Famiglia : Cytinaceae
Testo © Prof. Pietro Pavone
Bdallophytum americanum (R.Br.) Eichler ex Solms è pianta parassita obbligata (oloparassita), priva di capacità di fotosintesi, appartenente alla famiglia Cytinaceae A.Rich. dell’ordine Malvales.
La famiglia in passato era inclusa nell’ordine Rafflesiales ma studi molecolari hanno indicato la sua nidificazione all’interno dell’ordine Malvales (APG III, 2009).
Bdallophytum americanum, si rinviene nel bioma tropicale stagionalmente secco, principalmente nella vegetazione delle foreste decidue tropicali, delle foreste tropicali sempreverdi e subdecidue e macchia xerofila, da 80 a 1840 m s.l.m.
Il suo areale va dal Messico all’America centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua).
È parassita di diverse specie di Bursera, come Bursera simaruba (L.) Sarg., ma anche di Gyrocarpus americanus Jacq., Haematoxylum brasiletto H. Karst., nonché di specie di Cochlospermum Kunth, Ficus L. e Guazuma Mill.
Questa specie inizialmente fu chiamata da Robert Brown (1773 – 1858) Cytinus americanus R. Br (Trans. Linn. Soc. London, prepr. 19: 246, 1845) e rappresentò la prima segnalazione in America di un genere di piante oloparassite noto solo nel Vecchio Mondo.
In seguito Frederik Michael Liebmann (1813-1856) la chiamò Scytanthus bambusarum Liebm. (Förh. Skand. Naturf. Möte 4: 183 (1847) senza tuttavia collegarla al genere Cytinus L.
Tuttavia Scytanthus non è nome valido poiché variante ortografica di un nome già in uso Skytanthus Meyen (Reise Erde 1: 376 (1834), genere della famiglia Apocynaceae.
In seguito August Wilhelm Eichler (1839-1887) propose il genere Bdallophytum (Bot. Zeitung (Berlin) 30: 709, t. 8, 1872) con sole due specie (Bdallophytum andrieuxii Eichler e Bdallophytum ceratantherum Eichler) senza tener conto delle altre specie precedentemente descritte.
Nel 1889, Hermann zu Solms-Laubach (1842 – 1915), in H.G.A.Engler & K.A.E.Prantl, Nat. Pflanzenfam. 3(1): 282 – 1889), ha descritto i generi della famiglia Rafflessiacae includendovi Cytinus L. e Bdallophyton Eichl., variante erronea di Bdallophytum.
Solo nel XX secolo tutte le specie americane furono incluse nel genere Bdallophytum.
Questo genere, assieme al genere Cytinus, fu collocato all’interno della famiglia Raflesiaceae, come tribù: Cytineae.
Questa posizione, all’interno delle Raflesiaceae, fu mantenuta per lungo tempo, ma l’utilizzo di marcatori molecolari nucleari e mitocondriali nelle analisi filogenetiche ha rivelato che questa posizione è da ritenersi artificiale perché basata su caratteri convergenti quali: l’endoparassitismo, la riduzione delle strutture vegetative, la somiglianza degli organi riproduttivi.
Pertanto tutti i taxa dell’ex tribù Cytineae, sono stati esclusi dalle Raflesiaceae e inclusi nella nuova famiglia Cytinaceae, a sua volta imparentata con la famiglia Muntingiaceae dell’America tropicale.
Grazie a queste evidenze e affinità la famiglia Cytinaceae è stata inclusa nell’ordine Malvales.
Il nome del genere deriva dal greco antico βδάλλω (succhiare) e ϕυτόν (phyton) pianta. L’epiteto specifico americanum fa riferimento alla sua area origine.
Nomi comuni. Bdallophytum americano. In Messico, nello Stato Guerrero, questa specie è chiamata “flor de tierra”. Nella città di San Luis Potosí (Messico) “boo’waat wits”.
Le parti vegetative di Bdallophytum americanum sono filamentose, simili a ife fungine, e si sviluppano all’interno delle radici di piante del genere Bursera, come Bursera simaruba (L.) Sarg. (Burseraceae) per emergere solo per la produzione dei fiori e dei frutti. Si tratta di piccole piante erbacee, carnose, ghiandolari, alte 8-15 (-25) cm, dioiche.
I fusti, non ramificati, emergono dalla pianta ospite e sono di colore giallo opaco da giovani e poi variano da rosso ciliegia a porpora, ricoperti di peli pluricellulari claviformi.
Le foglie, disposte in fascicoli irregolari di tre, sono ridotte a scaglie 0,5-1,5 x (3,4-) 4,5-6,3 mm, ovato-lanceolate, ellittiche o spatolate, con margini seghettati di colore bruno.
