Brachychiton populneus

Famiglia : Malvaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Brachychiton populneus è un sempreverde dell’Australia orientale, alto in genere 12-15 m, con tronchi robusti capaci di immagazzinare grandi quantità di acqua per sopravvivere nelle aree a clima caldo e secco.

Brachychiton populneus subsp. trilobus è un sempreverde dell’Australia orientale, alto in genere da 12 a 15 m, con tronchi robusti capaci di immagazzinare grandi quantità di acqua per sopravvivere nelle aree a clima caldo e secco © Tony Rodd

Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R.Br. appartiene alla famiglia delle Malvaceae, ed alla sottofamiglia Sterculioideae.

È una specie originaria dell’Australia orientale, il cui areale va dal Queensland all’estremità orientale di Victoria.

Cresce principalmente nel bioma subtropicale, su terreni ben drenati, diffusa anche tra affioramenti rocciosi di granito o di calcare, dalla costa fino all’entroterra semiarido.

Il termine Brachychiton deriva dal greco “βραχύς” (brachýs), corto, breve, e da “χῐτών” (chitón), tunica, per i frutti legnosi al cui interno i semi sono avvolti da setole che formano una specie di corta tunica. Il nome populneus deriva dal genere Populus perché le foglie ricordano quelle del pioppo.

Il genere Brachychiton Schott & Endl. (1832) era incluso, in passato, nel genere Sterculia, ma la peculiarità dei frutti (follicoli), dei tegumenti del seme e dell’embrione ha suggerito il mantenimento di Brachychiton come genere separato e incluso, dalla classificazione APG, nella famiglia Malvaceae.

Brachychiton populneus, noto come Kurrajong o Albero a bottiglia, fu descritto per la prima volta da Heinrich Wilhelm Schott (1794-1865) e da Stephan Friedrich Ladislaus Endlicher (1804-1849) con il nome di Poecilodermis populnea, ma fu Robert Brown, (1773-1858) ad assegnargli il binomio corretto e adesso in uso nella pubblicazione “Pterocymbium 234, 1844”.

Brachychiton populneus è una specie caratterizzata da alberi sempreverdi alti da 12 a 15 (20) m, generalmente con tronchi robusti capaci di immagazzinare grandi quantità di acqua per sopravvivere nelle aree a clima caldo e secco. La chioma misura da 12 a 15 m di diametro. La corteccia, sulle piante giovani e sui rami più piccoli, è verde e liscia, ma diventa scura, compatta e grossolanamente fessurata, sui tronchi e rami maturi.

Le foglie sono di colore verde lucido nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore, ma variano notevolmente nella forma. Generalmente presentano margine intero e possono avere lamina semplice e allungata oppure lobata (da 3 a 5 lobi), 5–16 cm, con base per lo più cuneata, talvolta troncata o cordata e apice generalmente apicolato.

Brachychiton populneus subsp. populneus ha le foglie simili a quelle del pioppo ed è molto frequente in coltura nei giardini mediterranei. Cresce bene dove le temperature diurne superano i 13 °C, ma non tollera le gelate.

Brachychiton populneus subsp. populneus ha le foglie simili a quelle del pioppo ed è molto frequente in coltura nei giardini mediterranei. Cresce bene dove le temperature diurne superano i 13 °C ma non tollera le gelate © G. Mazza

In base alla forma delle foglie si distinguono due sottospecie: Brachychiton populneus subsp. populneus con foglie intere come quelle del pioppo (Populus) e Brachychiton populneus subsp. trilobus Guymer, con foglie a 3 lobi stretti, talvolta 5 o più.

Questa sottospecie si riscontra nelle aree interne del Nuovo Galles del Sud e del Queensland.

I fiori compaiono da ottobre a dicembre nell’emisfero australe con la tipica forma a campana a 5 punte arricciate all’indietro raggruppati in pannocchie da 10 a 60 fiori.

Trattandosi di una specie monoica i fiori sono unisessuali per aborto di uno dei sessi.

I maschili hanno un prolungamento del ricettacolo a colonna (androforo) che porta gli stami, lungo 3,5-4,5 mm, glabro e bianco nella parte superiore e rossastro e pubescente in quella inferiore.

I fiori femminili presentano un corto prolungamento del ricettacolo che porta il gineceo (ginoforo) lungo 0,6-0,8 mm, glabro, crema o verde chiaro di sopra e rossastro sotto.

Gli stami sono 20. L’ovario, circondato da staminoidi, è pubescente, gli stili sono generalmente glabri e gli stimmi connati alla base.

