Famiglia : Phyllanthaceae

Testo © Pietro Puccio

I frutti della Breynia retusa sono bacche globose di 0,5-0,8 cm con tre celle © Giuseppe Mazza
Il genere è dedicato al medico e naturalista tedesco Johann Philipp Breyn (1680-1764); il nome specifico è l’aggettivo latino “retusus, a, um” = ottuso, smussato, con riferimento all’apice arrotondato delle foglie.
Nomi comuni: cupped coral-berry tree, cup-saucer plant (inglese); chitki (bengalese); dun ye hei mian shen (cinese); bois de corbeau, mourongue marron, péteuse, ti-pomme (francese); kamboi (gujarati); retund, kangli (hindi); dalfodi, tikali (marathi), sano nun dhiki (nepalese).
La Breynia retusa (Dennst.) Alston (1929) è un arbusto eretto, alto 0,5-3,5 m, dalla corteccia colore marrone nella parte lignificata, rami sottili espansi e foglie semplici alterne, disposte orizzontalmente sullo stesso piano (distiche), intere, ovate o ellittiche, su corto picciolo, lunghe 1,3-3 cm e larghe 0,7-2 cm, di colore verde scuro superiormente, verde pallido inferiormente.
Fiori unisessuali privi di petali, quelli maschili, solitari o in gruppi di 2-3 all’ascella delle foglie inferiori, su un peduncolo lungo 0,2-0,5 cm, pendenti con calice campanulato a 6 lobi, di circa 0,3 cm di diametro, di colore giallo pallido, e tre stami.

La pianta, un piccolo arbusto, è ad altissimo rischio d'estinzione in natura © Giuseppe Mazza
I frutti sono bacche globose di 0,5-0,8 cm di diametro, con esocarpo carnoso, di colore rosso brillante tendente al bruno a maturità, con tre celle contenenti ognuna due semi trigoni, lunghi circa 0,4 cm, di colore da giallo a rosso. Si riproduce per seme in terriccio sabbioso mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C.
Specie raramente coltivata al di fuori delle zone di origine che attira l’attenzione per i piccoli frutti dalla forma particolare, coltivabile nelle zone a clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo, in pieno sole o leggera ombreggiatura; non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante.
Radici e foglie sono utilizzate nella medicina tradizionale per varie patologie.
La specie è inserita nella lista rossa della IUCN (International Union for the Conservation of Nature and Natural Resources) come “Critically Endangered” (ad altissimo rischio di estinzione in natura nell’immediato futuro).
Sinonimi: Phyllanthus retusus Dennst. (1818); Phyllanthus pomaceus Moon (1824); Phyllanthus patens Roxb. (1832); Phyllanthus turbinatus J.König ex Roxb. (1832); Melanthesa retusa (Dennst.) Kostel. (1836); Melanthesa turbinata Oken (1841); Melanthesa turbinata Oken (1841); Flueggea retusa (Dennst.) Voigt (1845); Phyllanthus suffultus Wall. (1847); Melanthesa obliqua Wight (1852); Melanthesopsis variabilis Müll.Arg. (1863); Phyllanthus naviluri Miq. ex Müll.Arg. (1863); Melanthesopsis patens (Roxb.) Müll.Arg. (1866); Breynia patens (Roxb.) Rolfe (1882); Breynia patens (Roxb.) Benth. & Hook. f. (1883); Breynia angustifolia Hook.f. (1887); Breynia turbinata (Oken) Cordem. (1895); Sauropus elegantissimus Ridl. (1926); Breynia hyposauropus Croizat (1940).
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle PHYLLANTHACEAE cliccare qui.