz (1907) in Nuova Guinea dove è stata rinvenuta la specie tipo (Alkmaar è una città dell’Olanda settentrionale).
Il Bulbophyllum alkmaarense J.J.Sm. (1911) è una specie epifita con pseudobulbi ovoidi leggermente depressi, di 0,4-0,7 cm di lunghezza, su un rizoma strisciante radicante ai nodi con radici sottili, provvisti all’apice di una foglia oblungo-ellittica, di 1,1-2,5 cm di lunghezza e 0,4-0,6 cm di larghezza, coriacea, di colore verde intenso e lucida superiormente.
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Specie rara in coltura con fiori solitari di circa 2,3 cm di diametro © Giuseppe Mazza
Specie rara in coltura con fiori solitari di circa 2,3 cm di diametro © Giuseppe MazzaSi riproduce per seme, in vitro, e per divisione, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.
Orchidea miniatura rara in coltivazione, richiede una posizione semiombreggiata, temperature medio-alte in estate, 18-30 °C, leggermente più fresche in inverno, con valori minimi notturni non inferiori a 12 °C, elevata umidità, 80-85%, e aria sempre in leggero movimento. Innaffiature e nebulizzazioni frequenti dalla primavera all’autunno, leggermente più diradate in inverno, ma senza mai fare asciugare completamente il substrato, non avendo un periodo di riposo, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni settimanali dalla primavera all’autunno utilizzando un prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione. Viene solitamente montata su tronchi, corteccia, zattere di sughero o di felci arborescenti, per permettere agli pseudo bulbi di espandersi liberamente, eventualmente con dello sfagno alla base per mantenere l’umidità se l’ambiente di coltivazione è piuttosto secco. Eventuali trapianti vanno effettuati, quando strettamente necessario, alla ripresa vegetativa.
La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).
Sinonimi: Bulbophyllum jadunae Schltr. (1912); Bulbophyllum jensenii J.J.Sm. (1926); Hapalochilus alkmaarensis (J.J.Sm.) Garay & W.Kittr. (1986); Hapalochilus jadunae (Schltr.) Garay & W.Kittr. (1986); Hapalochilus jensenii (J.J.Sm.) Garay & W.Kittr. (1986).