Famiglia : Begoniaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria di Papua Nuova Guinea dove cresce nel sottobosco delle foreste umide montane su suoli rocciosi.
Il genere è dedicato al naturalista e collezionista francese Michel Begon (1638-1710), che fu governatore delle colonie francesi nei Caraibi; il nome della specie è la combinazione dell’avverbio latino “bis” = due volte, dell’aggettivo “pinnatus, a, um” = pennato e del verbo “findo” = fendere, dividere, quindi con foglia doppiamente incisa come una penna.
Nomi comuni: fern leaf begonia (inglese).
La Begonia bipinnatifida J.J.Sm. (1906) è una specie erbacea monoica perenne, eretta, alta fino a circa 40 cm, ramificata, con fusti cilindrici a zig-zag di colore rosso con nodi ingrossati. Le foglie, su un picciolo lungo 1-2 cm, sono bipennatifide, con un profilo obliquamente oblungo-ovato, di 7-13 cm di lunghezza e 3-5 cm di larghezza, con 12-16 segmenti pennatifidi di lunghezza decrescente verso l’apice, di colore verde intenso lucido superiormente, rossiccio inferiormente.
Infiorescenze terminali bisessuali con 1-3 fiori, i maschili, su un pedicello rossiccio lungo circa 1 cm, hanno due tepali reniformi, di 1 cm di lunghezza e 1,2 cm di larghezza, biancastri con margine tendente al verde, con numerosi stami, lunghi 4-5 mm, uniti alla base a formare una colonna, e antere gialle. Fiori femminili con 5 tepali diseguali, da oblunghi a ellittici, di colore rosa pallido, di circa 1 cm di lunghezza e 0,6 cm di larghezza, 3 stili eretti, di colore giallo oro, lunghi circa 4 mm, stimmi dello stesso colore a forma di mezzaluna, e ovario infero, trialato, triloculare, di circa 1 cm di lunghezza e 0,5 cm di larghezza. I frutti sono capsule contenenti numerosi minuscoli semi.
Si riproduce per seme, ma solitamente e facilmente per talea, anche di foglia, in primavera estate, in ambiente confinato per mantenere un elevato tasso di umidità.
Specie molto decorativa per il fine fogliame, che ricorda quello delle felci, evidenziato dal contrasto di colore tra le due pagine della foglia, ma di coltivazione non del tutto facile per le sue particolari esigenze.
L’ambiente ideale è quello di una serra molto luminosa, ma senza sole diretto, ventilata, con elevata e costante umidità, 70-90 %, e temperature mediamente alte, 22-26 °C, senza brusche variazioni, con minime invernali non inferiori a 16 °C, anche se può sopportare qualche grado in meno.
Per le dimensioni contenute è adatta anche a terrari con luce, umidità e temperatura opportunamente regolate, per evitare eccessi dannosi, e aria sempre in leggero movimento per scongiurare ristagni di umidità e diminuire la possibilità di infezioni fungine, cui è facilmente soggetta, e attacchi di parassiti, favoriti dall’ambiente confinato, va in ogni caso frequentemente ispezionata per potere intervenire prontamente con prodotti specifici.
Il terriccio, ricco di sostanza organica, da leggermente acido a neutro, deve essere particolarmente aerato e drenante, rinnovato non appena inizia a degradarsi, e le innaffiature effettuate con cautela, per evitare marciumi radicali da ristagni idrici, lasciando asciugare lo strato superiore del terriccio prima di ridare acqua, in particolare in inverno quando la pianta è in riposo.
→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle BEGONIACEAE cliccare qui.