Le infiorescenze in genere hanno generalmente 9-12 fiori disposti sopra le brattee.
I fiori da giovani sono color porpora vellutati.
I fiori maschili hanno perigonio 6-9 segmentato, alto 6,5-10,9 mm, con diametro alla base di 5-6,4 mm, di colore dal rosso ciliegia al nero.
Gli stami sono monadelfi e i filamenti sono saldati in una colonna lunga 1,4-2,7 (- 3,5) mm.
Le antere, generalmente diritte, di colore bianco, formano un anello all’apice della colonna, con appendici di tessuto connettivo, lunghi 2-4,5 mm, acuminati, di colore giallastro che contrasta con quello del perigonio .
I fiori femminili hanno perigonio con 7-9 segmenti, (4,7-) 5,8-11 mm di altezza, 4,5-8,5 mm di diametro alla base, di colore rosso ciliegia, con stili color giallo paglierino all’antesi, lunghi 3,5-6,5 (8) mm e alla base spessi 2 mm.
Gli stimmi sono 9-10 lobati, a forma di cuscinetto con margini radiali e leggera depressione centrale, di colore giallo.
L’ovario è giallastro e con peli, infero, uniloculare con molti ovuli.
Gli ovuli sono ortotropi, come in Cytinus, e con un solo tegumento.
Lo stilo è molto corto con uno stigma capitato molto evidente, lobato e di colore da biancastro a giallastro, attrattivo per gli impollinatori.
La fioritura avviene principalmente da aprile ad agosto e la fruttificazione da agosto a novembre.
Osservazioni in campo “J Plant Res 136, 643–655 (2023)” sulla biologia fiorale e sul ruolo delle appendici staminali hanno messo in evidenza i loro cambiamenti lungo la durata del singolo fiore.
Inizialmente le appendici hanno le punte che si toccano al centro, all’apertura del fiore, sporgendo dal perigonio, quindi si aprono mentre il fiore sboccia, fino ad avere un’apertura completa adatta all’atterraggio degli impollinatori.
Il colore del fiore è rosso scuro e contrasta con il colore bianchiccio delle appendici staminali, quando completamente aperte.
Si è visto che nei primi due giorni di antesi, il polline è alla sua massima vitalità. Ma, quando le appendici cominciano a chiudersi ritornando nella loro posizione iniziale (terzo giorno di antesi), la vitalità del polline diminuisce bruscamente. Pertanto i granuli pollinici sono vitali nei fiori maschili durante i primi 4 o 5 giorni della loro apertura.
Anche i fiori femminili mostrano cambiamenti nel tempo. Inizialmente sono di colore rosso pallido e diventano più scuri con il passare dei giorni.
Il perigonio appassisce intorno al quinto giorno, indicando l’inizio dello sviluppo del frutto se è avvenuta fecondazione.
Le infiorescenze maschili emergono prima delle femminili e tutti i fiori maschili e femminili, si aprono durante il giorno e restano aperti anche di notte.
L’impollinazione è operata da Sirfidi (Copestylum, Syrphidae) in misura minore da altri impollinatori come api, scarafaggi e mosche delle carogne attratte dall’odore dei fiori e dal nettare come ricompensa.
I pronubi, una volta posati sugli stimmi o sulle appendici connettivali, secondo il sesso, si muovono per visitare i fiori lungo la stessa infiorescenza impiegando meno tempo sui fiori femminili.
I frutti sono bacche globose di 1,2-1,5 cm di diametro, talora agglomerate tra loro, densamente ricoperte da peli ghiandolari, di colore violaceo, contenenti numerosi semi lunghi 0,4-0,5 mm.
I semi sono molto piccoli, ricoperti di mucillagini.
La loro dispersione è operata dal roditore Peromyscus mexicanus (Saussure, 1860) e dalle formiche tagliafoglie del genere Atta (sottofamiglia Myrmicinae).
In laboratorio si è visto che la germinazione dei semi avviene solo se presenti particolari sostanze chimiche emesse dalla pianta ospite (Acta Botanica Mexicana 87: 1-21 (2009).
Il numero cromosomico di Bdallophytum americanum è 2n=24.
Bdallophytum americanum, in alcune aree rurali del Messico, è utilizzato dalle popolazioni locali per il trattamento della febbre, del mal di testa e di stomaco.
Sinonimi: Bdallophytum bambusarum (Liebm.) Harms (1935); Bdallophytum ceratantherum Eichler (1872); Cytinus americanus R.Br. (1844); Hypocistis americana (R.Br.) Kuntze (1891); Scytanthus americanus (R.Br.) Solms (1901); Scytanthus bambusarum Liebm. (1847).