I fiori misurano 10-16 × 13-16 mm, privi di petali, con i sepali di colore chiaro all’esterno che varia dal bianco o bianco-verdastro al crema al rosa pallido, e all’interno punteggiati di rosso, raramente rossi o violacei.

I frutti sono follicoli coriacei, da ellissoidi a ovoidali, navicolari alla deiscenza, presenti a lungo sui rami.

Nella subsp. populneus i follicoli sono lunghi 4-7 cm su steli di 2-3,5 cm e contengono 8-18 semi; nella subsp. trilobus sono lunghi 2–4 cm su steli di 2-5 cm, solitamente con 3-8 semi. I semi, avvolti da peli urticanti bruno-giallastri, somigliano a chicchi di mais. Il numero cromosomico è 2n = 40.

Brachychiton populneus ha molteplici usi. In passato la corteccia era utilizzata dagli aborigeni australiani come spago e lenze da pesca.

I fiori di Brachychiton populneus, raggruppati in pannocchie, sono privi di petali, con la tipica forma a campana di colore chiaro, punteggiati di rosso all’interno.

I fiori, raggruppati in pannocchie, sono privi di petali, con la tipica forma a campana di colore chiaro, punteggiati di rosso all’interno © Giuseppe Mazza

Le radici delle giovani piante erano utilizzate per la loro alimentazione. Inoltre, in estate, i pastori dissetavano le loro pecore praticando un foro nel tronco per estrarre l’acqua e davano le foglie come foraggio.

I semi sono ricchi di nutrienti con circa il 18% di proteine, il 25% di grassi, oltre ad alti livelli di zinco e magnesio. In passato erano consumati crudi o arrostiti e apprezzati anche dai coloni che dopo averli macinati e ripuliti dalle fibre, li utilizzavano per ottenere un succedaneo del caffè.

Brachychiton populneus per la forma unica del tronco e per il fogliame attraente è una specie, di media crescita, adatta per abbellire parchi, giardini e paesaggi stradali. Il legno è tenero e spugnoso e in passato si utilizzava per realizzare scudi.

I fiori femminili di Brachychiton populneus hanno gli stimmi saldati alla base e l’ovario circondato da stami abortiti che non producono polline detti staminoidi.

I fiori femminili hanno gli stimmi saldati alla base e l’ovario circondato da stami abortiti che non producono polline detti staminoidi © Giuseppe Mazza

La propagazione avviene per talea o per seme.  La germinazione è più facile se i semi vengono immersi in acqua tiepida e lasciati in ammollo per le 12 ore successive.

Grazie alla facilità della germinazione e alla bellezza del portamento, questa specie è stata introdotta in Australia sudoccidentale, in Africa meridionale, in Louisiana, in California, in Arizona e lungo alcune coste del Mar Mediterraneo.

La pianta cresce bene dove le temperature diurne annuali sono comprese tra 25 e 32 °C, resiste anche a temperature da 13 a 38 °C, ma non tollera temperature al di sotto dello zero.

Frutti aperti di Brachychiton populneus con semi. Simili a barchette sono presenti a lungo sui rami.

Frutti aperti con semi. Simili a barchette sono presenti a lungo sui rami © Jesús Cabrera

Preferisce una piovosità media annua compresa tra 450 e 750 mm, ma tollera da 250 a 1000 mm su terreni ben drenati, moderatamente fertili, leggermente acidi e in posizione soleggiata.

È soggetta alle infezioni fungine, in particolare sulle ferite rimaste aperte dopo tagli. È anche molto suscettibile al marciume radicale nei terreni ricchi di acqua con imbrunimento improvviso delle foglie e possibile morte.

In considerazione delle dimensioni del tronco e della chioma i luoghi d’impianto dovrebbero essere scelti con attenzione evitando spazi ristretti come marciapiedi o in vicinanza di abitazioni. Infatti, applicando il metodo della proiezione della chioma, un esemplare di dimensioni mature (apertura della chioma di 12 m) richiede un’area di circa 113 m2 e un volume radicale di 68 m3.

Brachychiton populneus è una specie competitiva con la vegetazione spontanea, quindi fare attenzione ai luoghi d’impianto. In Australia occidentale, introdotta dall’uomo, è ritenuta una specie invasiva, specialmente nelle aree naturali più disturbate.

Sinonimi di Brachychiton populneus: Poecilodermis populnea Schott & Endl.

Sinonimi di Brachychiton populneus subsp. populneus: Jatropha australis Lodd. ex G.Don; Brachychiton diversifolius var. muelleri A.Terracc.;     Clompanus diversifolia (G.Don) Kuntze; Sterculia diversifolia G.Don; Sterculia diversifolia var. longipes Domin.

 

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