Famiglia : Haemulidae
Testo © Giuseppe Mazza
Il Grugnitore dalla bocca piccola, Brachygenys chrysargyreum (Günther,1859), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia degli Haemulidae, presente quasi esclusivamente in acque marine e salmastre che conta oggi 23 generi e 135 specie. Pesci che superano raramente i 60 cm di lunghezza, presenti spesso per la loro scintillante bellezza nei grandi acquari pubblici, e che ricordano a prima vista per l’aspetto gli Sparidae o gli Sciaenidae rivestendo talora un ruolo importante nell’alimentazione umana.
Il nome del genere Brachygenys deriva dal greco “βραχυζ” (Brachy), corto e “ϒενυζ” (genys), mento, con riferimento, come del resto indica il nome comune, alla minuscola bocca, mentre il termine volgare di Grugnitore, ripreso in varie lingue, ricorda come per Anisotremus virginicus il verso che questo gruppo di pesci fa usando la vescica natatoria come cassa di risonanza mentre digrignano i numerosi piccoli denti faringei.
Il termine specifico chrysargyreum trae origine sempre dal greco “χρυσός” (chrysos), oro, e da “ἄργῠρος” (árgyros) argento, con riferimento all’alternanza delle fasce dorate e argentee della sua scintillante livrea.
Zoogeografia
Brachygenys chrysargyreum è una specie comune nelle acque tropicali dell’Atlantico occidentale, dal sud della Florida alle Antille e il Brasile.
Ecologia-Habitat
Vive in acque relativamente basse, fin verso i 20-25 m di profondità. Durante il giorno si riposa spesso in fitti banchi, quasi immobili, sopra alle formazioni madreporiche. Si è parlato a questo proposito di “mimetismo sociale”, perché raggruppandosi con le loro livree a linee parallele creano una massa informe che confonde i predatori.
Poi, verso sera, il gruppo si anima ed i pesci si disperdono per nutrirsi in mare aperto di plancton, piccoli crostacei e molluschi.
I giovani crescono invece nascosti fra le foglie di Thalassia testudinum, una fanerogama che forma grandi distese nel Golfo del Messico e il Mar dei Caraibi, nota come Erba tartaruga perché oltre a offrire nascondigli e un ricco pascolo ai pesci erbivori è molto appetita da questi grandi rettili.
Morfofisiologia
Brachygenys chrysargyreum può raggiungere i 23 cm di lunghezza anche se la taglia del pescato si aggira in genere sui 17 cm.
Il corpo, di forma oblunga cilindrica, ha un muso decisamente corto, con la mascella che non raggiunge nemmeno, alla verticale, il bordo anteriore della pupilla, e fra gli Haemulidae è quello che ha la bocca più piccola con l’interno comunque tappezzato di rosso anche se poco visibile.
La pinna dorsale reca 12 raggi spinosi, spesso ripiegati, e 13 inermi, mentre l’anale conta 3 spine e 9-10 raggi molli.
Le pettorali sono inermi con 15-17 raggi e la caudale è forcata.
La livrea degli adulti è caratterizzata da 5 strisce longitudinali gialle che spiccano sui lati argentei, più un’altra meno larga, sul dorso, che parte a livello degli occhi e prosegue fino alla pinna caudale, ugualmente gialla come tutte le pinne eccetto le pettorali.
I giovani mostrano invece 3 strisce brune sulla parte superiore del corpo. La più marcata parte dal muso, attraversa l’occhio mimetizzandolo e termina sul peduncolo caudale dove è presente una vistosa macchia nera con bordo bianco che forma un finto occhio per ingannare i predatori dirigendoli verso la zona decisamente meno vitale del capo. Non si notano ancora vistose tracce di giallo sul corpo o sulle pinne.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Nei raduni mimetici diurni di Brachygenys chrysargyreum si notano spesso, frammisti, pesci di taglia analoga come Haemulon sciurus, Haemulon aurolineatum, Haemulon flavolineatum, Haemulon parra o Anisotremus virginicus appartenenti alla stessa famiglia.
La riproduzione non avviene come si potrebbe pensare in gruppo, ma a coppie in mare aperto con uova affidate alle correnti.
Benché abbondante lungo le coste, data la taglia modesta, la pesca del Grugnitore dalla bocca piccola rimane prevalentemente locale e destinata al consumo locale, a parte qualche piccolo prelievo per i grandi acquari pubblici.
La resilienza di questa specie è decisamente elevata, con popolazioni che possono in teoria raddoppiare i loro effettivi decimati dagli eventi in meno di 15 mesi.
La vulnerabilità alla pesca, bassa, segna appena 13 su una scala di 100 e Brachygenys chrysargyreum appare quindi come “LC, Least Concern”, cioè a rischio minimo, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Haemulon chrysargyreum Günther, 1859; Pristipoma serrula Cuvier, 1830; Haemulon taeniatum Poey, 1860; Brachygenys taeniata (Poey, 1860).