Famiglia : Lecythidaceae

Testo © Pietro Puccio

La Barringtonia calyptrata è originaria dell’Australia Isole Aru e Nuova Guinea © Giuseppe Mazza
Il genere è dedicato all’avvocato e naturalista inglese Daines Barrington (1727-1800); il nome specifico è l’aggettivo latino “calyptratus, a, um” = dotato di calittra, sorta di velo con cui le donne si coprivano il capo, derivato dal sostantivo greco “καλύπτρα” (calyptra) = velo, coperchio, con riferimento al calice.
Nomi comuni: Australian barringtonia, blue-fruited barringtonia, cassowary pine, china pine, corned-beef wood, mango pine (inglese); tufan (Isole Aru).
La Barringtonia calyptrata (Miers) R.Br. ex Benth. (1907) è un albero deciduo per breve periodo, alto 10-30 m, con corteccia grigio-bruna fessurata verticalmente e foglie raggruppate all’estremità dei rami, semplici, ovato-oblunghe con apice ottuso e margine intero, di 12-35 cm di lunghezza e 5-12 cm di larghezza, superiormente di colore verde scuro lucido, inferiormente verde pallido, coriacee.
Lunghe infiorescenze pendenti portano numerosi fiori sessili o subsessili ermafroditi con calice inizialmente intero, che si divide all’apertura in lobi appuntiti o più spesso aprendosi lungo una circonferenza e staccando la parte superiore a forma di cappuccio (calittra). Corolla, di circa 2,5 cm di diametro, con 4 petali oblunghi con apice appuntito, di 1-2 cm di lunghezza e 0,5 cm di larghezza, di colore bianco o crema, numerosi, oltre un centinaio, stami di colore bianco, lunghi 2,5 cm, e stilo della stessa lunghezza. I fiori, ricchi di nettare, emettono all’imbrunire un odore di muffa e miele che attrae pipistrelli, uccelli nettarivori e insetti che provvedono all’impollinazione.
I frutti sono drupe oblunghe piuttosto carnose, di 5-9 cm di lunghezza e 2,5-5 cm di diametro, velenose, di colore bluastro a maturità e odore di mango (da cui uno dei nomi comuni), contenenti un solo seme; i frutti vengono consumati solo dai casuari (cassowaries in inglese, che è all’origine di un altro dei suoi nomi comuni).
Si riproduce per seme, che deve essere messo a dimora appena tolto dal frutto a causa della brevissima durata di germinabilità, in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C.

Nelle foreste pluviali costiere, dove cresce spesso lungo le rive di corsi d’acqua, a basse altitudini può raggiungere i 30 m d’altezza. Le lunghe infiorescenze pendenti sono ricche di nettare ed emettono all’imbrunire un odore di muffa e miele che attrae pipistrelli, uccelli nettarivori e insetti che provvedono all’impollinazione © Giuseppe Mazza

I frutti, lunghi 5-9 cm sono velenosi. Bluastri a maturità, con odore di mango, vengono consumati solo dai casuari. Semi e corteccia sono utilizzati dagli aborigeni per stordire i pesci e facilitarne la cattura. Il decotto di foglie e corteccia trova impiego nella medicina tradizionale per i dolori toracici e gli stati febbrili © Giuseppe Mazza
Sinonimi: Butonica calyptrata Miers (1875); Michelia calyptrata (Miers) Kuntze (1891); Huttum calyptratum (Miers) Britten (1901); Barringtonia flava Lauterb. (1910).
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